Confindustria: segnali di ripresa tra fine 2009 e inizio '10

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Confindustria: segnali di ripresa tra fine 2009 e inizio '10

Messaggiodi takion il 28 nov 2009, 13:38

Macché ripresa..! Forse la ripresa a chiedere ancora aiuti alla collettività dimenticandosi che le imprese e ditte sono private, così la collettività paga il doppio! Sin che staranno al Luna Park, di che ripresa vogliono parlare? Se ora mettiamo anche come indizio il crash degli emirati arabi, allora (e forse) in molti si renderanno conto che la ripresa è rallentata, altro che possibile verso il 2010..!
Chissà perché fanno sempre i conti senza l'oste!

ROMA - Dopo il rimbalzo più forte dell'atteso del Pil mondiale nel terzo trimestre, gli indici congiunturali puntano al consolidamento della ripresa tra fine 2009 e inizio 2010. L'analisi è del centro studi Confindustria che spiega: "L'anticipatore Ocse è in forte e diffuso rialzo da febbraio ed è sopra la media di lungo periodo. Il Pmi manifatturiero negli Usa a ottobre è salito ai massimi dal giugno 2007; nell'eurozona a novembre è al top da marzo 2008".

Il recupero, prosegue l'analisi mensile, "è esteso anche al terziario, ma nell'industria il divario rispetto ai valori pre-crisi rimane molto più ampio e lungo da colmare, a fronte dell'accresciuta concorrenza internazionale sia tra paesi industriali che si trovano nelle medesime condizioni sia dagli emergenti. La persistente debolezza del dollaro, cui è agganciato lo yuan cinese, rende più arduo lo scenario competitivo per l'eurozona".

Il rialzo delle materie prime, prosegue il testo di Confindustria, "se conferma la migliorata domanda globale di manufatti, erode i margini di profitto già compressi nei sistemi, come la Germania e l'Italia, dove la crisi ha provocato una più marcata caduta della produttività. In Italia il balzo estivo della produzione industriale (+4%) ha lasciato il posto a una graduale risalita in ottobre-novembre, mentre restano deboli ordini e fatturato; le attese di produzione delle imprese puntano a nuovi incrementi nei prossimi mesi, partendo da livelli sempre molto bassi".

Nei Bric, continua Csc, "la crescita è sostenuta dai consumi, deboli solo in Russia. Le aziende italiane si orientano con decisione verso quei mercati più dinamici, ma spesso è ampio il distacco con la Germania. E' diffuso il miglioramento degli acquisti di macchinari, ostacolati però da credito difficile e ampia capacità inutilizzata.Bce e Fed stanno ritirando l'espansione non convenzionale, terranno fermi i tassi ufficiali a lungo".

Il Centro Studi Confindustria si sofferma poi in dettaglio sui singoli aspetti del quadro economico. In Italia la produzione industriale risale: +1,6% in ottobre e +1% in novembre (stime Csc), dopo il -5,3% di settembre. I livelli restano bassi: -20,8% dai massimi precrisi. Però il miglioramento delle aspettative di produzione delle imprese anticipa ulteriori aumenti di attività a inizio 2010. Ordini e fatturato oscillano su bassi valori. L'indice Pmi manifatturiero è salito ancora in ottobre: 49,2 (47,6 a settembre). Per la prima volta da marzo 2008 è risultato in territorio espansivo il sottoindice della produzione (51,8 da 47,8) e, dopo 21 mesi, quello dei nuovi ordini (50,2 da 47,3). Ha segnato espansione anche il Pmi dei servizi (52,2), dopo quasi due anni.
L'indicatore anticipatore Ocse in settembre è aumentato dell'1,3% su agosto (+10,8% annuo) e punta a una crescita che proseguirà nella prima metà del 2010.

La ripresa è diffusa a quasi tutti i paesi industriali. Nel 3° trimestre il Pil Usa ha segnato un +0,7%, un aumento per due terzi determinato dai consumi, sostenuti dagli incentivi fiscali; sono tornati a salire gli investimenti residenziali, restano basse le scorte. Molto inferiore è stato l'incremento del Pil nell'area euro (+0,4%), più accentuato nei paesi orientati all'export (Germania +0,7%, Italia +0,6%). L'aggiustamento di finanza e immobiliare ha penalizzato Regno Unito (-0,4%) e Spagna (-0,3%).

Gli indici pmi confermano a novembre l'espansione dell'attività nell'area euro sia nei servizi (53,2) sia nel manifatturiero (51,0), dove la componente occupazionale a ottobre è tornata positiva in Usa, dopo 14 mesi. Sale ai massimi da settembre 2008 la fiducia nell'area euro. L'indice leading Ocse è salito anche a settembre (+1,3% su agosto, +3,4% su settembre 2008) e punta al consolidamento della ripresa nell'intera area: +1,9% nel 2010 e +2,5% nel 2011 le ultime previsioni.

http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/economia/crisi-44/rripresa-confindustria/rripresa-confindustria.html
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