Che sia estate o inverno, che si abiti a Milano o Reggio Calabria, una delle impresi più difficili per l'italiano medio è quella di trovare un Campetto libero per fare una partita con gli amici. E se è vero che il calcio, soprattutto con la variante del calcetto, è lo sport più praticato in Italia, un motivo ci sarà. Ma i quattro milioni di appassionati del calcio a 5 devono proprio essere tutti calciatori della domenica, visto che la Nazionale italiana per affrontare i Mondiali brasiliani in corso in questi giorni a Rio de Janeiro ha dovuto prendere "in loco" tutti i suoi giocatori. 0 meglio, gli azzurri sono tutti calciatori nati e cresciuti in Brasile, ma che risiedono da almeno cinque anni in Italia o vantano avi emigrati in Sudamerica dal Bel Paese. Ebbene sì, 14 oriundi su 14, cosa che ha attirato sulla squadra azzurra le critiche dei vertici Fifa e gli sfottò dei giornali locali. Una Nazionale "in affitto" o, per meglio dire futsal bailandoin salsa italiana. E poi il Ct Marcello Lippi si lamenta di dover attendere i tempi lunghi della burocrazia per poter convocare Amauri in Nazionale.
SOLO IL CT E' ITALIANO
Chieda consigli su come fare al suo collega del calcio a 5, Alessandro Nuccorini, che haribattuto alle accuse di Jim Brown, direttore delle competizioni Fifa, dicendo che: «I nostri giocatori sono tutti in regola, gli altri non lo so. Per questo abbiamo lasciato a casa Arze-ni, Ferreira e Pinto». Insomma, abbiamo così tanti brasiliani che ci possiamo permettere anche di scartarne alcuni.
È vero che il Futsal (il nome "ufficiale" del calcetto) è uno sport inventato in Sudamerica negli anni '30 e poi esportato in tutto il mondo, ma ciò non giustifica l'invasione di brasiliani in tutti i campionati europei, fenomeno che ha portato ad alti livelli nelle competizioni internazionali anche nazioni prive di tradizione come il Portogallo, laRussiae - dobbiamo dirlo - l'Italia. Il campionato italiano di calcio a 5, che oggi vanta tre serie nazionali (A, A2, B), due regionali (CI, C2) e una provinciale (D), è nato solo nel 1984, lo stesso anno della prima edizione dei Mondiali vinta proprio dalla Sele-cao. Il miglior risultato raggiunto dagli azzurri, oltre all'argento mondiale del2004 aTaiwan, è stato la vittoria di Euro '03 a Caserta. Successo legato al fattore campo? Forse no, vista la provenienza dei giocatori (5 su 14 gli " italiani").
Il giocatore più rappresentativo della nostra formazione è (Darley) Fernando Grana, 29 anni, nato a Indaiatuba, che insomma non è proprio un comune vicino a Cinisello Balsamo, ma una città di 180mila abitanti dello Stato di San Paolo. Scarpa d'oro del campionato giovanile brasiliano, è arrivato inltalia 10 anni fa a Roma e, dopo un giro per l'Europa, è tornato " a casa" nel 2007 a San Martino di Lupari (Padova). Con Grana, 97 partite azzurre e autore del rigore decisivo nella prima partita del Mondiale contro laThailandia (risultato 1 -0), hanno giocato in questa stagione altri due pilastri azzurri: Pellegrini e Jubanski. Insieme hanno portato al secondo scudetto consecutivo la Luparense, squadra che vanta in rosa 15 brasiliani su 16. E un albanese.
FENOMENO FOGLIA
Il protagonista della partita d'esordio contro gli asiatici è stato, però, il portiere Alexander Feller. "Neneca", come è stato soprannominato, è nato nel 1971 nello stato verdeoro di Santa Catarina, è appena passato dalla Luparense alTArzignano, squadra vicentina campione d'Italia nel 2003 e nel 2006. Nella stessa squadra milita anche l'attaccante Cleyton Baptistella, ma il maggior talento della squadra è senza dubbio l'attaccante Adriano Foglia, classe 1981, arrivato nel 2000 in Sicilia, ad Augusta, oggi in forza al Montesilvano (Pescara), insieme con il compagno di Nazionale Marcio Forte. Foglia è stato eletto miglior giocatore del Mondo nel 2003. Giovedì hasegnato il primo gol azzurro nel 6-1 rifilato agliUsa. Dov'è nato? A San Paolo, ovviamente. Vivaio dell'Italia calc(ett)istica.