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Governo, Immigrati e Europarlamento

MessaggioInviato: 21 mag 2008, 16:46
di Aragorn
di VITTORIO FELTRI

Pensavo che l'abitudine di perdere tempo in discussioni oziose fosse tipicamente italiana. Sbagliavo. È continentale. Se ne è avuta prova ieri a Strasburgo. Il parlamento europeo ci ha superato. Non in prolissità - gli interventi erano limitati a un minuto - ma in banalità sì, eccome. Se è vero che rom e immigrazione selvaggia non sono emergenze, non si capisce per quale motivo dovrebbe essere un'emergenza il razzismo.
A quanto risulta, non si è mai vista dalle nostre parti la caccia al musulmano (nonostante il terrorismo]. Semmai i giornali hanno registrato numerosi episodi di segno opposto: maestre che hanno abolito il Natale per non offendere i bambini di Allah; parroci che hanno sostituito Gesù appena nato con un extraterrestre (ET) per quieto vivere; ora di religione abolita in ossequio alla multiculturalità; numerosi inviti a istituire corsi di arabo allo scopo di agevolare l'integrazione.
Non s'è mai vista neanche la caccia al negro. E ai nomadi nessuno ha mai torto un capello. Solo a Napoli, recentemente, alcuni popolani, leggermente nervosi in seguito al tentativo di una zingarella di rapire una bimba, si sono abbandonati a violenze (contenute, per fortuna) in un accampamento. È bastato ciò a gettare sugli italiani il sospetto di xenofobia diffusa. Ci mancava poi che il nuovo governo si apprestasse ad approvare un decreto con norme più severe per arginare l'invasione dei clandestini, e garantire maggiore sicurezza, e si è scatenato un putiferio.
La Spagna, nota per aver sparato contro migranti desiderosi di approdare, ci ha accusati di somigliare ai nazisti. E ieri l'insulsa chiacchierata dei deputati in cui sono emerse lcune perle, per esempio l'auspicio che ai rom siano dati lavoro e case e scuole. Ma chi gli ha mai negato rutto questo, ovviamente nella misura consentita dalle nostre disponibilità? Certamente serve tener conto che l'Italia non è in grado di assicurare un alloggio a buon mercato ai propri cittadini con reddito basso, perché mancano edifici popolari, quindi non può regalare appartamenti a chiunque venga qui magari da clandestino. Inoltre siamo sicuri che gli zingari aspirino a una dimora fìssa?
Non sono diventati zingari nel nostro Paese, lo erano già prima, in Romania o altrove, altrimenti non sarebbero emigrati, soprattutto non avrebbero scelto la Penisola quale meta. Il guaio è che i nomadi sono clandestini e per tirare a campare, secondo la loro mentalità, scelgono di rubare. Quali armi abbiamo contro ladri illegalmente presenti sul nostro territorio? Nessuna se non l'espulsione. E quali armi abbiamo per togliere i campi abusivi se non lo sgombero?
D'altronde, se un campo è abusivo, quindi illegale, non può essere tollerato. Oppure la legge deve essere rispettata solo dagli italiani mentre gli stranieri hanno facoltà di violarla? Si dirà: esistono ragioni umanitarie per chiudere un occhio. Dubito. A forza di chiudere un occhio, anzi entrambi, l'Italia si è trasformata in porto franco: comunitari ed extracomunitari arrivano qui consapevoli di poter fare il loro comodo. In galera non vanno perché la nostra giustizia è flaccida quanto la legge: non siamo capaci di espatriarli; ci fanno pena e se non ci fanno pena siamo tacciati di nazismo. Ma come si comportano gli altri Paesi? Andate all'estero e costaterete: sono durissimi, inflessibili. La Spagna addirittura spara salvo dare a noi dei razzisti.
Fa benissimo il nostro governo a infischiarsene delle critiche in malafede, e a inserire nel decreto sulla sicurezza il reato di clandestinità. A stabilire quanti immigrati abbiano il diritto di entrare siamo noi, non Schulz (il Kapò tedesco di buona memoria) e nemmeno Zapatero i quali sono cortesemente sollecitati a occuparsi degli affari loro.
Preme sottolineare: non rinunciamo alla nostra tradizione di ospitalità. A una condizione: gli ospiti osservino i codici. Chi sgarra, comunitario o non comunitario, sia obbligato a pagare secondo usanze civili.
Non siamo così ingenui da illuderci che Maroni e Berlusconi eccetera abbiano la bacchetta magica e risolvano a breve il vecchio problema dell'immigrazione. Gli ostacoli, inclusi quelli burocratici, che rendono difficile la normalizzazione non si rimuovono prodigiosamente; ma qualcuno doveva pur cominciare a impegnarsi.
Per quel che vale, incoraggiamo il governo a non mollare.

Re: Governo, Immigrati e Europarlamento

MessaggioInviato: 22 mag 2008, 15:12
di nemesys_72
danno degli xenofobi agli italiani, ma come mai quando "la polizia spagnola, a Ceuta, sparò ai clandestini l'Internazionale Socialista è stata zitta?"