Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

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Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi takion il 18 mag 2010, 12:40

E come sempre, "chi controlla il controllore?" cioè chi deciderà che quell'intercettazione va fatta, e con che criteri? Sento sempre più puzza di corruzioni aggravate ed agevolate..! Poi, ci si mette la Santanché (che così santa di certo non è)... e allora si capisce meglio il tutto...

http://www.repubblica.it/rubriche/la-legge-bavaglio/2010/05/18/news/intercettazioni_primo_s_alla_legge_bavaglio-4151857/?ref=HREC1-3

http://www.repubblica.it/rubriche/la-legge-bavaglio/2010/05/17/news/l_ossessione-4128746/?ref=HREC1-3

Non si fa prima a chiedere un TSO per tutti là dentro? I pazzi vanno mandati in appositi siti di cura, non lasciati a sé stessi e al loro delirio di onnipotenza (o di potere)!
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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi Aragorn il 18 mag 2010, 12:57

e si siamo il paese con il maggior numero di italiani intercettati, col più alto costo al mondo per questa cosa

quindi le cose sono 2

o se ne abusa
o siamo tutti delinquenti in questo paese, visto che all'università mi hanno insegnato a non generalizzare propendo fortemente per la 1....e onestamente sono favorevole alla galara a chi pubblica intercettazioni senza senso, tipo moggi d'amico col solo scopo di sputtanare una persona.


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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi Aragorn il 18 mag 2010, 13:00

in italia ogni 100 mila abitanti 72 intercettati
negli usa 0.5 abitanti ogni 100 mila....


Secondo i dati forniti da via Arenula, nel 2006 il “controllo degli indagati” è costato poco meno di 224 milioni di euro. Nell’anno precedente la spesa era stata anche maggiore: quasi 287 milioni. La riduzione è forse dovuta alle misure adottate per contenere i costi, ad esempio, del noleggio delle apparecchiature, passato da 70 a 20 euro al giorno.

Una ricerca elaborata dall’Eurispes rileva che in soli cinque anni, dal 2000 al 2004, le intercettazioni telefoniche sono aumentate del 128 per cento. Ipotizzando che per ogni utenza controllata siano coinvolte un centinaio di persone diverse (familiari, amici, colleghi), nel decennio 1995-2004 si arrivano a contare 30 milioni di italiani ascoltati dal “grande orecchio”. Significa che tre persone su quattro nella fascia d’età tra i 15 e i 70 anni sono state, o continuano a essere, intercettate.


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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi Aragorn il 18 mag 2010, 13:05

onde evitare critiche alla fonte precedente (panorama) ecco un articolo del corsera del 2007

Seguendo l' inchiesta della procura di Potenza emerge sempre più evidente il problema del numero e del volume delle intercettazioni. 1) Sembra che in Italia si faccia un numero 10 volte più grande di intercettazioni rispetto agli Stati Uniti. 2) Negli ultimi tre anni è stato speso circa un miliardo di euro per le intercettazioni in tutta Italia. 3) Alla procura di Potenza hanno speso oltre 2,7 milioni di euro in un anno. 4) Esisterebbero alcune regole per dare il via alle intercettazioni: gravità del reato in primis. Per aggirare questo ostacolo si utilizza la associazione a delinquere. 5) Non dovrebbero essere usate per ricercare i reati, ma per trovare le prove di quelli ipotizzati. 6) Il telefono sotto controllo di Emilio Fede ha chiaramente uno scopo: vedere se fosse possibile scoprire qualcosa su Berlusconi. Abbiamo letto tante volte che gli uffici giudiziari non avevano la carta per le fotocopie e la benzina per le auto. Adesso scopriamo che le spese sono fuori controllo e i pm possono spendere qualsiasi cifra senza limiti di spesa. Le procure hanno una loro politica estera come dimostrano alcuni casi: l' accusa di omicidio «volontario» al soldato Usa per la morte di Calipari, che risulta in netto contrasto con i rapporti predisposti dalle commissioni di inchiesta Italia e Usa (le due delegazioni erano giunte a conclusioni diverse, ma nel rapporto italiano si dichiara che «I rappresentanti italiani, sulla base delle evidenze che è stato possibile acquisire, non hanno individuato elementi atti a far supporre che i fatti e le vicende che hanno portato alla tragedia siano riconducibili a elementi di volontarietà») e la richiesta di estradizione degli agenti Cia con il rinvio a giudizio di Pollari. giampierobtt@tin.it Caro Battista, la sua lettera non piacerà a molti magistrati e contiene qualche processo alle intenzioni che rischia di rendere i suoi argomenti meno efficaci. Ma contiene altresì tre rilievi che la rendono particolarmente interessante: il numero delle intercettazioni, la «politica estera» della magistratura inquirente e il costo degli uffici giudiziari. Numero delle intercettazioni. Alcuni magistrati non sembrano essersi accorti che il ricorso agli ascolti telefonici avrebbe avuto gravi conseguenze per la vita privata delle persone indagate o, peggio, dei loro occasionali interlocutori. Esiste un paradosso. Governo e Parlamento s' impegnano, sotto la spinta di Stefano Rodotà e del suo successore alla guida della Authority, a martellare nella testa degli italiani la cultura della privacy. Ma un corpo dello Stato, contemporaneamente, fa un uso distratto e noncurante di informazioni che interferiscono nella vita privata di persone innocenti o presunte tali. Temo che il Guardasigilli abbia ragione quando sostiene che il ricorso alle intercettazioni configura un modo alquanto «pigro» di indagare. Politica estera della magistratura inquirente. Credo che occorra fare una distinzione fra il caso Calipari e il rinvio a giudizio delle persone coinvolte in quello dell' imam milanese. Il rapimento di Abu Omar ha avuto luogo nelle vie di una città italiana e giustifica, a mio avviso, le indagini della Procura di Milano. L' uccisione di Calipari è avvenuta a Bagdad dove i procuratori italiani non possono svolgere alcuna indagine significativa. Non è la prima volta. Dagli anni Settanta, ormai, assistiamo a una proliferazioni di indagini extraterritoriali, da quelle sulla sorte di alcuni desaparecidos di origine italiana in Argentina a quelle sull' uccisione di giornalisti italiani in Somalia e in Afghanistan. Non discuto il problema della giurisdizione al di fuori dei confini nazionali. Mi limito a osservare che queste indagini hanno prodotto nella maggioranza dei casi, come era inevitabile, risultati modesti. Mi è sembrato francamente poco comprensibile che Daniele Mastrogiacomo sia stato immediatamente convocato dalla Procura di Roma, nella notte stessa del suo arrivo, come se dalla sua deposizione dipendesse l' accertamento delle responsabilità nelle vicende del suo rapimento. È opportuno che un procuratore indaghi su materie che gli assicurano una forte visibilità ma che consentono di raggiungere raramente qualche utile risultato? È opportuno che una indagine giudiziaria venga intrapresa per ragioni di principio senza alcuna considerazione per i suoi costi e per il tempo che sottrae alle esigenze della giustizia quotidiana? Le spese delle procure. Insieme alle indagini troppo lunghe e spesso inutili, il costo delle intercettazioni ha contributo ad aggravare i problemi di bilancio degli uffici giudiziari. Quando viene colpito da misure che riducono i suoi finanziamenti, un ufficio statale non può limitarsi a proclamare la propria importanza e a chiedere più denaro come una qualsiasi organizzazione sindacale. Deve chiedersi anzitutto se non possa sopperire alla diminuzione dei finanziamenti con una migliore organizzazione del suo lavoro e con l' eliminazione delle spese meno essenziali. A giudicare dall' uso delle intercettazioni questa non è stata la principale preoccupazione di alcune procure italiane.


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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi Beleg il 18 mag 2010, 13:05

Ara, si vede che in Italia, drammaticamente, ne abbiamo più bisogno, dato il livello di corruzione dilagante e la quantità di reati simili che solo in questo modo possono essere smascherati. Preferisco essere intercettato piuttosto che vedere questi farabutti fare i loro porci comodi, in politica, in economia e nella società civile.

Comunque il totale degli intercettati ogni anno in Italia, dati delle autorità alla mano, è di cira 20.000 persone su 60.000.000 di abitanti. Non mi sembra tutto questo gran problema, visto che è un metodo di lotta alla criminalità...
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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi Aragorn il 18 mag 2010, 13:28

beleg guarda x me le intercettazioni sono utili e vanno usate seriamente
oggi in italia si ascolta a caso e spesso si intercettano persone che non andrebbero intercettate e sopratutto poi queste intercettazioni che nn hanno rilievi penali ma parlano di corna o cose simili finiscono sui giornali infangando persone oneste.

Quindi la cosa va regolamentata anche x' i costi sono adnormi. Oltretutto questa pratica nn migliora la ns giustizia che è la 167ma al mondo dopo molti paesi sottosviluppati...


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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi takion il 19 mag 2010, 19:05

E voilà: la fregatura è pronta!

Ora, chi controlla il controllore?

Roma, 18 mag. (Adnkronos/Ign) - Braccio di ferro in conferenza di capigruppo tra maggioranza e opposizioni sulla calendarizzazione del ddl sulle intercettazioni. Il capogruppo Pdl Maurizio Gasparri ha insistito perché il provvedimento venisse incardinato nei lavori dell'aula già per la prossima settimana. Il Pd con il vicepresidente dei senatori Luigi Zanda e l'Idv con Fabio Giambrone si sono opposti, alla luce del fatto che il ddl è ancora all'esame della commissione. Che dovrebbe licenziarlo entro giovedì. Gasparri ha preannunciato, dopo un intervento di mediazione del presidente del Senato Renato Schifani, la richiesta della calendarizzazione del ddl alla capigruppo di martedì prossimo.

In commissione Giustizia del Senato è passato nella notte, in una seduta conclusasi dopo le 3 del mattino, l'emendamento del governo che prevede che per intercettare debbano sussistere ''gravi indizi di reato''. E' il pm a chiedere l'autorizzazione ma è il tribunale del capoluogo di distretto nel cui ambito ha sede il giudice competente a decidere sull'autorizzazione e lo fa in composizione collegiale.

Il presidente della commissione Giustizia Filippo Berselli si è detto soddisfatto del ritmo di lavoro assunto dalla commissione. "In pochi - dice - credevano che saremmo riusciti a rispettare la tabella di marcia. Ma dopo i fuochi ostruzionistici iniziali, a mano a mano che si procedeva nell'esame degli emendamenti e che il tempo passava, abbiamo potuto procedere in modo rapido" giungendo a completare le votazioni su quasi due terzi degli emendamenti.

La seduta è stata convocata nel pomeriggio e poi, ancora, in notturna. "Se tanto mi dà tanto - conclude Berselli - potremmo anche concludere tutto entro stanotte" e comunque prima di giovedì, in modo da licenziare il testo per l'aula con la votazione del mandato al relatore.

Ma è scontro con l'opposizione. Le proposte del Pd vanno a sbattere contro ''il muro di gomma della maggioranza'' che va avanti ''a tappe forzate verso l'approvazione del ddl'' accusa Anna Finocchiaro, presidente dei senatori democratici, che punta il dito contro un testo che, secondo Finocchiaro, è ''grossolano, malfatto, pasticciato e che agisce sulla base di un pregiudizio''. L'opposizione, spiega, nel corso della discussione ha cercato di tirare fuori ''i problemi che questo testo porrà nella sua applicazione. Ma non c'è stato niente da fare''.

A intervenire è anche Ermete Realacci. "Il ddl sulle intercettazioni è una vergogna, un vero e proprio regalo a Gomorra - tuona l'esponente del Pd - Così com'è si rischia di frenare le indagini su reati odiosi, come le ecomafie, strettamente connessi alle attività della criminalità organizzata''.

L'Idv promette battaglia. "Il ddl sulle intercettazioni è solo l'ennesimo imbroglio che il governo vuole imporre al Paese per difendersi dal malcostume che lo coinvolge - afferma il presidente dei senatori dell'Idv, Felice Belisario - una legge truffa contro cui l'Italia dei Valori farà opposizione durissima in Parlamento e nelle piazze''.

E Antonio Di Pietro annuncia una raccolta di firme. "L'Italia dei Valori ha preso atto della testardaggine del governo a imbavagliare l'informazione e bloccare il lavoro dei magistrati. Perciò - rende noto il leader dell'Idv - raccoglieremo le firme per promuovere un referendum come stiamo facendo sul legittimo impedimento, acqua e centrali nucleari''.

La maggioranza accusa però l'opposizione di ottusità. "In un Paese in cui un semplice avviso di garanzia diventa immediatamente condanna per chi lo ha ricevuto e dove con stralci ben scelti di intercettazioni, fatte uscire dalle Procure con tempismo sospetto, si espongono alla gogna mediatica cittadini incolpevoli ed estranei ai fatti - sottolinea Antonio Leone (Pdl) vicepresidente della Camera dei deputati - la risposta di un'opposizione ottusa e protettrice di una realtà degenerata è la conservazione del disordine esistente".

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Intercettazioni-via-libera-a-gravi-indizi-di-reato-Scontro-in-commissione-al-Senato_409740233.html

e qui la dichiarazione della Santanchè 8O
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Intercettazioni-Granata-sconcertante-posizione-Santanche-su-privacy-mafiosi_411124604.html
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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi Aragorn il 19 mag 2010, 19:42

pittosto che sentire il pollaio ecco le novità del dl

l testo approvato: limiti di ammissibilità, cioè le intercettazioni saranno possibili per delitti non colposi per i quali è prevista la pena dell'ergastolo o la reclusione superiore nel massimo a cinque anni, per i delitti contro la Pubblica amministrazione, per quelli riguardanti la droga, il contrabbando, le armi e gli esplosivi, l'ingiuria, la minaccia, l'usura, l'insider trading, l'aggiotaggio, la molestia anche telefonica, la diffusione di materiale pedopornografico.

Le intercettazioni saranno autorizzate solo in presenza di evidenti indizi di colpevolezza; le intercettazioni potranno durare al massimo 60 giorni; le intercettazioni ambientali saranno consentite solo vi è fondato motivo di ritenere che nei luoghi dove sono disposte si stia svolgendo l'attività criminosa. Le telefonate e i relativi verbali saranno custodite in un archivio presso la Procura.

I procuratori avranno il potere di gestione e controllo dei centri di intercettazione e di ascolto e chi pubblicherà il contenuto di intercettazioni per le quali è stata ordinata la distruzione sarà punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni. In virtù delle nuove misure, gli editori dei giornali che violeranno il divieto di pubblicazione saranno puniti con multe fino a 465mila euro, mentre per i giornalisti che infrangono il divieto, il provvedimento prevede l'arresto fino a 30 giorni o l'ammenda fino a 5mila euro o fino a 10mila se si tratta di intercettazioni.

Inoltre, sarà previsto un tetto di spesa stabilito dal ministero della Giustizia, sentito il Csm. Entro il 31 marzo ogni procuratore trasmetterà a Via Arenula una relazione sulle spese per le intercettazioni dell'anno precedente. Nelle dichiarazioni di voto, trasmesse in diretta tv, il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi, annunciando il no del partito al provvedimento, ha ribadito che si tratta di una “legge vergognosa che getta due macigni sul nostro Stato democratico, uno sulla libertà di stampa, uno sulle intercettazioni”.


cosa nn ti piace? così per curiosità?


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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi Aragorn il 19 mag 2010, 19:43

nn capisco come realacci possa dire con onestà che è un regalo alla mafia, o è in cattiva fede o nn sa manco di che tratta il dl come daltrone gli italiani che ascoltano sempre il su citato pollaio


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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi `knives` il 19 mag 2010, 20:23

ara è inutile, ormai siamo tutti cosi investiti dai media che non cè piu voglia di andare alla base e informarsi da soli.
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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi takion il 19 mag 2010, 23:34

Uno che ha xmila miliardi a disposizione è logico che ti risponda "ma non rompermi i c***ni..." e continua a delinquere indisturbato.

Quanti segreti che puzzano saranno ora nascosti? Chi ha soldi può permettersi di imboscare la verità... come ad esempio salteranno fuori altri parassitoidi, come quelli che se la ridevano del terremoto a L'Aquila...e nessuno potrà saperlo. Che bello eh? Cornuti e mazziati e il tutto per "legge"!
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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi Aragorn il 21 mag 2010, 13:52

io in uno stato comunista nn ci voglio morire takion. Ci manca solo secondo il tuo ragionamento che istituiscano la stasi


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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi takion il 21 mag 2010, 14:16

Allora spiegami perché SB è corso oggi a dichiarare che deve apportare modifiche a quella legge appena approvata... tutta in segreto e di notte..! Secondo te che stato sarebbe quello?

io in uno stato comunista nn ci voglio morire takion. Ci manca solo secondo il tuo ragionamento che istituiscano la stasi
Ma che dici? Mi sa che mi hai frainteso e pure tanto... sono contro ogni forma di dittatura perché è cosa che non ha ragione di esistere in una popolazione che si ritiene civile e progredita.

La democrazia si basa su una scelta comune a tutti e che sia per tutti positiva, non per la protezione di alcuni che continuano a delinquere usando i poteri di stato...

Guarda che se non hai ancora capito, c'è già la dittatura perché certe leggi avrebbero dovuto chiedere alla collettività prima di approvarle... Quando si parla di cose veramente importanti, bisogna interpellare la collettività altrimenti che ci sta a fare nella Costituzione "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."? Invece la collettività è solo chiamata a dare il voto inutile per sostenere un altro sconosciuto, sperando sempre non sia di quelli che hanno la varicella (Gratta e Vince Sempre).
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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi Aragorn il 21 mag 2010, 14:31

tu dimmi in quella legge cosa nn va e nn riportarmi articoli del pollaio

dimmi quale norma garantirebbe l'impunità

così giusto per curiosità

in italia ci sono 180 mila intercettati all'anno in usa meno di 18mila... siamo tutti delinquenti o la magistratura gode di uno status di ognipotenza?


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Re: Intercettazioni: primo sì alla legge bavaglio...

Messaggiodi Beleg il 21 mag 2010, 17:21

Ripeto, se le fanno vuol dire che servono: si è dovuto tirare in mezzo anche il sottosegretario americano Brauer per ricordarne l'importanza. Non è certo colpa dei magistrati se in Italia c'è una corruzione dilagante a tutti i livelli, tra politica ed economia, e se quello delle intercettazioni è il metodo più efficace per smascherare farabutti di questo tipo. Da parte mia, che non ho nulla da nascondere, ripeto, meglio intercettato che in mano a farabutti politici, faccendieri, imprenditori delinquenti, corruttori e corrotti. Senza dimenticare che con il nuovo ddl le intercettazioni non si potrebbero applicare a reati di altri tipo, quelli di delinquenza comune (e invece è proprio lì che servono, ad esempio per rapine, furti e bande locali che non siano riconducibili alla mafia, o per appalti dati da politici compiacenti a imprenditori poco puliti: anche questi devono poter essere incastrati e fermati).

Altro punto da ricordare, e lo ripeto. Le persone, le utenze, sottoposte ad intercettazione in Italia sono circa 20.000 l'anno su 60.000.000 di persone: non duecentomila. Cifre più alte, date per sostenere la tesi dell'invasione delle intercettazioni, non fanno altre che aggregare nel conto il totale delle persone che contattano le utenze sottoposte ad intercettazione. Una cosa ridicola, perchè mi pare logico che un numero venga chiamato da diverse persone... sta alla magistratura evidenziare quelle conversazioni che hanno un rilievo con l'indagine in corso e lavorarci su.
C'è poi chi nel conto finale aggiunge al numero degli intercettati, oltre a tutti quelli che chiamano le utenze sotto controllo, anche il numero delle volte che una persona è stata intercettata e le chiamate totali. E anche questo è un assurdo. Per essere efficace e produrre qualcosa ai fini di una indagine, un'intercettazione su una determinata utenza può, e in certi casi deve, durare anche diversi mesi, altrimenti si rischia di vanificare il lavoro degli inquirenti.

Negli Usa la politica di controllo sulla possibilità di fare intercettazioni, dopo i fatti dell'11 settembre, è diventata molto meno stringente. In nome della sicurezza nazionale, le autorità possono effettuare intercettazioni anche senza l'autorizzazione della Corte speciale, derogando di fatto alla privacy. Quindi i cittadini Usa, se vogliamo metterla su questo piano, sono meno tutelati di noi. Non solo. C'è da considerare che il conto totale delle intercettazioni Usa che noi conosciamo è solo quello delle utenze dei canali investigativi tradizionali (e, per questioni particolarmente delicate, probabilmente non viene riportato neanche tutto). Non si tiene invece conto di quelle intercettazioni fatte in nome della sicurezza nazionale, da organismi diversi dalle autorità tradizionali, delle quali non sia sa e non sia saprà mai il numero totale e i destinatari.

In Italia, per come la vedo io, al di là dei soldi spesi per farle, c'è un solo problema reale sulle intercettazioni: la loro pubblicazione integrale sui giornali, o per riassunto, quando non sono attinenti a reati, per fatti di vita privata o per particolari insignificanti ai fini dell'indagine. Per me basta risolvere questo problema. Ma per il resto, i mezzi di informazione devono essere liberi di informare le persone sui fatti che emergono dalle indagini. La gente deve sapere se è governata da delinquenti, o se quell'imprenditore che rideva dopo il terremoto de L'Aquila ha messo le mani, direttamente o indirettamente, su appalti pubblici, peraltro pagati con i nostri soldi, o se è un corruttore che ha trovato qualcuno di "importante" a fargli da spalla.

Ah... nel frattempo il Brasile ha approvato un ddl che impedisce ai condannati (ma ho letto che potrebbe estendersi anche a chi è semplicemente rinviato a giudizio) di candidarsi alle elezioni. Anche in Sud America lo hanno fatto, e noi siamo ancora qui ad aspettare...
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