Strano che sia al primo posto, visto che attraverso gli alcolici ci sono vittime quotidiane... ma già, quello gli dà introiti...
È il fumo al primo posto degli impegni della Commissione Sanità del Senato. Dopo aver concluso il lavoro sul testamento biologico, è il turno di una legge bipartisan che, tra l’altro, prevede l’obbligo per i produttori di inserire nei pacchetti un bugiardino dove saranno elencate le sostanze cancerogene che attualmente non vengono dichiarate. «Intendiamo fare in fretta, è sconosciuta ai consumatori la presenza di sostanze altamente cancerogene, come alcuni metalli», dice il senatore Ignazio Marino, che ha firmato la proposta assieme a Antonio Tomassini, presidente della Commissione. Ambedue non fumano, ma al di là delle abitudini personali, sembra sia diffusa in Senato la volontà di non perdere tempo.
GIRO DI VITE - «Abbiamo chiesto la deliberante – dice Tomassini –. I gruppi sono d’accordo ma non abbiamo ancora avuto l’autorizzazione a procedere con questo meccanismo, che ho sollecitato. L’intenzione è di procedere in fretta. La Commissione approverebbe la legge senza che poi sia necessario il passaggio attraverso l’aula». Divieto di vendita delle sigarette a chi non ha compiuto 18 anni, obbligo dei tabaccai di chiedere un documento di identità, no al consumo a scuola, compresi i licei. Questi sono alcuni dei punti centrali del testo che introduce l’obbligo per i fabbricanti di riportare la tipologia delle sostanze in un foglietto illustrativo e di indicare i possibili effetti sulla salute.
40 SOSTANZE CANCEROGENE - L’Italia potrebbe essere il primo Paese a decidere per questo giro di vite, dopo essere stata la capofila delle nazioni che hanno escluso il fumo dai locali pubblici. La rivoluzione dei ristoranti è stata imitata da altri governi. In effetti esiste già una direttiva europea che attribuisce al ministero il potere di chiedere alle industrie di far analizzare i loro prodotti a base di tabacco in laboratori autorizzati, con certe caratteristiche di qualità indicate dall’istituto Superiore di Sanità. L’Italia ha recepito la direttiva ma i laboratori non sono stati individuati. Sono circa 40 le sostanze cancerogene contenute nelle sigarette secondo l’agenzia internazionale del cancro, con sede a Lione (Airc). Piergiorgio Zuccaro, responsabile dell’Osservatorio fumo, alcol droga dell’Istituto superiore di sanità, elenca tra gli altri gli idrocarburi policiclici aromatici (presenti anche ni fumi da combustione delle auto) e alcuni metalli pesanti (come il piombo). «Il foglietto illustrativo mette in condizione il consumatore di scegliere i prodotti meno tossici. Oggi viene informato attraverso le scritte sull’esterno dei pacchetti, che sono presenti qualità di catrame, un dato grezzo, non meglio specificato. È come parlare di minestrone senza aggiungere quali verdure contiene».
ABITUDINE AL FUMO, SPECIE NEI PIU' GIOVANI - L’obiettivo della legge, è scritto nella relazione introduttiva, è quello di «disincentivare l’abitudine al fumo specie nei più giovani, i più suscettibili ed esposti a un vizio che troppo spesso viene considerato di moda». Nel nostro Paese fumano il 32,6% dei ragazzi e il 20,7% delle ragazze tra 15 e 24 anni. La media dell’età di inizio è di 13 anni. Ma 7 su 10 cominciano già a 12. La pena per i tabaccai che ignorano il divieto di vendita agli under 18 sarà di 250 a 1000 euro, fino alla sospensione dell’esercizio. I distributori automatici saranno muniti di un sistema per il rilevamento del documento di identità. Il divieto di fumare a scuola viene ribadito perché oggi ignorato.
http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_29/fumo_bugiardino_de_bac_07120a9e-1c83-11de-9485-00144f02aabc.shtml