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Pratica il cattolicesimo senza autorizzazione
Habiba, prima convertita a processo in Algeria

L'hanno trovata sulla corriera verso Tiaret con dodici Vangeli nello zaino. Ora Habiba, meno di trent'anni e da quattro converta al cristianesimo, è la prima persona a processo con l'accusa di aver «praticato un culto non musulmano senza autorizzazione». Per la prima volta», scrive il quotidiano El Watan, «viene veramente messa in discussione la libertà di praticare liberamente la fede cristiana». Secondo il giornale, Habiba non ha voluto rinunciare alla sua religione. «O è la moschea o è il tribunale», gli avrebbe intimato, continua El Watan, il procuratore di Tiaret durante un primo colloquio. «Ti hanno fatto bere dell'acqua che ti porterà diretta in paradiso?», ha chiesto ieri il giudice in aula. Per evitare anche l'accusa di proselitismo, la ragazza si è difesa dicendo che i vangeli sono testi personali e non destinati ad altre persone. Il ministero della religione si è costituito parte civile e il procuratore ha già richiesto una condanna a tre anni di prigione. Martedì prossimo la sentenza. Insieme a lei passeranno in tribunale altri sei membri del comunità cristiana di Tiaret accusati di proselitismo.

a livello internazionale nessuno si è pronunciato sulla vicenda?

teo anche qualora l'unu condanni la vicenda a che serve?

Diomio sono un paese che ha il ministero della religione....

si lo so, non servirebbe a impedire una condanna così incredibile, però da qualche parte bisognerà incominciare, almeno dare voce a tutti quelli che pensano che un'accusa del genere è quanto mai ingiusta...

forse dovremmo far la stessa cosa con loro??

e quindi 1+1 = sbagliamo in due?

loro non la capiranno mai, tanto vale provare..

non è un problema di capire o no, io credo che sia sbagliato, lo credo sia che lo facciano loro, sia che lo si faccia da queste parti...

oltretutto l'odio chiama altro odio, dobbiamo fare una gara a chi è meno permissivo?

assolutamente, io mica parlo di odio o altro..
non è giusto però che loro abbiano tutti i diritti e le pretese di questo mondo quando vengono qua e quando uno non è della loro religione lo trattino così..
invece di esser sempre permisivi, iniziamo a farci rispettare, visto che una parte di loro non lo vuol fare..

ma in che senso farci rispettare?

se ci comportassimo allo stesso modo non è che faroriremmo una maggior tolleranza in quei paesi, credo invece che l'inaspriremmo, non vedo come vietare ad un musulmano di praticare il proprio credo da noi possa convincere il governo algerino a rispettare il credo cristiano.

io vedrei un nostro comportamento analogo al loro solo come un passo indietro...

Sono perfettamante d'accordo con thrantir.E' decisamente sbagliato l' occhio x occhio dente x dente!

con la tollerenza che si ha da molto tempo non vedo nessun buon risultato ottenuto, anzi..
l'occhio per occhio, dente per dente non è mai stato nei miei pensieri, quindi non generalizzare, grazie..

in che senso non vedi nessun buon risultato? occhio a non confondere la tolleranza con la permissività... fino a quando si tratta di concedere a chiunque di seguire la propria religione, senza dare noia a nessuno, non vedo che problemi ci siano...

nel senso che in molti paesi creano più noie che altro..
e noi si tollera sempre..

ma il problema non è che professino la loro religione, e permetterglielo è appunto tolleranza

non so a che problemi in particolare stai pensando, comunque se un musulmano viola la legge e non lo si punisce, quella è permessività.

non vedo davvero come possa dare noia che si conceda ai musulmani di professare la propria religione e avere una moschea dove recarsi a pregare...