Colpo alla legge anti-pirati "L'accesso al web è un diritto"
Con un colpo di scena, il Consiglio Costituzionale francese ha stabilito che la connessione a internet è un diritto
fondamentale del cittadino e che quindi nessuna autorità può alienarlo.
L'Hadopi obbligava i provider internet a sospendere il contratto di
accesso a internet agli utenti colti, per tre volte, a scambiare file
pirata.
Adesso, con la presa di posizione del
Consiglio, cambia tutto. L'autorità preposta a questi controlli potrà
solo avvisare l'utente, scrivendogli che è stato scoperto; non potrà
più togliergli l'accesso a internet. Sparisce quindi la sanzione legata
all'Hadopi. Resta solo un avviso di dubbio valore deterrente.
Il Consiglio ha deciso sulla base
della dichiarazione dei diritti dell'uomo del 1789, che protegge la
libertà di espressione. È la prima volta che un'autorità stabilisce in
modo così netto che l'accesso a internet fa parte dei diritti
fondamentali di espressione. È quindi una decisione che potrà fare
storia, spostando l'ago della bilancia del conflitto tra diritti degli
utenti e tutela del copyright. Il legislatore francese, approvando
l'Hadopi, aveva stabilito che il copyright è più importante del diritto
d'accesso a internet. Il Consiglio ribalta la posizione.
Il Consiglio ha deciso in tal senso anche perché - scrive - il diritto francese mette avanti a
tutto la presunzione d'innocenza dell'utente (il titolare
dell'abbonamento internet). L'Hadopi invece, togliendogli la
connessione, lo presumeva colpevole prima di un effettivo processo. Il
punto: in realtà, è sempre possibile- scrive il Consiglio- che a fare
peer to peer non sia stato il titolare dell'abbonamento internet, ma
qualcun altro che ha accesso alla sua connessione. Solo un processo può
stabilire chi sia stato il responsabile.
Il Consiglio così appoggia un'idea
sempre sostenuta da coloro che, anche in Italia, difendono i diritti
degli utenti contro misure severe come l'Hadopi. E cioè che non è
possibile identificare con certezza, senza un processo, il titolare
dell'abbonamento internet con il responsabile del traffico peer to
peer.
Esultano i socialisti francesi, che si
erano appellati al Consiglio contro l'Hadopi, accusandola di
incostituzionalità. Era l'ultima spiaggia per bloccare la legge, ormai
approvata definitivamente. Mossa riuscita, ora si aspetta la reazione
della controparte.
Fonte Repubblica.it
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