Lodo Alfano: via libera allo stop RETROATTIVO dei processi

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Lodo Alfano: via libera allo stop RETROATTIVO dei processi

Messaggiodi patrix78 il 19 ott 2010, 19:43

Lodo Alfano: primo via libera allo stop retroattivo dei processi
Bersani: è una grande vergogna, faremo le barricate. Di Pietro: smascherata finzione di Fini
19 ottobre, 20:07

ROMA - La commissione Affari costituzionali ha approvato con 15 voti a favore e 7 contrari l'emendamento del relatore Carlo Vizzini al lodo Alfano in base al quale ''i processi nei confronti del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio, anche relativi a fatti antecedenti l'assunzione della carica, possono essere sospesi con deliberazione parlamentare''.

Hanno votato a favore 13 senatori del Pdl e Lega piu' il senatore finiano Maurizio Saia e il senatore dell'Mpa. L'opposizione ha detto che con questo emendamento si e' creato un mostro giuridico.

SAIA, SU RETROATTIVITA' FLI E' D'ACCORDO - "Sulla norma che prevede la sospensione anche di quei processi cominciati prima del conferimento del mandato, Fli è assolutamente d'accordo. Lo abbiamo già detto una ventina di giorni fa, lo abbiamo confermato oggi con il voto". Il senatore finiano Maurizio Saia commenta così il sì di Fli all'emendamento presentato al Lodo Alfano dal presidente della commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama Carlo Vizzini che punta ad estendere lo scudo del Lodo anche ai processi cominciati prima del conferimento del mandato per presidente della Repubblica e presidente del Consiglio. "Ne avevamo già parlato di questo problema tra noi - aggiunge Saia - e la linea del partito è stata subito quella di dire sì alla previsione secondo la quale potranno essere sospesi anche i processi cominciati prima di diventare premier o capo dello Stato".

BONGIORNO, SI' A RETROATTIVITA' - "Non condivido affatto le polemiche sulla retroattività del lodo Alfano. Ed infatti, la finalità del cosiddetto lodo Alfano costituzionale è quella di salvaguardare la serenità nello svolgimento delle funzioni da parte delle alte cariche dello Stato che, ovviamente, potrebbe essere compromessa nel caso in cui non venissero sospesi processi per fatti antecedenti all'assunzione della carica". E' quanto afferma la presidente della commissione Giustizia della Camera, la finiana Giulia Bongiorno.

COLLE NON ENTRA MERITO DISCUSSIONE CAMERE - A proposito della proposta di legge costituzionale sulla disciplina dei processi nei confronti delle alte cariche dello Stato in discussione alla I Commissione del Senato della Repubblica, al Quirinale si ribadisce - come già affermato il 7 luglio scorso - che la Presidenza della Repubblica resta sempre rigorosamente estranea alla discussione, nell'una e nell'altra Camera, di qualunque proposta di legge e di sue singole norme, specialmente ove si tratti di proposte di natura costituzionale o di iniziativa parlamentare.

BERSANI, E'VERGOGNA, FAREMO LE BARRICATE "Viaggiamo ai limiti dell'assurdo. Credo che sia indecoroso e vergognoso pensare di procedere alla soluzione per via parlamentare e costituzionale". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani attacca la norma, passata in commissione al Senato sulla retroattività del lodo Alfano. "Faremo barricate con tutte le forze che abbiamo", ha affermato Bersani.

DI PIETRO, SMASCHERATA FINZIONE DI FINI - "Dall'incontro tra Alfano e Fini non mi aspetto più niente perché oggi è stata smascherata anche il finto ritorno alla legalità di Fli che al primo passaggio vero si è autosmascherato andando ad appoggiare una norma che garantisce l'impunità al premier". Così il leader Idv Antonio Di Pietro attacca la retroattività del Lodo Alfano, approvata oggi in commissione al Senato. "Siamo alla caduta - afferma Di Pietro - della democrazia e dello stato di diritto. Facciamo un ultimo appello a Fini perché in Aula dica ai suoi parlamentari di non cedere al ricatto". In ogni caso, garantisce il leader Idv, "saranno i cittadini ad assumersi la responsabilità di decidere se intendono vivere in un paese democratico o in un regime perché l'Idv ha raccolto milioni di firme per il referendum confermativo".

PD-IDV, MOSTRO GIURIDICO PER PREMIER A QUIRINALE - "Così si prepara la strada dell'immunità per Berlusconi se andrà al Quirinale". Così il senatore dell' Idv, Pancho Pardi commenta l'approvazione in commissione Affari costituzionali dell'emendamento del relatore Vizzini al lodo Alfano che prevede la sospensione dei processi a carico del presidente della Repubblica e del Consiglio anche per fatti antecedenti all'assunzione della carica. "Dopo l'approvazione dell'altro emendamento Vizzini, che equipara presidente della Repubblica e presidente del Consiglio nell'esigenza dello scudo e che lo allarga anche ai reati extrafunzionali, il quadro - sottolinea Pardi è completo. Resta pienamente valida la domanda che ho posto tempo fa in Aula rivolgendomi al premier, e cioé, lei vuole l'immunità per andare al Quirinale o andare al Quirinale per l'immunità?". Molto critico anche il commento della senatrice Pd, Silvia Della Monica: "Non si è mai vista una Costituzione che stabilisca come anche chi è sottoposto a procedimento penale possa diventare presidente del Consiglio o presidente della Repubblica. In questo modo anche chi è agli arresti domiciliari o in carcere potrà candidarsi al Colle o a Palazzo Chigi". L'osservazione della senatrice Della Monica nasce dal fatto, ritenuto 'mostruoso' dall'opposizione, che la sospensione dei processi non blocca le indagini. "Paradossalmente, essendo sospeso il processo e non le indagini con la relativa possibile custodia cautelare, potremo correre il rischio - osserva la senatrice del Pd - di avere un capo dello Stato o un capo di governo eletto mentre è agli arresti domiciliari".

PD,GIORNATA BUIA PER LEGALITA'E LOTTA A CORRUZIONE - "E' un brutto giorno per la giustizia". Lo sostiene la capogruppo del Pd nella II commissione di Montecitorio, Donatella Ferranti che fa notare come "mentre alla Camera la maggioranza votava un escamotage per negare, di fatto, l'autorizzazione a procedere nei confronti di Pietro Lunardi, nello stesso momento, al Senato, la maggioranza approvava un emendamento per l'applicazione del Lodo Alfano anche ai processi relativi a fatti antecedenti all'assunzione della carica e per reati comuni". Si tratta, per Ferranti, di "scelte sconsiderate che mirano ad introdurre nel nostro ordinamento prassi parlamentari e norme costituzionali ignobili che servono solo ostacolare il regolare corso della giustizia e introdurre l'impunità per chi governa. Non è certo così che si diffonde, in concreto, il rispetto della legalità né si adempie al monito della Corte dei Conti che proprio oggi ha ribadito la necessità di una lotta senza quartiere alla corruzione".

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