MILANO, 7 novembre 2008 - Dopo che nella scorsa udienza erano stati ascoltati alcuni giornalisti esperti del mondo del gossip, oggi, davanti a numerose telecamere, fotografi e curiosi, è iniziata la sfilata dei vip, con Adriano Galliani e Simona Ventura, chiamati a testimoniare dal pm Frank Di Maio nel processo che vede imputato Fabrizio Corona per alcuni episodi di estorsione e tentata estorsione ai danni di alcuni personaggi famosi, tra cui Lapo Elkann, Francesco Coco e Alberto Gilardino.
COCO IN BARCA - Adriano Galliani ha spiegato di aver ritirato le foto di Francesco Coco, ex giocatore del Milan, che lo ritraevano in barca a largo delle Baleari, nell'estate del 2001, con il costume abbassato e in compagnia di cinque amici. "Il mio amico Chiarini dell'agenzia Fotocolor - ha raccontato - mi disse che c'erano in giro queste foto, le ho viste e ho pensato che fosse interesse del Milan acquistarle per ritirarle dal mercato, ma non ho mai avuto alcun contatto con Corona. Le abbiamo pagate con regolare fattura 36 milioni di lire, soldi che ho poi trattenuto dallo stipendio di Coco". Chi ha dichiarato invece di essere stata perseguitata da Fabrizio Corona è stata Simona Ventura, che ha raccontato come "dal mio divorzio nel novembre del 2004 e per due anni sette fotografi di Corona hanno seguito me e anche i miei bambini ovunque". Ma ha anche chiarito di non aver mai pagato Corona per ritirare foto che la ritraevano, "anche se so che un ritiro c'è stato, ma non so se è stata pagata una somma".
BARBARA BERLUSCONI - La prima a prendere la parola, però, è stata Matilde Simonetto, curatrice dell'immagine della famiglia Berlusconi, che ha raccontato l'episodio, non contestato nei capi di imputazione, delle foto a Barbara Berlusconi, figlia del premier, ritratta nel 2006 all'uscita di una discoteca milanese in compagnia di alcuni amici. "Non ho mai ricevuto minacce da Corona. Mi propose le foto di Barbara e la considerai quasi una cortesia da parte sua", ha spiegato Simonetto, che dal 1991 si occupa di organizzare servizi fotografici per il presidente del Consiglio. Ha ricordato che fu il ragioniere della famiglia ad acquistarle per 20mila euro, dopo che Corona aveva fissato un primo prezzo di 30mila euro. "Non erano scandalose e non c'era alcuno scoop - ha risposto la donna - erano bruttine, buie e sgranate e disturbavano la privacy, di cui Barbara è molto gelosa".