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10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 01:22
di Aragorn
Soltanto due settimane fa è stata celebrata in Italia e in tutto il mondo la Giornata della Memoria, dedicata al ricordo della Shoah, una delle pagine più nere della storia dell'umanità, che costò la vita a milioni di ebrei, zingari ed omosessuali. Domani, invece, ricorre un'altra data, nel calendario degli avvenimenti di cui mantenere un degno ricordo, soprattutto come monito per il futuro. Quella che segna il massacro delle Foibe e la perdita di migliaia di vite italiane, una delle più grandi stragi tra quelle consumate durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale, in questo caso dall'Armata di Liberazione Popolare della Ex-Jugoslavia.

IL “PERCHE'” DELLE FOIBE
Questa carneficina prende il nome dagli inghiottitoi di natura carsica dove furono rivenuti nell'autunno del 1943 i cadaveri di centinaia di vittime e che in quella regione sono chiamati "foibe". Per estensione il termine "foibe" e il neologismo "infoibare" sono in seguito diventati sinonimi degli eccidi, che furono in realtà perpetrati con diverse modalità. Le origini di questo ignobile massacro sono da rinvenire nelle tesi del nazionalismo croato, che negava l'esistenza della nazionalità italiana in Dalmazia, affermando che dalla presenza dei Veneti in quei territori non potesse discendere l'attribuzione dell'italianità alle genti che li abitavano. Secondo questa visione nazionalista che penetrò in larga parte della popolazione croata, l'Istria, la Dalmazia e la città di Fiume costituivano parte integrante del territorio nazionale a partire dall'Alto Medioevo. Di conseguenza si pensava che invasioni straniere successive avessero italianizzato la popolazione originaria di quei luoghi, che tuttavia dovevano essere considerati croati a tutti gli effetti.
Non bisogna ignorare tuttavia che il massacro compiuto in nome di questa giustificazione etnica non colpì soltanto gli italiani che si trovavano nelle terre di confine tra Italia e Croazia. Le Foibe infatti non risparmiarono cittadini italiani di nazionalità croata o slovena e nemmeno tedeschi e ungheresi che vivevano nella città di Fiume.

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" Il 10 Febbario è il giorno del ricordo; il ricordo degli Italiani uccisi nelle foibe dai comunisti di Tito e far conoscere a tutti, soprattutto ai più giovani, quali e quanti massacri sono stati compiuti all'ombra della falce e martello, non giustifica ne potrà mai modificare il giudizio di condanna, morale, politico e storico delle persecuzioni razziali, ma è un atto di giustizia dovuto, perché la mancanza di verità storica costituisce un oltraggio alla memoria delle vittime ed insieme alla nostra coscienza. È una data storica per tutta la nazione, per comprendere la tragedia che ha colpito le popolazioni giuliano dalmate dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e ben oltre la conclusione delle ostilità, è indispensabile far riferimento alle cose che ognuno di noi reputa importanti, in base ad una personale scala di valori.

La famiglia, gli amici, la casa, i beni, i ricordi, le tradizioni, le proprie radici culturali legate a suoni, sapori, odori della amata terra in cui si è cresciuti e al legame inscindibile con i propri morti. I 350.000 italiani costretti a fuggire dall'Istria, da Fiume e dalla Dalmazia hanno dovuto lasciare tutto questo."

Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 01:24
di Aragorn
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Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 09:40
di nemesys_72
purtroppo dubito saranno ricordate in tutte le trasmissioni, tg, etc..
fortunatamente per tanta gente che tace, ce n'è altrettanta che non dimentica..

Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 12:11
di Beleg
Il ricordo, innanzitutto. Tenere viva la memoria per capire a quali orrori può portare il credo del "nazionalismo".

Neme, stamattina già ho visto due interessanti servizi: il primo in "MattinoCinque", su Canale5, il secondo in "Cominciamo Bene", su Raitre.

Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 12:18
di thrantir
una pagina nerissima della storia, una tristezza infinita per chi è morto e per chi ha visto parenti ed amici andare via in questo modo inumano per motivi altrettanto inumani...

Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 12:21
di Aragorn
Beleg ha scritto:Il ricordo, innanzitutto. Tenere viva la memoria per capire a quali orrori può portare il credo del "nazionalismo".

Neme, stamattina già ho visto due interessanti servizi: il primo in "MattinoCinque", su Canale5, il secondo in "Cominciamo Bene", su Raitre.


appunto credo che da qualche anno sia calato quel muro di omertà che c'era su questa vicenda, per fortuna, perchè non esistono morti di serie A e serie B.

Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 12:32
di paperina
Gia', pagine come questa fanno venire i brividi, e lasciano senza parole... sconcertati... quasi increduli che l'uomo possa arrivare a tanta inumanita'...
A tal proposito mi viene in mente una canzone di Guccini, sul tema dei campi di sterminio, ma adatta anche a questa tragedia:

" Io chiedo come puo' un uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere, qui nel vento"

Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 13:01
di nemesys_72
Beleg ha scritto:Neme, stamattina già ho visto due interessanti servizi: il primo in "MattinoCinque", su Canale5, il secondo in "Cominciamo Bene", su Raitre.


bene, meglio così, su ste cose spero sempre di sbagliarmi alla grande, purtroppo credo che nessun tg oggi dedicherà un servizio decente a questo argomento..

Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 14:00
di nemesys_72
mai stato così felice di sbagliarmi..

Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 16:25
di Aragorn
"La vergogna della manifestazione odierna dei sedicenti Antifascisti militanti al Cimitero romano di Prima Porta (a Roma) nella quale alle ore 15 verrà reso omaggio al monumento per i partigiani jugoslavi".

Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 16:27
di Aragorn
certa gente è come il giapponese che continua la guerra su un isoletta, anche se è finita da anni e non lo sa...

Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 18:28
di Aragorn
Napolitano:

«La memoria che coltiviamo è innanzitutto quella della dura esperienza del fascismo e delle responsabilità storiche del regime fascista, delle sue avventure di aggressione e di guerra, che ci fa ricordare le sofferenza inflitte alla minoranza slovena negli anni del fascismo e della guerra. Ma non possiamo nemmeno dimenticare le sofferenze, fino a un'orribile morte, inflitte a italiani assolutamente immuni da ogni colpa». Sono le parole del presidente delle Repubblica, Giorgio Napolitano, pronunciate alla commemorazione al Quirinale del Giorno del ricordo delle foibe.

Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 18:29
di Aragorn
Lungi da me difendere le porcherie del fascismo ,ma giustificare in qualche modo i morti fascisti da parte dei titini è vergognoso

i morti di certe tragedie non hanno colori, e non esistono morti di serie A e serie B o C

Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 18:34
di pamparulez
Vi assicuro che non è mia intenzione creare polemiche, però io non mi riconosco assolutamente nelle parole del presidente della repubblica. E le trovo altamente sbagliate e addirittura diseducative. Morti di serie A, morti di serie B. E se il primo a fare tale distinzione è il presidente della repubblica, come si può sperare che il "popolo" riesca a superare il "giochino" del fascisti Vs comunisti?!

Quasi rimpiango nonno Ciampi... che tanto mi faceva arrabbiare perche nei suoi discorsi anziche parlare a nome dell'Italia, non faceva che ripetere "io e mia moglie Franca..."

Re: 10 Febbraio: il giorno del ricordo

MessaggioInviato: 10 feb 2009, 21:23
di nemesys_72
non mi è mai piaciuto, non mi sono mai sentito rappresentato da lui e spero anche che se ne vada presto..
e siccome non gli auguro nè di passar a miglior vita, nè impedimenti permanenti, restano solo poche e varie opzioni: dimissioni volontarie (dubito fortemente), destituzione (mah), decandenza di alcuni dei requisiti che lo hanno fatto sedere dov'è (mah)..