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Roma, 23 feb. - (Adnkronos) - Gli imprenditori sono in prima fila nella lotta alla corruzione e nella difesa della legalita' ma spetta anche alla politica fare la propria parte. Ad assicurarlo e' stato il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, nel suo intervento all'inaugurazione della Luiss School of Government. "Noi imprenditori dobbiamo fare la nostra parte nel rispetto delle regole e nella lotta alla criminalita' organizzata e alla corruzione. E chiediamo anche alla politica di fare la propria parte". "La scelta della legalita' -ha sottolineato Marcegaglia- e' l'unico modo per far crescere l'economia".

Pietrasanta (Lucca), 22 feb. (Adnkronos/Ign) - "Spero che, finita la consultazione elettorale di fine marzo, che è importantissima, si parta finalmente con un disegno di riforme della Costituzione, affrontando quei punti su cui c'è una larga condivisione". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini (nella foto) partecipando a Pietrasanta (Lucca) a un incontro del Caffè della Versiliana dedicato alla presentazione del suo libro 'Il futuro della libertà'.

Secondo Fini è possibile utilizzare parte del 2010 e gli anni 2011-2012 per realizzare le riforme istituzionali che maggioranza e opposizione possono condividere, come quelle che prevedono la nascita di un Senato federale e la riduzione del numero dei parlamentari. "Continuo ad essere ottimista, è arrivato il momento di fare le riforme", ha aggiunto Fini.

"Le regole del condominio è bene costruirle insieme. Poi non è uno scandalo, e lo dico alla sinistra, se la maggioranza - ha spiegato Fini - fa le riforme con i suoi numeri, perché lo prevede la Costituzione. Ma ricordiamoci, e lo dico alla maggioranza, che poi c'è il giudizio del referendum".

Riguardo alle possibili iniziative di revisione istituzionale, sulle quali è possibile ricercare "una larga condivisione", Fini ha dichiarato: "Cominciamo a fare una bella riforma del Parlamento che preveda anche un minore numero di parlamentari, cosa che intanto si presenterebbe anche bene agli italiani. Valutiamo poi anche come regolare i rapporti tra potere esecutivo e quello legislativo".

"I tempi non sono maturi per una riforma condivisa sulla forma di governo - ha aggiunto il presidente della Camera - ma credo, ad esempio, che Bersani non sarebbe contrario a modificare il fatto che il presidente del Consiglio, ormai eletto dal popolo, e questo lo dico tra virgolette, non può cambiare un ministro che non ha più la sua fiducia senza fare una crisi di governo".

Il presidente della Camera ha ricordato come la commissione a suo tempo presieduta da Luciano Violante individuò una bozza di riforme "da cui si può ripartire". "Negli ultimi due anni non è accaduto, ma abbiamo ancora davanti a noi tre anni di legislatura, in due dei quali non si vota, e nei quali è possibile cominciare seriamente non a fare una riforma generale della Costituzione ma riformare aspetti della Costituzione con disegni di legge che marciano in parallelo".

Il presidente dell'assemblea di Montecitorio ha poi ricordato come sia necessario operare il bicameralismo perfetto tra Camera e Senato, ("questo è un tema condiviso"), con la nascita di un Senato Federale o di una Camera delle Autonomie. sottolineando come resta "sempre viva" la questione della forma di governo: "Quella di tipo presidenzialista rimane sempre la migliore e non è vero che in questo caso il Parlamento viene messo in un angolo; basta chiederlo ad Obama".

E parlando delle inchieste giudiziarie in corso sulla corruzione, Fini rimarca: "Anch'io sono convinto che non c'è una nuova tangentopoli, ma un fenomeno di malcostume diffuso e casi di chi se ne approfitta. Non è sufficiente essere arrestati per essere automaticamente delinquenti".

"Se domani il Parlamento - spiega poi la terza carica dello Stato - con il voto di tutti, approvasse una leggina di una riga che dice che chi è stato condannato in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione, per cinque anni non si può candidare, sono sicuro che la gente direbbe: 'Meno male'. La politica così facendo acquisterebbe un tassello di fiducia".

E infine, alla domanda di una giornalista che chiedeva se a suo parere, come ha detto Silvio Berlusconi, i magistrati che indagano sulla ricostruzione in Abruzzo si devono vergognare, Fini ha risposto: "No". ''Il capo del governo - ha detto - è notorio che usa espressioni molto dirette, perché ritiene di essere al centro di un particolare accanimento da parte di alcune Procure".

Vi porto allora a conoscenza che solo nel MoVimento 5 stelle di Beppe Grillo i candidati sono obbligati a presentarsi con certificato penale pulito

Aragorn ha scritto:che strano rossa come l'apostrofo dell'unione? dobbiamo pensare che anche grillo si ispiri a quel cancro del genere umano chiamato comunismo?

patrix78 ha scritto:

Aragorn ha scritto:che strano rossa come l'apostrofo dell'unione? dobbiamo pensare che anche grillo si ispiri a quel cancro del genere umano chiamato comunismo?

Ara non te la prendere, ma tu sei proprio Berlusconizzato inside...