Il ministro Bersani si impegna nella guerra ai costi di ricarica cellulare

ROMA (Reuters) - Il ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani dice che interverrà, ma non con un decreto, sul tema del costo di ricarica fatto pagare dai gestori di telefonia mobile, qualora sul tema non ci fosse già un intervento da parte dell'Autorità delle comunicazioni.

"L'Autorità tlc sta decidendo se può intervenire lei. Se l'autorità non riesce a provvedere, noi predisporremo una norma, credo che non sarà un decreto, per intervenire sulle ricariche. Bisogna dare tempo alle aziende che devono ristrutturare il rapporto con i clienti e questa non è una cosa semplice. Mi sembrerebbe comunque strano che, una volta depositato il disegno di legge, queste aziende rimangano con le mani in mano", ha detto Bersani nel corso di una conferenza stampa.

Già il 16 novembre scorso l'Antitrust e l'Autorità garante della concorrenza del mercato (Agcom) avevano sostenuto che occorre una rimodulazione del contributo di ricarica dei cellulari applicato dai gestori per ridurre il costo del servizio e accrescere la concorrenza.

In particolare l'Antitrust aveva sottolineato "come il costo di ricarica del credito di telefonia mobile rappresenti un'anomalia italiana, non essendo applicato negli altri Paesi europei" e che ha permesso ai gestori di conseguire nel 2005 ricavi per 1,7 miliardi, oltre il 15% degli introiti complessivi dalla Sim prepagate.


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Scritto da Aragorn | il 2007-01-10 14:14:20 |