BARI - Un uomo che diceva di essere un sacerdote ed era a capo di una comunità religiosa da lui fondata, è stato arrestato dalla polizia di Bari con l'accusa di aver abusato sessualmente di diversi minorenni. Angelo Maria Chiriatti, 53 anni, di Lecce, si faceva chiamare padre Pietro Maria, viveva in una casa-chiesa tra Bari e Brindisi dove aveva sede la comunità di cui era sedicente fondatore, i missionari di nostra Signora della cava. L'arresto è stato eseguito sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Bari Giulia Romanazzi su richiesta del pm inquirente Lydia Deiure.
L'uomo, che già in passato ha avuto problemi con la giustizia, si professa sacerdote di rito cattolico, ma sia secondo la curia sia secondo le indagini della polizia non è un religioso. Ora è accusato di violenza sessuale e di sostituzione di persona.
Dalle indagini coordinate dalla squadra mobile di Bari, diretta da Luigi Liguori, è emerso che Chiriatti durante le vacanze estive avrebbe accolto nel suo finto oratorio, che si trova tra le province di Bari e Brindisi, diversi minorenni (bambini e ragazzini) dei quali avrebbe abusato sessualmente e ai quali avrebbe fatto compiere reciprocamente atti sessuali.
Chiriatti nel suo sito internet sostiene di essere stato "ordinato sacerdote l'8 settembre 1990 a Roma dall'arcivescovo Giovanni Enrico Boccella, cofondatore del pio istituto". Il 9 settembre 1990 - spiega - l'arcivescovo Boccella, titolare di Smirne e di Efeso, ha benedetto e approvato la comunità da lui fondata, i Missionari di nostra Signora della cava. L'Opera religiosa - sostiene ancora Chiriatti - è stata incoraggiata e benedetta da due papi, da cardinali e vescovi.
Secondo Chiriatti, scopo della comunità è "la divulgazione del culto al cuore immacolato di Maria, e il messaggio della divina misericordia". Le opere di carità sono rivolte ai più bisognosi ("drogati, ex-carcerati, anziani, ciechi") e sono svolte dai missionari della Madonna della cava. Nella casa-chiesa fondata dall'uomo ogni giorno si recitato preghiere, il rosario, e "la coroncina della divina misericordia (per la santificazione dei sacerdoti e suore)", oltre alla messa. Simbolo di appartenenza alla comunità - si legge sempre nel sito - "è una tunica bianca con cappuccio e mantella ai fianchi, un cordone celeste con rosario e al petto l'emblema del cuore immacolato di Maria".