eh a capirlo
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Questo è un esempio di boot.ini per Windows Xp Home
[boot loader]
timeout=30
default=multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS
[operating systems]
multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS="Microsoft Windows XP Home Edition" /noexecute=optin /fastdetect
La sezione [operating system] indica invece i sistemi operativi installati sul computer.
Nella riga multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)WINDOWS, il parametro disk(0) indica il disk controller, il secondo rdisk(0) indica il disco che contiene il sistema operativo, il terzo partition(1) indica il numero della partizione di boot che si trova nel rdisk e WINDOWS indica la cartella in cui si trova il sistema operativo; la scritta contenuta tra le virgolette è il testo visualizzato come voce di menu che, eventualmente, potete cambiare a vostro piacimento.
Multi syntax. E' la sintassi normalmente utilizzata per gestire i dischi fissi IDE. L'uso della multi syntax indicata al boot loader di Windows 2000/XP che deve seguire il BIOS per il caricamento dei file di sistema.
La sitassi multi syntax assume la forma seguente:
multi(A)disk(B)rdisk(C)partition(D)
A è il numero ordinale dell'adattatore di avvio. Il primo adattatore, che di solito è l'adattatore di avvio, è 0. Ogni scheda madre mette a disposizione almeno due canali IDE ai quali possono essere collegati dischi fissi e CD ROM IDE. Al primo canale IDE viene associato l'identificativo 0, al secondo 1.
B fornisce alcune informazioni sui dischi. In ambito multi syntax è uguale a 0.
C è un numero ordinale che permette di specificare il disco collegato all'adattatore: può assumere valori compresi tra 0 e 3, a seconda del numero di unità disco presenti sull'adattatore (canale IDE).
D indica specifica il numero di partizione che "ospita" il sistema operativo da avviare: il primo
numero possibile è 1 (al contrario di quanto avviene per adattatori e unità disco che fanno uso di una numerazione che inizia, come primo numero, con 0).
SCSI syntax. Se si fa uso di dispositivi SCSI è possibile che il boot loader faccia uso della SCSI syntax. Invece che dipendere dal BIOS, l'avvio dei sistemi operativi installati su dischi SCSI, si appoggia su un driver necessario per far funzionare il controller SCSI installato all'interno del personal computer. Il file che presiede al funzionamento del controller SCSI si chiama ntbootdd.sys ed è collocato nella directory radice della partizione di sistema.
Una riga SCSI syntax si presenta nel modo seguente:
scsi(A)disk(B)rdisk(C)partition(D)
A indica il numero ordinale dell'adattatore (controller) SCSI collegato
B specifica l'ID SCSI associato al disco fisso connesso al controller SCSI
C è il LUN SCSI contenente la partizione di avvio
D è il numero della partizione su disco fisso SCSI contenente il sistema da rendere avviabile