Clima: maggiori pericoli

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Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi takion il 12 dic 2008, 16:38

Avevo scritto la stessa cosa mesi or sono in un altro forum, ma mi sentii dire che ero solo un allarmista inutile. Ho lasciato quel forum perché a gente che risponde così, nonostante le prove fisiche a disposizione, che potrei rispondere? Ora non sono più io a lanciare quell'allarme ma lo fanno una troupe scientifica ed altri addetti che si stanno seriamente preoccupando (purtroppo ed ancora in ritardo), anche se ci saranno ancora i soliti a dire che non è vero...e per fortuna io (per loro) ero paranoico..! Sappiamo tutti ciò che sta accadendo, ma non tutti sanno che l'innalzamento dei mari non è di possibile previsione, in quanto non è calcolabile con le solite leggi fisiche conosciute, o con le tanto amate "teorie". L'unica possibilità è data dalla continua stretta osservazione e a volte neppure quella è sufficiente.

Quando andrete al mare la prossima estate, provate a segnare un punto in cui arriva l'acqua e poi rivedetelo l'anno dopo. Noterete qualcosa...

DAL NOSTRO INVIATO
POZNAN (POLONIA) – Due fenomeni che riguardano le condizioni fisiche e chimiche degli oceani, entrambi associati al cambiamento climatico, si stanno manifestando più in fretta di quanto prevedessero gli esperti fino all’anno scorso: sono l’aumento del livello dei mari e l’acidificazione delle acque marine. Entrambi creano seri problemi di adattamento agli esseri viventi: il primo accresce il rischio di sommersione delle zone costiere basse e delle città affacciate sul mare; il secondo aggredisce tutti gli organismi marini, piccoli e grandi, dotati di gusci e scheletri calcarei. Del mare che s’innalza si è parlato in un approfondito side event scientifico alla quattordicesima conferenza internazionale sul clima in corso a Poznan (1-12 dicembre), dove due esperti dell’Istituto di ricerche climatiche di Potsdam (Germania), i fisici Stefan Rahmstorf e Bill Hare, hanno sviluppato il tema: «A greater risk of sea level rise? New insights since IPCC 2007» . Gli scienziati tedeschi contestano all’IPCC (il gruppo di studio sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite) l’affermazione, presente nel rapporto 2007, che l’aumento del livello dei mari al 2100 arriverebbe, al massimo, a poco più di mezzo metro. Invece, stando ai più recenti dati raccolti dai satelliti artificiali, il fenomeno sta subendo un’accelerazione e di conseguenza, alla fine del secolo, si potrebbe arrivare a un metro di sollevamento medio.

NEW YORK A RISCHIO - La differenza è sostanziale perché, nel caso dovesse avverarsi il peggiore scenario, già dai prossimi anni le acque invaderebbero molto più frequentemente le zone costiere situate alle basse quote, soprattutto in coincidenza di eventi meteorologici avversi. New York, per citare solo un esempio, è esposta attualmente al rischio di uno «‘storm surge» ogni secolo (un innalzamento improvviso delle acque provocato da basse pressioni cicloniche). Ebbene, con lo scenario tendenziale da 1 metro di risalita, la frequenza degli storm surge balzerebbe a uno ogni tre anni, esponendo a continue inondazioni le aree più popolose della città. Anche la frequenza delle acque eccezionalmente alte di Venezia (come quelle verificatesi nei giorni scorsi) sarebbe destinata ad aumentare; per non parlare delle inondazioni catastrofiche nel subcontinente asiatico.
Ma, a parte le previsioni future, sulle quali si scatenano sempre molte opinioni controverse, il dato di fatto che preoccupa gli esperti è l’aumento del tasso annuo di sollevamento delle acque confermato dai satelliti, passato da poco meno di due millimetri del Novecento a oltre 3 millimetri nei primi anni del nuovo secolo. Ora, se il tasso annuo si fermasse a 3 millimetri , allora varrebbe la stima più prudenziale dell’IPCC; ma se dovesse continuare la tendenza all’aumento, si andrebbe inevitabilmente verso scenari più severi.

TEMPERATURE - «L’aumento del livello delle acque –hanno spiegato Rahmstorf e Hare- è dovuto per circa la metà a effetti di dilatazione termica indotti dall’aumento delle temperature atmosferiche; per l’altra metà dallo scioglimento dei ghiacci. Il sollevamento, inoltre, non è omogeneo su tutti gli oceani e si evidenzia più in alcune regioni e meno in altre, a seconda della dinamica delle grandi correnti marine». La preoccupazione degli scienziati tedeschi è condivisa in Italia da Giovanni Coppini, oceanologo dell’Istituto nazionale di geofisica (Ingv), sezione di Bologna, che, con altri ricercatori Ingv ha collaborato a un recente rapporto dell’Agenzia ambientale europea sugli impatti del clima nel nostro continente («Impact of Europe’s changing climate»). «Le analisi dei dati raccolti dagli altimetri collocati sui satelliti artificiali indicano che i mari che bagnano l’Europa hanno fra i più elevati tassi di sollevamento, per lo meno a partire dal 1993, anno in cui sono iniziate queste misure dall’orbita terrestre, in aggiunta a quelle effettuate dai mareografi lungo le coste. Questo fenomeno impone la progettazione e l’adozione di misure di adattamento nelle aree più esposte”, spiega il ricercatore.

ACIDIFICAZIONE - L’altro grande malessere degli oceani causato dall’effetto serra si chiama ‘processo di acidificazione’. Le acque marine hanno un pH medio di 8,3 e quindi sono alcaline (per convenzione, per valori sopra 7 una soluzione è alcalina, sotto è acida). Ma da alcuni anni il pH oceanico sta calando, prima di centesimi, poi di decimi di pH. Secondo uno studio dell’Università di Chicago, uscito proprio in concomitanza con la conferenza di Poznan, e pubblicato sull’ultimo numero dei «Proceedings of the National Academy of Science», il processo di acidificazione degli oceani ora corre dieci volte più in fretta di quanto prevedessero i modelli. «Il fenomeno è spiegabile con l’incremento della concentrazione antropica di CO2 nell’atmosfera, metà della quale si scioglie nelle acque marine, dove produce acido carbonico, il quale provoca il processo di acidificazione, facendo diminuire il pH -spiega il biologo Jeff Price, direttore del programma ‘Adattamento al cambiamento climatico’ del Wwf internazionale-. Per la prima volta gli scienziati americani hanno messo sotto osservazione per otto anni consecutivi alcune specie di vegetali e animali marini, piccoli e grandi, nelle coste dello Stato di Washington, rilevando i danni provocati dall’accelerato calcareo».
«L’incremento dell’acidità che abbiamo potuto misurare in questo periodo è dello stesso ordine di grandezza di quello che era previsto per l’intero secolo” -ha dichiarato Timothy Wootton, uno degli autori della ricerca-. Se continua così è inevitabile aspettarsi danni a tutta la catena alimentare marina e alla stessa pesca».


http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_dicembre_05/sollevamento_mari_europa_franco_foresta_martin_6c5253c6-c2b2-11dd-8440-00144f02aabc.shtml
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi nemesys_72 il 12 dic 2008, 17:06

non ci credo molto, fino a 10 anni fa si diceva che entro 10 anni l'italia sarebbe diventata una zona desertica, non mi sembra proprio sia così e con le piogge di questo mese la vedo dura che possa diventare come presumevano..
io dico che le previsioni a lungo termine valgono gran poco..
un po' come fanno alcuni giornali/riviste, le sparano tutte, così poi alla fine possono dire di averci intivato..
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi takion il 12 dic 2008, 19:32

Vorrei poter dire la stessa cosa, ma mi baso su analisi da me stesso compiute già anni or sono, e proprio perché il primo allarme arrivò (a quell'epoca) da Greenpeace.
La desertificazione è una cosa in atto e non devi basarti sulle piogge attuali, che sarebbero cosa abbastanza naturale, ma sul fatto che il pianeta sta variando la propria posizione. Si parla pertanto di desertificazione in riguardo ai punti abitati o frequentati da animali, cioè quelle zone ove si è usi andare o stare. Si sa che il Sahara è deserto e quindi non sarà interessato da tale termine, sino a quando l'acqua non lo raggiungerà
. Però pensa ad una cosa: come mai i ghiacci si sono ritirati? E vedi che non si tratta solo di ghiacci in una zona del pianeta, ma di tutto il pianeta, quindi anche le piogge attuali sono il risultato dell'acqua evaporata che ora si riversa sul pianeta ed in modo molto più copioso del naturale. La prova potresti farla tu stesso con dei modellini in scala e noteresti come/quanto ciò accada.

Gli Inhuit hanno fatto causa tempo fa al governo americano perché da quando hanno messo là le loro basi, i pescatori non riescono più a pescare (il pesce è quasi sparito) e la zona polare sta avendo problemi di riscaldamento. New York ad oggi dovrebbe essere sotto 800 mt di ghiaccio, ma dati gli insediamenti umani, il caldo prodotto permette la vita.

Basta pensare a tutto l'inquinamento prodotto (acqua, aria e terra) per capire che questo pianeta è condannato, a meno che non si prenda seriamente la cosa e si faccia qualcosa di vero. L'Africa sta divenendo una discarica mondiale ove già da ora ditte senza timore vanno a scaricare d'ogni cosa, e le lasciano fare purché paghino, ma quei soldi non vanno alle popolazioni, bensì a pochi dittatori. Per cui quelle persone si troveranno ancora povere, senza assistenza e sempre con richiesta di aiuto, e la cosa andrà all'infinito sino a quando qualcuno non si deciderà a "mettere la testa a posto"...

Non bado tanto alle previsioni a corto/medio/lungo termine, quanto a ciò che vedo e che ho da solo scoperto anni or sono. So bene cosa voglia dire la manipolazione dell'informazione, mettere la paranoia per poter vendere altri aggeggi o per apportare solo confusione, ma non mi faccio impressionare ed uso la mia testa. Ecco perché so che non si può calcolare esattamente quando avverrà, ma avverrà. Loro calcolarono su una base scientifica data da modelli teorici e con costanti, ma certe cose naturali non hanno una costante.
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi diegofio il 12 dic 2008, 20:15

sono d'accordo con takion (stranissimo :D ) io non sono un catastrofista e pessimista anzi però da profano secondo me siamo messi molto ma molto male e andiamo sempre peggio.

questo topic mi ha fatto venire in mente un racconto che ho trovato sulla seconda di copertina di un quaderno ad anelli tempo fa, è molto carino dateci una letta:

Ragazzi,
stamattina ho trovato sotto lo zerbino di casa una busta molto strana. Per la carta metallica sulla quale era scritto l'indirizzo con la sigla EU al posto dell'Italia. Per la calligrafia familiare. Ma soprattutto per il suo contenuto: la foto di una vecchia e una bambina con gli occhi incavati e la seguente lettera:
Anno 2045
Caro papà,
anche se né dimostro venti di +, ho solo 53 anni. Ma non mi lamento visto che sono
scampata a varie guerre mondiali per l'acqua (dalla prima, del Giordano, fino a quella per il controllo del Rio delle Amazzoni), che hanno fatto molte + vittime di quelle combattute per il petrolio. E sono sopravvissuta anche alla guerra che ha sconvolto la mia regione, tra le élite proprietarie delle poche fonti incontaminate e la maggioranza di gente assetata. .
Racconto spesso a mia figlia di com'era il mondo quand'ero = a lei: la terra verde, i viali alberati e i parchi con una quantità di fiori colorati, le fontane zampillanti, i fiumi poderosi e i rubinetti aperti in ogni casa. Forse troppi. lei non crede che passavamo le sere a innaffiare il giardino con la pompa. I bambini di adesso non sanno neppure cosa sia una pompa. Una volta morivano per mancanza d'acqua "solo" cinque milioni di persone ogni anno. Adesso, quasi 250 milioni, in gran parte vecchi e bambini.
Quelli che, una volta, chiedevano di "non sprecare l'acqua" infastidivano i governi che pensavano solo a far guadagnare grandi imprese private, che controllano quasi tutte le dighe e gli acquedotti pubblici del mondo, ma anche la gente comune che non immaginava di finire così, con l’acqua razionata e divisa. Siamo
sommersi da Una massa di vestiti e biancheria del tipo "usa e getta'", sintetici come la gran parte dei cibi. L'unico settore in espansione è quello dei mega impianti che trattano l'acqua marina che rappresenta il 99% di quella esistente sul pianeta. Tutti i dissalatori sono stati militarizzati per evitare furti e incursioni
armate. Così come sono militarizzate tutte le zone boschive.Oltre all'acqua diventa sempre + cara anche l'aria prodotta da giganteschi mulini meccanici, che viene + solo tra i residenti delle "zone protette" che possono pagare trenta milioni di euro per 150 metri cubi giornalieri. Ormai siamo entrati in una spirale terribile. Ogni anno che passa piove sempre di -. Quando ero ragazzina non ricordo tanti mesi senza pioggi cosi come adesso. Allora, le precipitazioni annuali medie sulle terre emerse arrivavano a 110 mila migliaia di miliardi di litri d'acqua. Adesso l'acqua che cade sulla terra è il 15%in meno, mentre noi, che, 1'abitiamo, siamo l'80% in +. "Bisogna abituarsi a vivere così" ,sostengono i politici, in tutto = a quelli di una volta.
Nessuno ha proposte credibili: non è possibiIe fabbricare l'acqua e neppure l'ossigeno, che,peggiora ogni giorno di + per mancanza di alberi. È per questo che la gente si ammala e compaiono infezioni per lo più sconosciute che provocano le deformazioni + diverse a una percentuale sempre > di bambini.
Non ti voglio parlare delle cose terribili che succedono negli altri continenti. Sappi solo che sono sempre di + quelli che decidono di farsi una nuova vita nei pianeti vicini, sperando siano diversi dal nostro. Lo sviluppo tecnologico, pero, non si è mai fermato. È grazie a un'invenzione difficile da spiegare che ti spedisco questa specie di bottiglia del naufrago. L'idea di scriverti me l'ha data mia figlia, che oggi mi ha accusato di non avere fatto niente per salvare il mondo. Ha ragione. Papà, l'abbiamo combinata proprio grossa. Dovremmo maledire quel 30% di sprechi d'acqua del passato e, + in generale, quel consumismo idiota che in - di un secolo ha esaurito le energie di un mondo che era riuscito ad andare avanti centinaia di migliaia di anni. Non so cosa potrai fare per cambiare il corso delle cose. Ma tenta, almeno. ­
Alla fine dello scritto c’era un fiore con cinque petali, come ha sempre amato firmarsi mia figlia.
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi nemesys_72 il 12 dic 2008, 22:03

parlo degli ultimi 10 anni, non degli ultimi 10 giorni comunque..
poi chi vivrà vedrà...
non ho mica detto che non contribuiamo a cambiare il clima, non mi serve che me lo dicano questo, sto solo dicendo che non mi fido delle previsioni a lungo termine e soprattutto di chi le fa..
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi takion il 12 dic 2008, 22:50

Sicuramente "fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio" ed inoltre ancora più logico pensare come te, se si sa bene che usano come cavallo di battaglia le questioni meteo per vendere imponendo balzelli vari ed obbligando le persone ad adattarsi all'euro XXX a costi non certo agevoli per tutti. Però dobbiamo anche tener conto che questo pianeta senza l'uomo vivrebbe quasi in eterno, "quasi" perché c'è anche quel fatto collegato a sciami di meteoriti che possono pure portare morte e distruzione totale. Però: se già c'è quel pericolo incognito (nel tempo) perché darsi altre mazzate? Ora che tutti hanno capito, hanno visto e provano magari sulla propria pelle, perché ostentare tanta ignoranza? I primi ad ostentarla sono coloro che detengono quel potere loro concesso dalle varie collettività e lo fanno solo per proprio tornaconto. Scommetto che se li mettessimo a vivere n una zona infestata di varie porcherie, inizierebbero da subito una poderosa campagna anti-inquinamenti vari, ma dato che non è così... se ne infischiano.

Ora: dato che dicono che i costi per la migrazione dalla situazione attuale a quella ecologica sono enormi, e non è vero, lo dimostrino attivamente. Da parte mia so solo che se si fosse iniziato anni or sono ad abituare le persone ai sacchetti biodegradabili, oggi non si sarebbe arrivati a certi punti e il costo di quei sacchetti sarebbe ora irrisorio; si parla di introdurli definitivamente entro il 2012 8O

Il fotovoltaico: io già lo pubblicizzavo nel 1980 e i troppi episodi anche con mezze minacce arrivatimi dimostrano che certi personaggi se ne infischiamo della salute, ma badano al proprio portafogli...
E così per tutto il resto. Allora spiegatemi una cosa: solo chi ha enormi capitali può permettersi di non inquinare? Però non lo fa! E chi non ha detti capitali che fa? Si mangia la spazzatura che produce?
Bisogna essere realisti e dare una mazzata a certi fautori dell'imbecillità. A loro basta tenere le persone ad orecchie piegate, come le pecore...e così guadagnano. Ora hanno anche detto che la crisi sta passando... dove/come/quando e a chi? E' appena iniziata ed ancora deve venire il bello.

Se una ditta che costruisce autoveicoli è disposta variare i detti veicoli per soltanto una marmitta catalitica, perché non li varia finalmente per veicoli non inquinanti? Troppo costoso? Ma non dicano eresie! Per il petrolio? Ci si facciano dei clisteri!!!

Le tecnologie ci sono, ma non si vuole usarle altrimenti non ci saranno le scuse per far pagare alle collettività le "innovazioni" che saranno poi cose del passato perché avendo tirato avanti con il petrolio per tanto tempo, diverranno vecchie.

sto solo dicendo che non mi fido delle previsioni a lungo termine e soprattutto di chi le fa..
Allora fai come ti ho detto (e come feci anche io): fatti un modellino e prova tu stesso. Vedrai subito i risultati, ma tieni sempre presente che i calcoli fatti non sono totalmente compatibili dato che non puoi comandare alle profondità marine come non puoi comandare ai venti. Avrai pertanto uno specchio vago, che però ti darà un'idea.
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi nemesys_72 il 12 dic 2008, 23:53

per come la vedo io, chi ha i soldi può permettersi di inquinare e pagare per quello che inquina, vedi tutte le grandi aziende che pagano per poter inquinare tot..
purtroppo o per fortuna non tutti hanno del tempo da impegnare o buttare (a seconda di come uno la veda) per farsi modellini, contromodellini etc, per cosa poi??
per andar in giro per i forum a scrivere ste cose??
no grazie, so lo stesso cosa posso fare per migliorare la qualità della vita e per quel che posso ci provo..
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi takion il 13 dic 2008, 00:16

sto solo dicendo che non mi fido delle previsioni a lungo termine e soprattutto di chi le fa..
E come fai a sapere. allora di cosa ci sia effettivamente bisogno su questo pianeta, cioè, da cosa/come ricavi le notizie necessarie? Se dici che quello non ti sta bene, e quell'altro neppure, forse devi avere la sfera magica perché in altro modo non saprei come tu possa fare. Non basta acquistare un quotidiano e leggere le notizie che poi in genere sono di parte, anche perché è la stessa cosa di chi segue la rete o i radio/telegiornali. All'epoca in cui feci certe ricerche, internet in Italia non esisteva e dunque neppure i forum, però ad oggi ho ragione visto che tutto ciò che ne ricavai corrisponde. Non sono il tipo di persona che vai in giro a starnazzare, però mi sta bene contribuire a dare notizie vere e non quelle fatte di inciuci.

Oggi grazie ai pc e la cosa è molto più espandibile e ritengo giusto darne notizia anche agli altri, poi ognuno è padrone di fare come preferisce, ma al momento opportuno non dovrà lamentarsi perché era già stato avvisato degli eventi nascosti.

Ti porto un esempio: 30 (trenta) anni or sono qualcuno disse in Piazza Navona a Roma "Attenti, che fra una trentina di anni rischieremo di essere sommersi di spazzatura" molti risposero che erano frottole, ed anche molti politici dissero che non era vero. A cosa si è arrivati?

per andar in giro per i forum a scrivere ste cose??
no sui forum riporto solo le notizie che posso postare, il resto che è più complicato e anche per molti incredibile, lo teniamo per noi, tanto molti non ci crederebbero ugualmente, per loro bisogna arrivare sino alla fine e poi si dimostrano i primi a lamentarsi...ma di cosa se hanno sempre taciuto e negato?
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi nemesys_72 il 13 dic 2008, 11:06

a me non serve un quotidiano o internet o la sfera magica per sapere che la raccolta differenziata è meglio che buttar in un unico sacchetto, che bruciare la plastica non è un bene, che buttar roba per terra fa male o cosa inquina di più e cosa di meno..
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi takion il 13 dic 2008, 12:21

Accetto quella tua risposta, però devi tenere presente che senza un monitoraggio non puoi sapere a che punto si sia, cioè quali siano le priorità per non inquinare, ed avere conoscenza di come e quanto stia cambiando il pianeta. Il fatto che tu sappia cosa faccia male e cosa no, non vuol dire che stai da solo cambiando il pianeta. Hai conoscenza di quanto sia cambiato da allora ad oggi? Sicuro che sia così? Devi leggerlo o sentirlo da qualche parte altrimenti dovresti avere le antenne...

Ironicamente potrei dirti "sai che fa male anche respirare? Sì perché si emette anidride carbonica che inquina"

Inoltre, scusa che ci fai su un forum? Solo per il pallone o per fare 4 chiacchiere? Mi sembra un po' dispersivo ed inutile, per non dire illogico. I forum e i blog sono nati ed esistono per cercare di essere uniti in un qualcosa che accomuna le persone, per aiutarsi a vicenda, altrimenti diviene tutto tempo perso. Se vedi io posto sempre notizie di un certo rilievo e mi sta bene quando le persone (anche non condividendo la mia idea) partecipano, perché è così che si aprono le menti e si inizia a far girare nuove idee per risolvere questioni comuni. Stare chiusi nel proprio guscio vuol dire isolamento e difficilmente si potranno risolvere le questioni comuni, inoltre si finisce col pensare a senso unico...
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi nemesys_72 il 13 dic 2008, 13:14

infatti io accetto anche quello che dici tu, potrò poi scegliere se crederci o no però..
questo è il bello del forum, nè tu nè altri possono vendere per oro colato quel che dicono, c'è sempre la possibilità di controbattere..
come non mi devo fidare di quelli che dicono che va tutto bene, non mi fido nemmeno dei catastrofisti-disfattisti..
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi takion il 13 dic 2008, 22:41

Scusa chi ti vuol vendere questioni per oro colato?
Penso che come me anche altri si limitino a riportare notizie serie...se poi per te non lo sono per motivi tuoi personali, non si può saperlo.

catastrofisti-disfattisti..
Hai un esempio fresco fresco di catastrofismo-disfattismo: la piena di Roma...
e vedi che l'argomento è vasto...
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi max10891 il 14 dic 2008, 17:15

takion ha scritto:
catastrofisti-disfattisti..
Hai un esempio fresco fresco di catastrofismo-disfattismo: la piena di Roma...
e vedi che l'argomento è vasto...


va bhe ma che centra la piena di roma...(si adesso mi dirai i ghiacciai si sciolgono...non ci sono le mezze stagioni..e quelle """belle""" cose a cui "non" credo..)..si è verificata la piena semplicemente perchè ogni tanto può succedere che arrivi una perturbazione molto piu forte delle altre che duri anche piu giorni...altrimenti non si spiegherebbero le piene STORICHE....ed erano anche qualche metro piu alte della piena dei giorni scorsi...

http://it.wikipedia.org/wiki/Piene_del_ ... i_dal_1277

da quello che so il tevere non è arrivato oltre i 13 metri a Ripetta..
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi takion il 14 dic 2008, 19:57

I ghiacciai sempre si sono sciolti e rifatti, ma questa volta si stanno sciogliendo più velocemente e il freddo non è così intenso da ripermettere la loro formazione

Non è una piena normale, perché di quelle ormai non si interessano più e le vedi passando sui vari ponti; quella è una catastrofe vera, dati i senza tetto e lo stato di calamità già chiesto. Però se osservi bene, queste piene stanno iniziando ad essere più frequenti e con sempre più irruenza. Molti che ne studiano effetti e cause, hanno dichiarato che è dato dal surriscaldamento che compie quella serie di operazioni legate allo stato di inquinamento della zona. Ora, essendo la zona interessata vasta, l'acqua avrà più strada. Non sempre si può prevedere anche per via di vie sotterranee non ancora conosciute per cui accade ciò.

Anche in altri Paesi ci sono danni/situazioni simili, e sempre per lo stesso motivo: il riscaldamento globale. L'uomo ha dato inizio ad un qualcosa di dannoso deve ora "tamponare le falle aperte", e da fare ce n'è non poco...
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Re: Clima: maggiori pericoli

Messaggiodi nemesys_72 il 14 dic 2008, 20:23

oddio, sempre più frequenti non direai proprio, 40 anni fa si faceva sempre ogni inverno la guardia all'adige e al po ad esempio, ora non si fa da anni, l'ultima piena VERA risale a tipo 10-15 anni fa..
le piene di questi giorni non sono manco paragonabili alle piene che c'erano anni ed anni fa, solo che ad oggi le tv sono catastrofiste per ogni tro**ta..
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