Stragi in Darfur, mandato di arresto per il presidente ....

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Stragi in Darfur, mandato di arresto per il presidente ....

Messaggiodi Aragorn il 04 mar 2009, 16:35

Stragi in Darfur, mandato di arresto per il presidente del Sudan


L'accusa è di crimini di guerra ma
non genocidio. Khartum: sentenza
rientra in piano di neocolonialismo
In migliaia protestano per le strade

La Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aja ha emesso un ordine di arresto internazionale contro il presidente sudanese Omar al Bashir per il genocidio in Darfur. A richiedere l’arresto di Bashir era stato nel luglio scorso il procuratore generale, l’argentino Luis Moreno Ocampo.

Sono sette i capi di imputazione, cinque per crimini contro l’umanità e due per crimini di guerra, alla base dell’ordine di arresto internazionale emesso nei confronti di Bashir, primo capo di stato in carica ad essere messo sotto accusa dal tribunale dell’Aja per aver cercato di eliminare tre diversi gruppi etnici nel Sudan. Alla vigilia dell’atteso pronunciamento della Corte, il presidente sudanese, inaugurando una diga a Merowe, a circa 450 chilometri a nord della capitale Khartoum, Bashir aveva detto che «ai sudanesi non interessa la decisione» del tribunale.

Per il Sudan l’ordine d’arresto per il presidente, Omar Al Bashir, autorizzato dalla Corte penale internazionale rientra in un piano di «neocolonialismo». Il consigliere presidenziale, Mustafa Osman Ismail, ha affermato che il suo governo non è sorpreso dalla decisione: «Non vogliono che il Sudan si stabilizzi». Centinaia di dimostranti sono scesi nelle strade di Khartoum alla notizia che la Corte Penale Internazionale ha ordinato l’arresto nei confronti del presidente sudanese Omar al-Bashir.


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

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Re: Stragi in Darfur, mandato di arresto per il presidente ....

Messaggiodi takion il 05 mar 2009, 00:18

Basta che non vada su uno peggio di lui...(anche qui bisogna attendere per poter sapere)
Da quando le persone corrotte si uniscono tra loro per costituire una forza, le persone oneste devono fare lo stesso
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Re: Stragi in Darfur, mandato di arresto per il presidente ....

Messaggiodi nemesys_72 il 05 mar 2009, 13:15

finchè rimane in sudan può star tranquillo..
dovrebbero condannare anche tutti quelli che gli hanno procurato le armi..
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Re: Stragi in Darfur, mandato di arresto per il presidente ....

Messaggiodi takion il 05 mar 2009, 20:12

Dall'ansa di oggi:

KARTHOUM - Il neocolonialismo attacca il Sudan, per questo il governo ha espulso dieci organizzazioni internazionali che hanno cooperato con la Corte penale internazionale (Cpi) che ha emesso il mandato di cattura contro il presidente sudanese, Omar el Bashir, accusandolo di crimini di guerra e crimini contro l'umanità per il conflitto in Darfur. Lo ha sostenuto lo stesso Bashir, durante una manifestazione di solidarietà nei suoi confronti alla quale stamattina hanno partecipato migliaia di sudanesi, riuniti nella piazza dei Martiri, nel centro di Khartoum, in Sudan.

El Bashir e' accusato di crimini di guerra e di crimini contro l'umanita' per la repressione della rivolta nella regione del Darfur, dove si ritiene che centinaia di migliaia di persone siano state uccise dalle milizie filo-governative.

Indossando un vestito occidentale di colore azzurrino, invece della tradizionale 'jalabiya' (camicione bianco) con il turbante, ed agitando il 'bastone del comando' in aria, il presidente ha arringato la folla per circa un'ora da un palco allestito in piazza, ed è stato interrotto più volte da motti religiosi come 'Allah U Akhbar' (Dio è grande) e frasi di sostegno ("Con il sangue e l'anima ci sacrifichiamo per te").

"I veri criminali - ha gridato Bashir - sono quelli che hanno commesso crimini nella Striscia di Gaza con armi proibite ed hanno ucciso donne e bambini sotto gli occhi del mondo intero. I veri criminali non siamo noi, ma i leader degli Stati Uniti e dell'Europa".

"Sono 20 anni che siamo sotto la pressione del neocolonialismo e di strumenti come la Cpi, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu e il Fondo monetario internazionale". Ha perciò chiesto ai "popoli liberi dell'Asia, dell'Africa, del mondo arabo e dell'Europa di formare un grande fronte contro il neocolonialismo e l'egemonia straniera", salutando "la resistenza in Libano e a Gaza".

Prima di allontanarsi dal palco, Bashir ha mosso qualche passo di danza ed ha ringraziato Luis Moreno Ocampo, il procuratore presso la Cpi che ha chiesto la sua incriminazione, "per avermi mostrato che dopo 20 anni il mio popolo mi ama così".

Intanto il presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite Miguel d'Escoto Brockmann (Nicaragua) ha criticato la decisione della Corte penale internazionale. "E' una decisione politica", ha detto, piu' che "per la causa della giustizia". Secondo il diplomatico, per ritrovare credibilità sarebbe importante incriminare le nazioni potenti, non le piccole".

La Cina ''si augura'' che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu chieda alla Corte internazionale di Giustizia di ''sospendere il processo'', ha affermato il ministero degli Esteri cinese. Pechino si e' detto ''dispiaciuto e preoccupato'' per il mandato di cattura. La Cina e' il principale acquirente del petrolio sudanese e mantiene relazioni amichevoli col Governo di Karthoum. Anche la Russia e' orientata a chiedere una sospensione per un anno del processo.

Anche l'Iran ha condannato l'"ingiusto" mandato di arresto. "E' una violazione, non è stata accordata l'immunità concessa ai capi di Stato, è una cosa ignobile ed inaccettabile per la comunità internazionale", ha aggiunto il portavoce. Stessa opinione da parte della Siria e del movimento sciita libanese Hezbollah. Damasco definisce un "pericoloso precedente che non considera l'immunità di cui godono i capi di Stato e garantita dall'accordo di Vienna del 1961".


Non so perché, ma comincio a sentire odore di polvere da sparo...
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