MILANO - Intrigante scoperta di un team di ricercatori messicani che ha svolto con la tequila alcuni esperimenti: con il liquore si possono produrre veri e propri diamanti. La tequila è ritenuta un dono degli dei agli aztechi - i ricercatori messicani sono riusciti ora a ricavarci addirittura dei diamanti. «Growth of Diamond Films from Tequila» è il titolo dato allo studio, inviato lo scorso 9 giugno ad arXiv, un archivio online della Cornell University di Ithaca (New York) su temi scientifici. Gli autori della ricerca, delle università messicane di Querétaro e Nuovo Leon, sono stati capaci di produrre diamanti sintetizzando acetone, etanolo, metanolo e, appunto, tequila. Già in passato questi scienziati hanno raccolto esperienze con questa bevanda ad alta gradazione alcolica.
MIX - Alla fine degli anni Novanta i fisici messicani sono riusciti a produrre diamanti sintetici utilizzando innanzitutto metano come materia prima. In seguito hanno fatto passare questi gas per una fonte di energia, rompendo le molecole del gas in frammenti più piccoli e ottenendo così atomi di carbonio che si sono depositati su un substrato sopra il quale si sono formate pellicole diamantine di scala nanometrica. Più tardi hanno poi scoperto che con il mix composto al 40% da etanolo e al 60% da acqua, più o meno la stessa proporzione presente della tequila, si possono ottenere simili risultati. Di qui l'idea di provare a sfruttare il liquore tipico nazionale, ricavato dall'agave azzurro, pianta endemica messicana. Il Messico produce ogni anno milioni di litri di tequila.
PROBLEMA - Il processo per ottenere diamanti a forma di pellicola usato da Javier Morales, Miguel Apátiga e Victor M. Castano viene utilizzato per esempio nella microelettronica. «In passato abbiamo provato vari tipi di radiazioni con particelle alfa, beta e ultraviolette», ha spiegato il capo del progetto Apátiga. C'è, tuttavia, un piccolo problema. I diamanti ricavati sono talmente piccoli, microscopici, che non sono visibili a occhio nudo. Non si addicono quindi per la produzione di gioielli. In ogni caso si tratta di una scoperta che ha dell'incredibile, sottolineano i ricercatori. I diamanti così prodotti potranno forse essere utilizzati un giorno come surrogato di silicio nei chip dei computer, suppongono i fisici. Se la tequila sia più idonea della vodka, del whisky o dell'alcol industriale per questo particolare processo non è tuttavia stato specificato nello studio.
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_novembre_13/diamanti_tequila_75daba0c-b16c-11dd-a7b7-00144f02aabc.shtml