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Legge popolare non è Parlamento

MessaggioInviato: 22 mag 2009, 19:10
di takion
Ecco come esprime Fini la sua idea circa la costituzione eventuale di una legge di iniziativa popolare. Secondo lui non è di Parlamento in quanto non del "loro giro"... ma in effetti lo è molto di più e questo secondo la stessa Costituzione italiana che prevede "Il popolo è sovrano!" e secondo quella frase sta al popolo stabilire se una cosa sia giusta o no, e in questo caso si parla niente meno che di legge! Il fatto di poter ridurre le camere è già ben visto dalla maggior parte della collettività (meno spese superflue)...

«È una questione che non si pone». Gianfranco Fini ci tiene ribadire la centralità del Parlamento nel processo legislativo: il presidente della Camera osserva che la via di una proposta di legge popolare per la riduzione del numero dei parlamentari non produce da sé il risultato auspicato. Al termine delle 'lezioni sulla Costituzione' a Palazzo Madama, Fini - sollecitato dai cronisti - afferma che «una proposta di legge di iniziativa popolare non sostituisce il Parlamento. È una delle modalità previste dai Costituenti per l'avvio dell'iter legislativo. Chi può dare il via a una legge? I cittadini, i parlamentari o il governo. Ma è sempre il Parlamento che decide».
BERLUSCONI - Una puntualizzazione che arriva all'indomani delle affermazioni di Silvio Berlusconi. Il premier aveva affermato che le Camere sono «assemblee pletoriche e dannose»http://www.corriere.it/economia/09_maggio_21/confindustria_intervento_berlusconi_7004fa96-45f2-11de-8c01-00144f02aabc.shtml e che «basterebbero 100 deputati». Secondo il capo del governo, però, «bisognerà passare per forza per una legge di iniziativa popolare, altrimenti sarebbe come chiedere ai capponi (nella fattispecie i parlamentari che perderebbero il posto, ndr) di votare per anticipare il Natale».

http://www.corriere.it/politica/09_maggio_22/fini_pdl_camere_berlusconi_1a35b9ac-46ba-11de-a4e0-00144f02aabc.shtml

Re: Legge popolare non è Parlamento

MessaggioInviato: 22 mag 2009, 20:04
di Aragorn
fini si è dimenticato che ruolo ha il presidente della camera, non oso pensare se un giorno, spero di no, sarà pres del consiglio.

se berlusconi fa questa proposta popolare io vado a firmare subito e credo che come me ci saranno 40 milioni italiani stufi di questa casta

Re: Legge popolare non è Parlamento

MessaggioInviato: 22 mag 2009, 21:13
di takion
saremo in due perché non mi sento troppo rappresentato da queste fazioni "faziose"... inoltre c'è sempre il fatto che c'è una Costituzione fatta da allora e che non può essere cambiata in senso come dice Fini, abitudine che si sono presi ed ora scoccia doversi tirare indietro.

In fondo se si vuole, Berlusconi ha detto una cosa giusta: dare il potere di scelta al popolo, alla collettività, cosa che spetta di diritto.

Non sono politico (anzi!), ma lo sono stato, però la vedo proposta sensata e sentendo pure te...

Re: Legge popolare non è Parlamento

MessaggioInviato: 23 mag 2009, 11:07
di takion
Anche oggi tante disquisizioni che fanno solo una cosa: male al Paese!
Quando la finiranno di giocare? Ora poi che è quasi estate, vedrete come spariranno tutti, per le ferie... quelle che molti italiani neppure vedranno!

LA BAGNAIA (SIENA) - Quello tenuto ieri sera dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è "un comportamento arrogante e lesivo dei principi democratici". Così Massimo D'Alema replica alle parole del premier, diffuse ieri sera da Palazzo Chigi, a proposito dei commenti di alcuni esponenti dell'opposizione al discorso del premier a Confindustria.

"Trovo singolare che il presidente del Consiglio - ha detto D'Alema a margine di un convegno sull'editoria a Borgo La Bagnaia - insulti l'opposizione come ha fatto ieri a tarda sera, con un comunicato ufficiale di Palazzo Chigi, dove si mente nel modo più clamoroso". Parlando con i giornalisti, D'Alema ha quindi sottolineato che "quando si usa addirittura Palazzo Chigi, anziché per risolvere i problemi degli italiani, per insultare l'opposizione solo perché abbiamo commentato le notizie che erano sui giornali, si tratta di un comportamento arrogante e lesivo dei principi democratici".

BERLUSCONI: DAL PD COMPORTAMENTO INDEGNO - La Finocchiaro e D'Alema si sono comportati in modo indegno, ignobile e spudorato attribuendomi parole che non ho mai pronunciato e cioe' che il Parlamento sarebbe ''inutile e dannoso''. Lo afferma il premier Silvio Berlusconi che cosi' prosegue: Questo e' lo stenografico del passaggio del mio intervento ''a braccio'' alla Confindustria per l'accenno fatto al Parlamento: ''Il Presidente del Consiglio non ha praticamente nessun potere perche', come sapete, la Costituzione e' stata scritta dopo il ventennio fascista. Non e' stato dato nessun potere al Governo e tutti i poteri sono stati dati al Parlamento. Il Parlamento e' pletorico: ci sono infatti 630 deputati, quando ne basterebbero 100. | chiaro che per arrivare a questo dovremmo arrivare ad un disegno di legge di iniziativa popolare perche' non si puo' chiedere ai capponi o ai tacchini di anticipare il Natale! Credo che questo sia e debba essere chiaro a tutti.'' ''Evidentemente - conclude-l'antico vizio stalinista di capovolgere la realta' non e' mai venuto meno''.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_963761233.html

Re: Legge popolare non è Parlamento

MessaggioInviato: 23 mag 2009, 12:14
di Beleg
Allora, per assurdo, proviamo a esasperare il ragionamento delle leggi di volontà popolare. Premetto che ho molti dubbi sulle effettive modalità con cui si può realizzare una cosa del genere, quindi quello che segue è un ragionamento "per assurdo".

Ricordo che attualmente siamo una democrazia rappresentativa. Il Parlamento, purtroppo, è espressione della volontà popolare. Insomma, quei ceffi a Montecitorio e Palazzo Chigi ce li hanno messi gli italiani in loro vece. Se vogliamo esprimerci direttamente, con leggi di volontà popolare, allora cambiamo la Costituzione e diventiamo Democrazia diretta. In questo caso però, come avveniva in altre forme nelle polis greche, tutti dovrebbero impegnare buona parte della loro giornata ad approfondire argomenti come l'immigrazione, la sicurezza, l'economia, ecc. per avere la massima conoscenza dei problemi e parlare con cognizione di causa, e non stile "chiacchiera da bar", come puntualmente avviene. Perchè se oggi passasse la possibilità di proporre leggi a volontà popolare, con la scarsa consapevolezza che c'è, ho paura di quello che può uscire fuori dalla mente collettiva degli italiani. Via tutti gli immigrati, chiusura delle frontiere, eliminazione delle tasse, togliere l'Iva (per quelli un po' più smaliziati), e chi più ne ha più ne metta, fino a proposte inverosimili e particolaristiche come riasfaltare subito le strade di Roma e MIlano. Tutte queste proposte, ovviamente, senza preoccuparsi delle conseguenze sulla vita e sull'economia del paese. E probabilmente sarebbero in milioni ad avanzare queste idee suicide. Sono fiducioso che, sempre ragionando per assurdo, simili proposte sarebbero respinte dal filtro parlamentare e in pochi le appoggerebbero, dunque le proposte popolari, a maggior ragione, risulterebbero nella stragrande maggioranza inutili.
Oh... perlomeno spero che nessun politico le appoggi ed eviti di cedere alla volontà "cieca" e inconsapevole (in quanto poco informata) del popolo... perchè se si dovesse continuare a ragionare come fa Qualcuno oggi, che prima legge i sondaggi e poi dice quello che la gente vuole sentirsi dire, allora diventerei seriamente preoccupato. Per assecondare i desideri del popolino e restare a galla, ho paura che arriverebbe ad appoggiare qualunque, o quasi, richiesta popolare.
Ma per fortuna sto ragionando per assurdo. Almeno fino ad ora...

In generale, comuque, l'italiano medio, con la sua bassissima voglia di informarsi e responsabilizzarsi, non ce lo vedo proprio a decidere sui temi della politica.

Re: Legge popolare non è Parlamento

MessaggioInviato: 23 mag 2009, 12:39
di diegofio
io sono d'accordo con fini, certe cose non vanno date in mano (direttamente) al popolo.

Re: Legge popolare non è Parlamento

MessaggioInviato: 23 mag 2009, 13:03
di takion
Ricordo che attualmente siamo una democrazia rappresentativa. Il Parlamento, purtroppo, è espressione della volontà popolare. Insomma, quei ceffi a Montecitorio e Palazzo Chigi ce li hanno messi gli italiani in loro vece

Beleg, però così dicendo escludi i fattori più importanti e il loro sviluppo nel tempo, cioè la Costituzione della Repubblica in quel tempo. Che poi si sia arrivati ad oggi con tali conseguenze è evidente, ma partiamo dal passato ed analizziamo e noteremo che molto hanno cambiato, ma sempre nei loro personali interessi (e di chi come loro). Praticamente una repubblica delle banane! "Res Publica" che vuol dire "Cosa Pubblica" e per cosa pubblica ci sono anche le scelte che vanno fatte dalla collettività, altrimenti cambia tutto.

Oggi è tutto un carnevale, visto che ogni politicante fa una legge a sé, secondo come gli piace e comoda. In Trentino hanno da poco fatto una legge che permette di fare la grappa in casa... però dall'altro lato da tempo si combatte per evitare che i giovanissimi usino alcolici o che i più anziani esagerino... se ci fosse una vera democrazia avrebbe acconsentito anche l'uso di altre sostanze (inoltre meno pericolose), ma visto che queste ultime non apportano interesse lucroso, ecco che sono vietate.

Un banale esempio ce l'hai con la Stevia Rebaudiana, una foglia latino-americana che dolcifica 100 volte più dello zucchero ed usata di là da qualcosa come 3.000 anni. Bene di qui è stato detto che sia cancerogena (?)... forse lo è ai loro portafogli, ma non certo alle persone. Le lastrine di chewing gum (es. Chiclets) sono cosparse di tale Stevia, e perché non le vietano? Forse perché non andrebbe più la coltivazione della barbabietola da zucchero? Cambino i campi in coltivazioni di Stevia!

Troppo faticoso o poco lucroso?


Diego: non verrebbe dato in mano al popolo, ma semmai sarebbe il popolo a scegliere e non le arroganze dei politici..!

Re: Legge popolare non è Parlamento

MessaggioInviato: 23 mag 2009, 16:11
di takion
Anche l'ultima risposta data conferma la sua intenzione. Perché altri dovrebbero aver paura? Cosa temono? :mrgreen:

"Sto veramente pensando a un ddl di iniziativa popolare per portare i deputati a 300 e i senatori a 150. Perché un testo di iniziativa popolare? Perché voglio vedere il Parlamento non votare positivamente una legge presentata con il sostegno di milioni di elettori". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in una intervista a Rtl 102.5.

"Ho garantito più volte che non mi ritirerò dalla politica se non quando sarà diventata legge dello Stato la separazione degli ordini" tra "il giudice che giudica e l'avvocato che accusa". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi in una intervista a Rtl 102.5. Berlusconi ha aggiunto che c'é un progetto: "lo stiamo preparando e immagino sarà fatto nel prossimo anno".


Continua qui...
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_963850415.html