Minacciato e inseguito nella notte per aver fatto la multa a Walter Veltroni. È quello che è accaduto a uno dei due vigili di Roma che, due giorni fa, avevano multato il pullman dell'ex sindaco di Roma perché l'autista non aveva la cintura di sicurezza allacciata. La vicenda sembrava essersi chiusa con una sanzione di 70 euro per il Pd, ma così non è stato. Forse l'agente non si aspettava un grazie da parte di Veltroni, ma certamente non si sarebbe mai immaginato le polemiche di alcuni esponenti del Partito democratico. Primo tra tutti il consigliere regionale del
Pd Enzo Foschi, che si era scagliato contro i due agenti, accusandoli di «tralasciare le vere priorità», per poi fare marcia indietro, chiedendo scusa ai vigili urbani, rei soltanto di aver fatto il proprio dovere.
Scuse che però sono arrivate dopo che il vigile ha fatto sapere, attraverso Alessandro Machetti, segretario generale del Sulpm di Roma, il sindacato della polizia municipale, di essere stato minacciato proprio per quel verbale. L'agente, che ora ha paura di rilasciare dichiarazioni per non essere sospeso dal servizio, ha raccontato che alle ore 21.15 circa di lunedì sera hanno suonato al citofono di casa sua e, quando ha risposto, una voce gli ha intimato: «Bella cazzata che hai fatto stamattina, tanto questa la paghi». Alla sua richiesta su chi fosse, l'uomo ha risposto «tanto te ne accorgi».
Il vigile, intimorito, ha chiamato il 113 per denunciare il fatto, ma gli è stato detto che doveva recarsi al commissariato. Una volta in auto, si è reso conto di essere seguito. Come in un film l'inseguimento si è protratto per per diversi chilometri e, per essere certo di essere seguito, l'agente è passato addirittura col semaforo rosso, ma l'auto dietro gli stava alle calcagna. Solo vicino al commissariato gli inseguitori lo hanno lasciato, perdendosi nel buio della notte. Il vigile ha sporto denuncia contro ignoti.