Licenze edilizie? Ormai siamo nel Far West

Manovra Tremonti contro Natura
In campo edilizio è di nuovo far west con l’art. 49 della Manovra Tremonti. Niente più autorizzazioni, né valutazioni di impatto ambientale.
La Commissione Bilancio, guidata dal Sen. Antonio Azzolini, ha approvato il testo della Manovra Finanziaria di Tremonti – che verrà tradotto nel Maxi Emendamento del Governo previsto per oggi, 13 luglio 2010, su cui sarà posta la fiducia domani in Senato.
L’azione da 24 miliardi di euro nel biennio, prevede una serie di misure strutturali e dovrebbe prevedere un forte contrasto all’evasione fiscale e tagli alla pubblica amministrazione. Allo stesso tempo, però, la manovra comprende la complessa questione dei Certificati Verdi e una nuova norma che assomiglia molto a un nuovo condono edilizio.
Secondo quanto riportato da la Repubblica, grazie all’articolo 49 della legge, non occorrerà più alcun permesso per costruire, ma sarà sufficiente essere iscritti al registro delle imprese e inviare una semplice dichiarazione di inizio attività (Scia) certificata da un “tecnico abilitato”. In nome della semplificazione scompare, anche la Dia (Denuncia di Inizio Attività) e tutte le autorizzazioni, le licenze, le concessioni precedentemente necessarie.
Se l’amministrazione non contestata la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) entro 30 giorni diventa tutto regolare, secondo il principio del “silenzio-assenso”.
E per quanto riguarda le autorizzazioni paesaggistiche - che in questo momento sono rilasciate da sovrintendenze e regioni - verranno fatte rientrare nell’ambito della conferenza dei servizi e sarà anche per loro valido lo stesso principio del “silenzio-assenso”.
Ottenere la Via (Valutazione di Impatto Ambientale), poi, sarà più semplice, perché invece di essere rilasciata dal Ministero dell’Ambiente o dalla Regione, la sua consegna verrà appaltata a Università ed enti pubblici, che però non hanno specifiche competenze ambientali. Come se non bastasse, sarà da verificare la normativa che regolerà la costruzione in aree protette.
Durissime le reazioni che arrivano dal mondo ambientale, WWF e FAI (Fondo Ambientale Italiano) denunciano la manovra come una “vera scelleratezza”. Le due organizzazioni sottolineano che «Il terzo condono Berlusconi aveva escluso la sanatoria nei parchi e nelle aree vincolate. Si era così limitato, grazie all’impegno dell’allora ministro dell'ambiente Altero Matteoli, lo scempio nelle aree più di pregio del nostro Paese. Ma ecco che ora, con un emendamento alla manovra economica, si vorrebbero riaprire i termini del condono per gli abusi compiuti in queste aree».
«Eliminare la burocrazia e garantire tempi certi – ha dichiarato a la Repubblica il deputato del Pd e presidente onorario di Legambiente, Ermete Realacci – non può tradursi in un “tana libera tutti”».
Alice Dutto
http://gogreen.virgilio.it/news/green-e ... atura.html
In campo edilizio è di nuovo far west con l’art. 49 della Manovra Tremonti. Niente più autorizzazioni, né valutazioni di impatto ambientale.
La Commissione Bilancio, guidata dal Sen. Antonio Azzolini, ha approvato il testo della Manovra Finanziaria di Tremonti – che verrà tradotto nel Maxi Emendamento del Governo previsto per oggi, 13 luglio 2010, su cui sarà posta la fiducia domani in Senato.
L’azione da 24 miliardi di euro nel biennio, prevede una serie di misure strutturali e dovrebbe prevedere un forte contrasto all’evasione fiscale e tagli alla pubblica amministrazione. Allo stesso tempo, però, la manovra comprende la complessa questione dei Certificati Verdi e una nuova norma che assomiglia molto a un nuovo condono edilizio.
Secondo quanto riportato da la Repubblica, grazie all’articolo 49 della legge, non occorrerà più alcun permesso per costruire, ma sarà sufficiente essere iscritti al registro delle imprese e inviare una semplice dichiarazione di inizio attività (Scia) certificata da un “tecnico abilitato”. In nome della semplificazione scompare, anche la Dia (Denuncia di Inizio Attività) e tutte le autorizzazioni, le licenze, le concessioni precedentemente necessarie.
Se l’amministrazione non contestata la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) entro 30 giorni diventa tutto regolare, secondo il principio del “silenzio-assenso”.
E per quanto riguarda le autorizzazioni paesaggistiche - che in questo momento sono rilasciate da sovrintendenze e regioni - verranno fatte rientrare nell’ambito della conferenza dei servizi e sarà anche per loro valido lo stesso principio del “silenzio-assenso”.
Ottenere la Via (Valutazione di Impatto Ambientale), poi, sarà più semplice, perché invece di essere rilasciata dal Ministero dell’Ambiente o dalla Regione, la sua consegna verrà appaltata a Università ed enti pubblici, che però non hanno specifiche competenze ambientali. Come se non bastasse, sarà da verificare la normativa che regolerà la costruzione in aree protette.
Durissime le reazioni che arrivano dal mondo ambientale, WWF e FAI (Fondo Ambientale Italiano) denunciano la manovra come una “vera scelleratezza”. Le due organizzazioni sottolineano che «Il terzo condono Berlusconi aveva escluso la sanatoria nei parchi e nelle aree vincolate. Si era così limitato, grazie all’impegno dell’allora ministro dell'ambiente Altero Matteoli, lo scempio nelle aree più di pregio del nostro Paese. Ma ecco che ora, con un emendamento alla manovra economica, si vorrebbero riaprire i termini del condono per gli abusi compiuti in queste aree».
«Eliminare la burocrazia e garantire tempi certi – ha dichiarato a la Repubblica il deputato del Pd e presidente onorario di Legambiente, Ermete Realacci – non può tradursi in un “tana libera tutti”».
Alice Dutto
http://gogreen.virgilio.it/news/green-e ... atura.html