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Una domanda sull'amianto

MessaggioInviato: 16 nov 2008, 13:56
di takion
Chiedo anche a voi perché le risposte sino ad oggi avute personalmente, non mi sono garbate, visto che hanno trovato i modi di aggirare la cosa con espedienti del tipo "certificazioni iso". Se è stato vietato in tutta la UE, come possono ora applicare tali espedienti? Chi ha concesso tutto ciò? Nella mia zona sono morte in 10 anni qualcosa come (non ho un conto preciso) 15 persone per cancro e tumore, ma qui mi sono sentito rispondere che i tecnici hanno rilasciato la certificazione iso XXXX (non ricordo il n.) che attesta che è ancora sicuro. Parliamo di 9.100 mq a cielo aperto!!!
Qualche idea in merito, oltre all'ARPA e simili? Grazie a tutti.

Re: Una domanda sull'amianto

MessaggioInviato: 17 nov 2008, 11:26
di akd
Nel senso che c'è amianto dove vivi/lavori?

Re: Una domanda sull'amianto

MessaggioInviato: 17 nov 2008, 12:50
di takion
E' un tetto in etetrnit (per cui amianto a cielo aperto) a 20 mt e 50 mt da palazzine abitate (tra cui quella ove abito anche io) e la cosa è rimasta così da sempre. La ditta che lo ha applicato al tetto, è una di quelle di autotrasporti (inoltre nota in tutta Italia), ma ciò non toglie che qui siano morte in 10 anni qualcosa come 15 persone... tutte per cancro o tumore, ma ancora si parla di lavori che si faranno... sì, ma quando?

Mi hanno accennato a certificazioni per le polveri emesse, ma per noi è solo un bieco espediente coperto da mazzette, dato che al privato viene imposto di smantellare subito e senza dare possibilità di detti espedienti. So solo che 1 solo ago di amianto porta il cancro. Di conseguenza viene spontaneo chiedersi come abbiano fatto a tirare fuori quelle scuse/espedienti per aggirare un ostacolo di tale tipo...sarebbe come avere uranio a cielo aperto e poi certificare che tutto è a posto 8O

Vi posto un'immagine dove si nota (parti in perimetro rosso) come sia esteso e ben visibile e come siano vicine le abitazioni.

Non stiamo puntando il dito contro qualcuno, perché tutti, più o meno si ricorse a tale materiale e solo dopo si seppe che è cancerogeno, però il fatto di non essere in sicurezza e arrivare a certi espedienti, rende la cosa più che ambigua e per quello si può ben parlare di attentato alla vita (senza parlare delle morti già avvenute).

Re: Una domanda sull'amianto

MessaggioInviato: 17 nov 2008, 16:25
di Ibanez89
mha di storie come queste ce ne sono a bizzeffe... come nel mio paese negli ultimi anni solo aumentati a dismisura i tumori nella zona in cui abito perchè vicino alle case passa una linea ad alta tensione.. io sono fortunato che questa linea passa a 50/60mt da casa mia, alcuni amici ce l'hanno che si affaccia sul balcone della camera da letto... l'enel si rese conto che la situazione era insostenibile e decise nel 2003 di interrare i tralicci... quanti anni sono passati? tutto è come prima

Re: Una domanda sull'amianto

MessaggioInviato: 17 nov 2008, 16:54
di takion
Se l'Enel nulla ha combinato, prova a fare come me: armati di documentazione, vai dai più vicini e convincili ad aderire ad una vostra raccolta firme, poi contatta il tuo Consiglio di Zona e chiedi anche loro sostegno; scrivete in protocollo o R.R alla ditta, al prefetto, al sindaco, alla Provincia e alla Regione, dimostrando i casi di ammalati per quello; chiedete espressamente siano prese serie misure a tutela della vostra salute. Chi si è già ammalato (con prove vere) deve chiedere risarcimento.

Attenzione: se non fate così, i risarcimenti sarà poi difficile ottenerli (addirittura impossibile). Dovete iniziare col chiedere per avere risposta certa.

Comunque il fatto di buttarsi giù di morale, a mio parere non serve. Bisogna darsi da fare, e più si è, meglio è. Inoltre se mai si inizia... non aspettate le promesse, ma chiedete termini seri e sicuri e poi agite di conseguenza.

Re: Una domanda sull'amianto

MessaggioInviato: 19 nov 2008, 18:07
di akd
Cavolo, sono cose da Report...
Bruttissime cose, fate bene a fare casino, sembra l'unico modo per attirare un minomo di attenzione e forse sperare di ottenere qualcosa... Intanto documentate tutto!

Re: Una domanda sull'amianto

MessaggioInviato: 19 nov 2008, 21:49
di takion
Purtroppo però sono il solo a muoversi in questa zona. Avevo avuto mezze promesse, ma come al solito sono cose tipo da bar, perché quando cominci a dire "bene mettiamo le firme" allora vedi le persone che per un motivo o per l'altro hanno impegni urgentissimi e proprio per questo meriterebbero di prendersi un mesotelioma per sentire cosa si prova. E ancora purtroppo, dato che vivo anche io in questa zona, mi sono deciso da solo, per poi prendere in mezzo anche il padre di un mio amico. Ora siamo in due, ma spero che vedendo alcuni risultati altri si aggiungano. Ho comunque solo proposto la vera messa in sicurezza del tetto detto, senza pretendere la chiusura della ditta (dentro ci lavorano pure!) perché oggi un posto di lavoro è pane e pertanto a nessuno dobbiamo levare il pane di bocca, però anche noi dobbiamo poter vivere senza un domani doverci dannare per cure astruse e poi morire come il mio ex vicino... Mi sembra cosa giusta...

Quello che mi preoccupa è che già hanno escogitato le dette "certificazioni" che vedrò di far loro rimangiare a costo di raccogliere polvere di amianto e spruzzargliela nel naso, poi vedremo che analisi correranno a fare (abbiamo il tetto a cielo aperto a ben 20 mt dalle nostre bocche!). In parole povere: ciò che accade a noi dovranno provarlo anche loro... mal comune mezzo gaudio.

Se poi le preposte "Autorità" mai vorranno darsi una mossa vera (non le solite ciance) allora avranno a che fare con qualcosa di più grosso, visto che appunto si parla di attentato alla vita. Faccio male?

Re: Una domanda sull'amianto

MessaggioInviato: 19 nov 2008, 22:19
di akd
Assolutamente no, fai benissimo, anche se, lasciamelo dire, sarà dura... Parecchio, credo...
Tu di che zona sei?

Re: Una domanda sull'amianto

MessaggioInviato: 19 nov 2008, 22:39
di takion
Parliamo del lodigiano, anche se non dovrei dirlo così apertamente dato che potrei trovare qualcuno di quei signori pronto a prendere la palla al balzo e fare in modo di avere contromisure. Ma a questo punto, che contromisure potrebbero prendere se c'è una legge specifica sin dal 1992 e nessuno mai si è preoccupato di mettersi in vera regola? Anzi andate a leggere le normative relative a chi lavora nel settore ed è sottoposto alla famosa fibra venefica...

http://www.ministerosalute.it/dettaglio/pdPrimoPiano.jsp?id=111&sub=3&lang=it

Si scrivono ma poi non si applicano...

Re: Una domanda sull'amianto

MessaggioInviato: 20 nov 2008, 11:16
di akd
Credimi, non so cosa dirti... Perchè purtroppo in nostro Paese è pieno di situazioni del genere, che se venissero fuori tutte contemporaneamente non so che succederebbe... Purtroppo però sono cose di cui la maggior parte della gente viene a conoscenza solo dopo tragedie o inchieste dei media, e nessuno fa niente... Il dio denaro è molto potente e difficile da ostacolare, purtroppo... Però coraggio, fai tutto il possibile per salvaguardare la tua salute e quella delle altre persone che abitano lì vicino...

Re: Una domanda sull'amianto

MessaggioInviato: 20 nov 2008, 22:30
di takion
Sapeste come sta girando la voce...
Oggi mi hanno chiesto la stessa cosa almeno 10 persone (tutti anziani) e tutte sono finite col dire "Era ora!", però io dico: possibile che siano così pecore? Perché attendere tutto questo tempo per porre una domanda di carattere pubblico improntata sulla vita? Chi è cresciuto qui e dovesse contrarre un tumore o un cancro, a chi si dovrebbe rivolgere?