SANREMO - Due miliardi di vecchie lire, direbbe Paolo Bonolis. Un milione e settantamila euro: a tanto corrisponde il compenso percepito da Michelle Hunziker per la sua partecipazione al Festival di Sanremo. Parecchi soldi, non c'è che dire. Abbastanza per spingere la senatrice di Forza Italia, Maria Burani Procaccini, a un'interrogazione urgente al ministro dell'Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, chiedendo chiarimenti in merito. La parlamentare chiede se "risponde al vero", e a confermare che sì, risponde al vero, è Bibi Ballandi, impresario di tanti divi, Hunziker compresa.
Insomma, le cifre che circolano da giorni sono vere. Però, precisa Ballandi (unico finora a parlare, mentre la Rai non replica) il compenso corrisponde a un pacchetto "all inclusive". Ovvero, un compenso per un lavoro - sottolineano dall'entourage del manager bolognese - cominciato a giugno. Nel milione di euro, insomma, ci sarebbe, sì, il compenso artistico della showgirl, ma anche tutte le altre voci che la riguardano: il vitto e l'alloggio, i viaggi e le spese e i compensi del suo staff dagli autori (Furio Andreotti e Giampiero Solari) ai ballerini al coreografo David Parsons (arrivato apposta dagli Stati Uniti portandosi dietro un assistente), dal casting per i bambini che hanno ballato con lei, nella prima serata, in "Do, re, mi", tratto dal musical "Tutti insieme appassionatamente", alle musiche e gli arrangiamenti di Celso Valli, dalle guardie del corpo alla truccatrice personale al parrucchiere.
Una vicenda, quella dei compensi, nella quale qualcuno aveva visto una possibile causa di sospensione, addirittura, del Festival. Per via di quel tetto, di 272 mila euro, che l'ultima Finanziaria aveva stabilito rispetto ai compensi delle star della Rai. Provvedimento che il ministro per le Riforme, Luigi Nicolais, si era affrettato a sbloccare a cinque giorni dall'inizio della manifestazione. Niente da fare per il Codacons e per l'Associazione utenti televisivi, che avevano presentato un ricorso ugente contro la circolare del ministro respinto dal Tar del Lazio proprio nel giorno della partenza del Festival.
(27 febbraio 2007)