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Le banche preparano una nuova crisi

MessaggioInviato: 30 set 2009, 19:23
di takion
Lo dice Tremonti e sinceramente anche senza il suo apporto si è già visto con il caso dell'imprenditore che si è visto negare il prestito...in periodo di crisi e dopo che avevano acquisito aiuti dalla collettività.


Dopo la mancata richiesta da parte di Unicredit e Intesa Sanpaolo dei cosiddetti 'Tremonti bond', il ministro dell'Economia lancia un nuovo affondo contro le banche. "In questo momento far soldi con la finanza torna a essere molto conveniente, ma se le banche fanno solo questo stanno preparando un'altra crisi". Quanto alla mancata richiesta dei bond, Tremonti afferma che gli istituti di credito "non li vogliono perche' non vogliono dare i soldi alle imprese".

"I bond sono stati chiesti e invocati, con una pressione enorme, dalle banche. Non e' che il Tesoro era ansioso di indebitasi per sottoscrivere quei titoli", spiega il Ministro. Uno "strumento -sottolinea- a favore delle imprese. E' questo il punto. Se fossero stati soldi per le banche le banche li tenevano. Il fatto e' che le banche non li vogliono, alcune, perche' non vogliono dare i soldi alle imprese".

Il tasso cosi' criticato, spiega Tremonti, "e' un tasso europeo", ma il problema e', secondo il Ministro, che "chi emette quello strumento lo fa al servizio delle imprese e deve avere un codice etico, un meccanismo di compensi controllati dal Parlamento e soprattutto un meccanismo di impieghi alle imprese controllato dal Parlamento". Per il Governo "non emettere titoli del debito pubblico, in questo momento, egoisticamente e' meglio, ma il problema non e' cosa interessa il Governo ma cosa serve alle imprese e ai lavoratori". Trementi precisa che i bond sono uno strumento "non inventato dal Governo, ma chiesto dalle banche" e ancora "non contro l''Europa e il mercato perche' e' stato timbrato dalla Direzione europea del mercato".

Sull''ostilita'' ai bond, pero', non c'e' univocita'. "Perche' il Credito Valtellinese li ha chiesti? Li ha chiesti -spiega Tremonti- perche' fanno il loro mestiere, cioe' danno i soldi al territorio,vogliono dare i soldi alle piccole e medie imprese. Non hanno problemi di codice etico, non hanno problemi di patrimonio, non hanno problemi di trasparenza sono nella logica di meccanismo europeo. Gli altri evidentemente no. C'e' qualcosa che di colpo ha fatto cambiare idea". Secondo il Ministro c'e' un "problema di responsabilita' nella gestione del credito, ma c'e' anche un problema generale di responsabilita' nel Paese e per il Paese". Per Tremonti, il 'rifiuto' ai bond "non e' uno sgarbo a me o al Governo, francamente per il Governo non emettere debito e non entrare nelle banche e' l'ideale".

Il titolare dell'Economia, intervenendo in conferenza stampa a Milano, ribadisce la necessita' di dar vita a una banca del Sud in tempi brevi. "La Banca del Sud va fatta perche' e' l'unica grande regione dell'Europa che non ha una banca autoctona''. Tremonti aggiunge di aver pensato gia' al logo: ''In questa banca non si parla inglese e i soldi che depositate restano in questa banca''.


http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia/Tremonti-Le-banche-preparano-una-nuova-crisi-Non-danno-soldi-a-imprese_3828878134.html

Re: Le banche preparano una nuova crisi

MessaggioInviato: 01 ott 2009, 21:49
di ari
Sarebbe utopico poter creare una banca sociale ?

Re: Le banche preparano una nuova crisi

MessaggioInviato: 01 ott 2009, 22:29
di takion
Per come la penso, credo di no, però c'è anche qui una domanda di base: affidata a chi? Chi si prenderà la briga di risponderne in ultimo? Sono tutti pronti e capaci ad entrarci, ma come salta fuori la prima inesattezza...tutti scappano.

Inoltre: una banca isolata che non entrasse a far parte del cartello... quanto vivrebbe? Ecco perché ripeto spesso che "è la collettività a dover fare e decidere". SE la gente decide che è ora di cambiare, sarà meglio per tutti. altrimenti...altro che frutta secca.