Papà Englaro: legge barbara...

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Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi takion il 20 feb 2009, 02:00

Come volevasi dimostrare... i soliti ignoranti vogliono sapere tutto, e scartano a priori chi ha provato e ne sa qualcosa. MA che gente è quella? Si intromettono in ogni cosa che neppure conoscono e ne tirano fuori leggi...
Per fortuna qualcuno con la testa sulle spalle c'è ancora, e si oppone a certe "leggi" che non sono altro che pensate in preda ai fumi dell'alcol...
Calabrò è lo stesso che ha difeso Telecom facendole avere l'aumento del canone...occhio agli inciuci!

Il disegno di legge Calabrò sul testamento biologico, ovvero il testo della maggioranza, ha raccolto questa mattina il suo primo voto: la commissione Sanità del Senato lo ha scelto come testo base per arrivare a una legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento (dat). Un testo che non prevede la possibilità per il soggetto di decidere sui trattamenti di nutrizione e idratazione artificiale e che raccoglie varie critiche, a partire da quelle di Beppino Englaro: la legge che il Parlamento si appresta ad approvare, ha detto, "é una vera e propria barbarie".

Il via libera al ddl Calabrò è arrivato con la votazione di stamane: 13 i sì della maggioranza, mentre il Pd si è diviso, con 6 senatori che hanno votato no e 3 che si sono astenuti, tra cui il capogruppo Pd Dorina Bianchi. Un voto su cui la direzione del Pd, con la commissione Sanità, ha cercato di ricompattarsi.

Intanto a Micromega, Beppino Englaro afferma la propria posizione: la legge sul testamento biologico che il parlamento si appresta ad approvare, dice, "é una vera e propria barbarie. Una legge assurda, incostituzionale e contro la quale é assolutamente necessario che i cittadini facciano sentire la propria voce e scendano in piazza a manifestare".

Beppino Englaro ha inoltre aderito alla manifestazione "Sì alla vita, no alla tortura di Stato", che si svolgerà a Roma sabato 21 febbraio in piazza Farnese. Per il momento, comunque, la polemica è innanzitutto sul voto di oggi: "E' un primo passo e sono molto contento che sia questo il testo sul quale lavorare con gli emendamenti - ha commentato Raffaele Calabrò (Pdl), relatore del ddl - fatti salvi il no ad eutanasia, accanimento terapeutico e suicidio assistito, credo che si possa migliorare tutto nel tentativo di fare una buona legge". Per Maurizio Gasparri, presidente dei senatori Pdl, "l'approvazione in commissione sanità del ddl Calabrò è un passo avanti importante, che premia il nostro sforzo di sintesi e boccia le posizioni estremiste". Sul fronte Pd la giornata è stata più intensa.

Mentre Dorina Bianchi ha spiegato che "il voto di astensione è stato un atto di fiducia verso il relatore, che ha mostrato delle aperture agli emendamenti dell'opposizione", Ignazio Marino e altri senatori sono di tutt'altro avviso: "Il senatore Calabrò ha mostrato una chiusura totale sui punti indicati dalla opposizione - ha detto Marino - se questo è l'atteggiamento, ne prendiamo atto e porteremo avanti un'azione di contrasto parlamentare rigorosa". Ed un altro fronte si è aperto con le dichiarazioni di Paola Binetti che, rispetto alla "minaccia" del referendum annunciato da Marino contro la futura legge sul testamento biologico, lancia nel Paese una "mobiolitazione e battaglia culturale" per "ricostruire il tessuto dei valori in favore della vita".

Anche Anna Finocchiaro e Luigi Zanda, presidente e vicepresidente del Pd al Senato, valutano il testo Calabrò come "un arretramento rispetto a quello approvato all'unanimità in commissione nel 2005". Dopo una riunione nel pomeriggio sembra comunque che, almeno per il momento, il Pd sia riuscito a trovare un accordo. I senatori Ignazio Marino e Daniele Bosone lavoreranno alla redazione e selezione degli emendamenti del gruppo, il cui termine di presentazione scade lunedì 23 alle 11. A fare da raccordo e coordinamento saranno Dorina Bianchi, e la direzione del gruppo al Senato con Finocchiaro, Zanda e Latorre. La cifra degli emendamenti ancora non si conosce, "ma saranno chiari, netti e in numero congruo - precisa Bosone - tra i punti su cui interverremo c'é senz'altro la nutrizione e idratazione artificiale, la durata della dat, la sua vincolatività, l'uso del notaio e l'obiezione di coscienza del medico". E Dorina Bianchi aggiunge che "se il ddl rimarrà tale il nostro voto sarà di dissenso".


http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_900871530.html
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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi Aragorn il 20 feb 2009, 02:15

come volevasi dimostrare inizia la cariera politica

fortuna takion che lo pronosticavi morto a breve


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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi nemesys_72 il 20 feb 2009, 11:02

è diventato un esperto di costituzione il babbo??
ci ha messo poco..
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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi Aragorn il 20 feb 2009, 11:55

parteciperà a una manifestazione in favore della vita e contro le torture di stato

giuro che faccio fatica a stargli dietro


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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi Aragorn il 20 feb 2009, 12:31

In fondo ce lo aspettavamo. Certo, non pensavamo sarebbe accaduto così in fretta. Credevamo che dieci giorni dalla morte Eluana fossero troppo pochi. Che l’elaborazione del lutto richiedesse più tempo trascorso in silenzio. E invece Beppino Englaro è tornato a parlare, è salito di nuovo alla ribalta. Non ha resistito alla tentazione di calcare di nuovo il palcoscenico, animato dalla stessa fermezza che lo ha appassionato nel corso della sua battaglia per far morire la figlia esattamente come voleva lui. Infervorato dall’idea che la “giustizia” per Eluana non era sufficiente a dire basta, senza aver ottenuto giustizia per tutti ha deciso che ora, anche solo simbolicamente, è il momento di “scendere in piazza”. Lo ha fatto prendendo la prima occasione utile che gli si è presentata: la manifestazione organizzata sabato prossimo a Roma da Paolo Flores D’Arcais e quelli di Micromega ("Sì alla vita, no alla tortura di Stato”: ma, a proposito, è questo il modo in cui il signor Englaro ha pensato di "abbassare i toni"?). E in quell’occasione, anche se fisicamente si troverà altrove, lui farà sentire la sua voce.

Stavolta Beppino ha abbandonato il tono dimesso, ha dismesso i panni del padre affranto, ha alzato la voce e assunto il piglio di chi arringa alla piazza. Un po’ Ignazio Marino e un po’ Di Pietro, ha sindacato: “La legge sul testamento biologico che il parlamento si appresta ad approvare è una vera e propria barbarie. Una legge assurda e incostituzionale contro la quale è assolutamente necessario che i cittadini facciano sentire la propria voce e scendano in piazza a manifestare”. “I cittadini, che hanno le idee molto più chiare dei nostri parlamentari – ha continuato - devono tutelare i propri diritti fondamentali che questa legge mette in discussione preparando il terreno per un vero e proprio Stato etico".

Poi si fa custode delle regole e difensore della Costituzione: se la legge in discussione in Parlamento dovesse essere approvata, ha continuato, allora solo due vie si prospetterebbero (e lui stesso si augurerebbe): una rapida abrogazione da parte della Corte Costituzionale oppure il referendum, via obbligata, vista la "manifesta anticostituzionalità di una legge che nega le libertà fondamentali dei cittadini". "La decisione sulla propria vita deve essere affidata a chi la vive" ha concluso Englaro.

E noi, che per un attimo avevamo creduto, che la battaglia di Beppino fosse strettamente personale. Che avevamo pensato che quanto è accaduto negli ultimi dieci mesi fosse bastato al padre di Eluana per sentirsi in pace con se stesso. Che ci eravamo forse anche illusi che il richiamo civile delle sue scelte fosse saturato dalla drammaticità degli eventi e che non avrebbe avuto quel seguito che oramai appare in tutta la sua fredda evidenza.

Sabato con ogni probabilità in piazza non si compirà alcuna battaglia reale. La battaglia politica si sta giocando tutta in parlamento. Proprio ieri il testo base di maggioranza (il ddl Calabrò) è stato approvato dalla Commissione salute del Senato con 13 sì, 6 no e 3 astenuti, ma ha già raccolto un’ampia disponibilità al dialogo, che lascia sperare non solo che la legge si farà ma che che la si farà anche coi voti di parte dell’opposizione. No, sabato in piazza si consumerà certamente una battaglia ma tutta simbolica. L’unico vero atto politico non riguarderà certo la legge sul fine vita, ma solo lui, Beppino, che dopo la morte di Eluana per la prima volta parlerà per se stesso e non per volontà della figlia. Non avremmo voluto che il dramma umano, come certamente è stato quello di Eluana Englaro, venisse usato per coprire un disegno politico personale, troppo personale.


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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi nemesys_72 il 20 feb 2009, 12:57

riprendo quanto dissi mesi fa:
Codice: Seleziona tutto
in questo momento storico, in Italia, il diritto alla vita non è un bene disponibile, non solo per via della costituzione (artt. 5 cc e 32), ma anche per 2 norme del codice penale (artt. 579 e 580), quindi le istituzioni hanno in un qualche modo le mani legate, o si cambiano costituzione e codice penale (sarebbe ora) o non si può fare granchè..


ogni altra tesi è "assurda" (finchè rimangono ste leggi)..
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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi takion il 20 feb 2009, 14:25

Non è questione di essere esperti, ma semplicemente di aver provato di persona ed aver scoperto come e quanto certe leggi fatte da chi non ha la minima conoscenza, non vadano bene. Ogni legislatore che non conosce personalmente il soggetto che sta trattando, è solo una persona che avanza delle ipotesi, delle "pensate" date dal proprio modo di vedere.

Come ho detto tempo fa: un conto è scottarsi e un conto voler esprimere cosa si prova quando ci si scotta. Englaro è persona che da quel lato si è scottata. Correrà per la politica? Farà bene perché almeno ci sarà un soggetto che ha provato l'assurdità di certe pensate, fatte passare per legge, ma che legge non sono, pur se sono state approvate da loro (e la collettività le approva o no?). Ancora non avete capito una cosa: se c'è da aumentarsi lo stipendio sono tutti concordi, ma se c'è da scegliere cosa sia meglio per la collettività... passano anni (o secoli?) tanto per tirare avanti e mostrare che sono impegnati.
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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi Aragorn il 20 feb 2009, 14:29

takion lui fa politica da 17 anni solo che non ha mai avuto il coraggio di dirlo.

Credi che se fosse eletto parlamentare il signor englaro non voterebbe per l'aumento di stipendio?

sai come diceva totò "ma mi faccia il piacere!"


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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi takion il 21 feb 2009, 00:33

lui fa politica da 17 anni
questo non lo sapevo, però mi viene anche in mente un'altra cosa: non è che non ha voluto approfittarsi della situazione avendo la figlia in quello stato?

Personaggi differenti (non facciamo nomi) avrebbero preso la palla al balzo per usare la situazione come cavallo di battaglia, mentre lui, come vedi, mai l'ho sentito nominare...

Sono comunque dalla sua parte, ben sapendo di persona cosa voglia dire...

Nota: sto pensando di rientrare anche io in politica...anche se so che farebbero di tutto per poi buttarmi fuori perché al contrario di troppi, non ho peli sulla lingua (mi faccio la ceretta sulla lingua tutte le mattine! :mrgreen: )
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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi takion il 21 feb 2009, 01:17

Questa è l'ultima ansa del momento...da notare che a sostenere Englaro (ed anche il mio pensiero) c'è anche un illustre nome: Veronesi. Almeno lui è medico...
Ora vorrei chiedere a molti che sono contrari all'eutanasia (in casi disperati e a richiesta): secondo voi esiste ancora l'inquisizione?

ROMA - Il primo voto favorevole giunto ieri dalla commissione Sanità di Palazzo Madama sul ddl Calabrò per il fine vita "é certamente un buon passo", secondo il presidente della Pontificia accademia per la Vita, mons. Rino Fisichella. "Dobbiamo soltanto creare un clima in cui il Parlamento possa lavorare con serenità in un saggio confronto - ha detto a margine di un convegno su "Genetica o eugeneticà promosso dalla stessa Accademia - perché su questi temi non c'é bisogno di conflitto. C'é soltanto bisogno di saggezza - ha aggiunto - di capacità di ascoltarsi gli uni gli altri per il bene del paese e soprattutto per il bene del progresso di tutti: il progresso della scienza e della tecnologia e anche per il rispetto di tutte quelle situazioni che appartengono alla dimensione etica".

Secondo Fisichella il caso Englaro ha rappresentato "un momento molto triste per il Paese" ma anche una "incredibile e positiva provocazione" per entrare nel dibattito sul fine vita e per "porre le basi di una cultura della vita" nella società.

VERONESI, NON E' LEGGE, E' OBBROBRIO - Beppino Englaro ha definito, scatenando le polemiche, la legge sul testamento biologico passata in Commissione al Senato come "una barbarie", oggi il senatore del Pd Umberto Veronesi la definisce "pessima". "Non è una legge" ha detto Veronesi a margine della presentazione della sede milanese del Mpa, perché da un lato dà la possibilità di esprimere la propria volontà, ma dall'altra non garantisce operativamente che questa venga rispettata. "Si cannibalizza - ha aggiunto -. E' un obbrobrio giuridico". E' invece "un peccato" che in Commissione al Senato Ignazio Marino non sia più capogruppo del Pd, un ruolo dove è stato sostituito dall'ex Udc Dorina Bianchi che nella votazione si è astenuta. "Marino è un amico - ha concluso il professor Veronesi - e sostiene una legge intelligente".

GASPARRI, ENGLARO OFFENDE PARLAMENTO - "Le parole di Beppino Englaro dimostrano che non eravamo soltanto di fronte ad un dramma umano e familiare, ma ad una precisa iniziativa politica. Englaro da un lato voleva che la politica non si occupasse di questa vicenda, dall'altro invade il campo con espressioni offensive nei confronti del Parlamento, dove esiste invece una forte maggioranza schierata in difesa della vita". Lo sostiene il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri che parla di "campagna politica in favore dell'eutanasia". "Non ci faremo intimidire - dice Gasparri - e il rispetto per le singole persone, anche se dedite a speculazioni politiche, non ci impedirà di esprimere la nostra volontà. La commissione del Senato si è già pronunciata in maniera chiara così come l'Aula di Palazzo Madama ha approvato con una amplissima maggioranza la mia mozione affinché l'idratazione e l'alimentazione siano garantite comunque a tutti in ogni condizione". "Andremo avanti. Senza subire le minacce di chi evidentemente agisce in base a logiche che non sono personali o individuali, ma di ben altra natura", conclude Gasparri.

FINOCCHIARO, DA PDL OFFESE A ENGLARO - "Trovo inaccettabile che dal Governo e dalla maggioranza vengano lanciate in queste ore, dopo le strumentalizzazioni di una vicenda tragica fatte nelle scorse settimane, accuse e offese a Beppino Englaro". La capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro, difende il padre di Eluana che ha definito "una barbarie" la bozza di maggioranza sul testamento biologico approvata ieri dalla commissione Sanità del Senato. La famiglia Englaro ha vissuto con dolore e responsabilità una vicenda umana da rispettare. E credo sia necessario usare proprio maggiore rispetto per le opinioni, anche dure, dei cittadini" sottolinea Anna Finocchiaro che esprime l'augurio che "il confronto parlamentare si svolga nelle prossime settimane con il fine di trovare una soluzione all'altezza senza cercare la strumentalizzazione di vicende umane cariche di sofferenza".

"Questo deve essere il compito della politica e del Parlamento" dice la capogruppo del Pd al Senato che ribadisce le sue critiche al testo Calabrò come "un arretramento rispetto al testo che fu approvato, all'unanimità, nel 2005". "Lavoreremo - conclude Anna Finocchiaro - per presentare i nostri emendamenti che riassumeranno la posizione prevalente espressa nel nostro partito e ci impegneremo per ottenere una legge che rispetti il dettato costituzionale e vada incontro alle aspettative dei cittadini italiani".


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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi Aragorn il 21 feb 2009, 01:32

mi taccio sul mio pensiero su veronesi

riporto solo un esperienza di un mio amico che dopo aver speso 500 mila lire delle vecchie lire per un consulto
si è sentito rispondere "che ca**o vuole tanto lei fra poco muore"

questo per spiegare chi è sto luminare che metà italia porta sul palmo delle mani


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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi nemesys_72 il 21 feb 2009, 09:55

proprio un esempio di professionalità ed umanità..
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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi takion il 21 feb 2009, 12:39

Anche io ho sentito vari episodi negativi su Veronesi, ma almeno in questo caso gli do ragione.

LA mia vita è mia e non esiste stato, religione o altro che possa o debba decidere per me e nel caso io non sia più in grado di decidere è giusto che lo possa fare chi mi è più vicino, tipo genitori, moglie, figli o anche parenti, ma non certo degli ignobili sconosciuti che fanno di certe cose le loro battaglie politiche.
Welby è stato un primo esempio e ancora non è finita. Per Englaro, ritengo abbiano voluto agire così ancora per dimostrare che non c'è differenza tra loro (politici) e la gente comune, ma quello è un errore dettato dall'ignoranza, di cui sono tanto fieri.

Ricordate la questione divorzio? Tutti loro (sempre gli stessi) votarono contro, ma come fu approvata, stranamente i votanti contro, divorziarono. Qui mi si spieghi come mai. se hanno certe idee fisse, abbiano subito approfittato della legge uscita... coerenza? No, per loro non esiste, altrimenti l'Italia non sarebbe nella situazione attuale. Guardano sempre al loro personale tornaconto e lo dimostrano.
Poi ci si mette anche la Chiesa, che dovrebbe badare all'anima e non al corpo..!
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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi takion il 22 feb 2009, 15:28

Ho provato a cercare su Giuseppe Englaro per capire a quale coalizione appartenga. Sul sito ufficiale di Stato non compare, se non per i comizi fatti. Chi ha qualche link utile? Lo chiedo perché dall'ultima sua dichiarazione non sembra essere politico... almeno mi sembra di aver capito...

MILANO — Papà Beppino non si ferma. Testamento biologico e libertà individuali: il suo futuro. Perché non è finita. Non ancora. «Ho lottato per mia figlia, ma ora che è morta non me ne starò a guardare». Solo da cittadino. Nulla di più. Englaro scende in campo. Parteciperà a trasmissioni televisive (stasera da Fabio Fazio), interverrà a convegni (oggi in diretta telefonica con la manifestazione a Roma organizzata da Micromega), esprimerà la sua opinione. Presto attraverso una fondazione con il nome di Eluana. In ogni caso, sotto una pioggia di critiche. Che, in parte, sono già arrivate. «Lo so. Mi accusano ingiustamente di usare la mia storia per fare politica. Ma non mi interessa. Con tutto quello che ho passato, non mi faccio spaventare, non sono certo gli altri a dirmi cosa fare e cosa no». La sua esperienza al servizio della collettività. La storia di Eluana, «un approfondimento unico che la sorte gli ha riservato». L'incidente stradale nel 1992, l'iter giudiziario iniziato nel 1996, l'epilogo oltre dieci anni dopo. Ma alla base due principi fissi: libertà individuale e autodeterminazione. Englaro li proclama sin dalla mattina dopo lo schianto che ha ridotto la figlia in fin di vita. Idee che non cambiano, nonostante i confronti serrati, gli scontri politici e ideologici, le minacce di morte. «Nessuno può decidere per la vita degli altri. Eluana aveva già deciso per sé»: il suo ritornello. Oggi Beppino si guarda indietro, oltre gli ultimi diciassette anni. Oltre l'uomo deciso e irriducibile che finora ha mostrato al mondo. E vede se stesso bambino, sulle ginocchia del padre Giobatta mentre per la prima volta sente parlare di socialismo. A Paluzza, in Carnia. Dove di fatto affondano le sue radici. Culturali e anche politiche.

DA SEMPRE SOCIALISTA - «Sono sempre stato socialista — racconta —, in famiglia ho respirato quest'aria». Deve fare mente locale, recuperare pezzi di memoria, tornare indietro nel tempo, scavalcando i meandri della sua lunghissima battaglia giudiziaria. Ma poi tutto torna a galla. E ritrova quel filo sottile che lo lega al passato e lo condurrà nel futuro. «Con mio padre parlavo di Loris Fortuna, il socialista padre della legge sul divorzio e autore della prima proposta sulla depenalizzazione dell'aborto. Per noi friulani resta un leader. Poi ho sempre avuto in mente il partito socialista, del quale Bettino Craxi prese le redini nel 1976. Ricordo l'entusiasmo di quegli anni, vedevo in lui il segretario capace di rilanciare il Psi, dandogli vigore, forza e peso politico. Era una ventata nuova, si capiva che sarebbe diventato trainante a livello nazionale. Il culmine fu quando divenne presidente del Consiglio». Orgoglio socialista. Beppino non lo nasconde. Ammira Bettino Craxi, nonostante le sue vicissitudini. «Non parlo di quello che gli è successo dopo. Ma politicamente ne ero affascinato. Ricordo quando, durante la crisi di Sigonella, Craxi non cedette alle richieste del governo americano. Fu il momento più bello». I due si incontrano a Roma, in un ristorante. «Fu spontaneo per entrambi alzarci e stringerci la mano. C'era anche mia moglie». A differenza di suo fratello Armando, segretario del Psi carnico, Beppino non fa politica, ma da lontano segue gli eventi. Fa amicizia con Roberta Breda, deputato eletto nel collegio di Udine: «Era una socialista e una donna eccezionale. Fu triste quando morì di cancro. Era così giovane. Andai al suo funerale». Poi il rapporto stretto con la sorella di Giuliano Amato: «Frequentava la spiaggia di Pesaro dove andavo con Eluana. Lei conosceva mia figlia. Parlavamo di Amato, che ho sempre stimato: lo chiamavo "testa d'uovo". In lui percepivo l'intellighentia del Psi». Passano gli anni, il partito si sfalda. Ma Englaro continua a votare i socialisti ovunque essi siano. «L'ho fatto anche quando si sono associati alla "Rosa nel pugno"». E non perde la speranza: «Spero in una rinascita del partito socialista, come un partito liberale all'avanguardia, riformista, da contrapporre ai conservatori. Mi dicono tutti che è un'illusione. Ma questo è il mio sogno. Come si fa a buttare all'aria oltre cento anni di storia?». I sogni nel cassetto, da un lato. Dall'altro, la vita: «Ho sempre creduto nella libertà nel sociale. E questo si è verificato nella vicenda di Eluana. Non a caso, l'aiuto è arrivato proprio da socialisti». Non è più un segreto: sono l'ex deputato Gabriele Renzulli (ora Pd) e il senatore pdl Ferruccio Saro ad aprirgli la strada del Friuli. Con loro Renzo Tondo, attuale governatore pdl. Settimane di fuoco.

NAPOLITANO E FINI - Tra dispute politiche, insulti, ma anche posizioni di tutto rispetto: «Ringrazierò per sempre il presidente Napolitano che non ha firmato il decreto. Non dimenticherò l'intervento di Gianfranco Fini: una sorpresa inaspettata. È stato un momento storico senza precedenti. È stato come dire: "Insomma, siamo o no in uno Stato di diritto?"». Quel filo sottile che non si spezza continua oggi nell'impegno civile. «Ho una mia idea sul testamento biologico. La futura legge dovrebbe prevedere la possibilità di nominare un curatore speciale». Una figura non nuova che richiama il nome di Franca Alessio, che lo fu per Eluana. Ma Englaro pensa ancora a lei. «Se dovessi perdere la coscienza, Franca Alessio si occuperà di decidere per me nel dialogo con il medico, con la possibilità di sospendere qualsiasi trattamento. Solo così non mi succederà quello che è accaduto a mia figlia». Nessuna scadenza nel mandato: «Non ce ne sarà bisogno, il curatore dovrebbe agire sotto il controllo del tribunale». Gli appuntamenti sono tanti. È ora di chiudere. Nessun ripensamento su un'eventuale candidatura: «Non lo farei mai, neppure se tornasse il grande partito socialista».


http://www.corriere.it/politica/09_febbraio_21/englaro_fan_craxi_maria_grazia_mottola_9dd7c3c2-ffcf-11dd-a585-00144f02aabc.shtml
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Re: Papà Englaro: legge barbara...

Messaggiodi Aragorn il 23 feb 2009, 12:08

radicali takion

tutta l'ambarad di eluana è stato sponsorizzato e pagato dai radicali


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