
Come mai qui al Nord paghiamo salato anche per la differenziata e solo là possono smaltire ogni cosa mista ad altro? E poi si lamentano?

La pioggia caduta questa notte ha ridotto il numero di incendi appiccato ai cumuli di rifiuti che ancora giacciono nelle strade di Napoli. I vigili del fuoco hanno dovuto effettuare 40 interventi tra città e provincia per spegnere roghi di spazzatura. La situazione a Napoli migliora, ma molto lentamente. La raccolta straordinaria in corso, infatti, avviene a scacchiera e non riesce a coprire tutte le strade. Nel quartiere collinare del Vomero, ieri in buona parte ripulito, questa mattina Via Tasso, è apparsa di nuovo invasa dai sacchetti di rifiuti che traboccano dai contenitori. Cassonetti della NU colmi di rifiuti sono stati dati alle fiamme questa notte al corso Vittorio Emanuele, non lontano dall'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa
MONITO UE: 'ITALIA AGISCA SUBITO PER EVITARE CONSEGUENZE ALLA SALUTE'
BRUXELLES - L'Italia deve agire subito per risolvere la situazione dei rifiuti a Napoli, per evitare peggiori conseguenze per la salute pubblica. E' quanto sollecita il commissario Ue all'Ambiente Stavros Dimas, per bocca della sua portavoce Barbara Hellferich. La Commissione Ue ha deferito il 6 maggio scorso l'Italia alla Corte di giustizia europea, ma ''non possiamo aspettare la sentenza della Corte: le autorita' italiane - ha detto la portavoce - devono agire rapidamente per mettere fine ad una situazione che presenta alti rischi per la salute pubblica''.
La Commissione Ue "é pronta ad assistere l'Italia con mezzi e know how, ma ci vuole dall'altra parte la volontà di risolvere il problema", ha affermato la portavoce di Dimas, interpellata dall'ANSA. "Il problema di Napoli è strutturale, ci vogliono misure sul medio e lungo periodo in grado di incidere sulla gestione e lo smaltimento dei rifiuti. La raccolta estemporanea non basta, perché risolve il problema per pochi giorni, ma poi inevitabilmente assistiamo al ripetersi di fatti inaccettabili. I rischi per l'ambiente e la salute sono troppo alti: l'Italia deve agire rapidamente", ha ribadito Barbara Hellferich. La mancanza di un piano a medio e lungo termine contenente misure strutturali da parte delle autorità italiane è alla base della decisione di Bruxelles di deferire l'Italia alla Corte. Di fronte alle nuove immagini di montagne di spazzatura abbandonate per strada e di roghi improvvisati, Bruxelles continua a chiedere all'Italia "di dare priorità all'elaborazione di piani efficienti di gestione dei rifiuti in Campania e nel Lazio, nonché alla realizzazione delle infrastrutture di raccolta e di trattamento necessarie per attuarli correttamente". L'esecutivo europeo chiede alle autorità italiane anche "di indicare un calendario chiaro per il completamento e la messa in servizio degli impianti di selezione, delle discariche, degli inceneritori e delle altre infrastrutture necessarie per risolvere i problemi dei rifiuti che affliggono la regione". Al momento - ha indicato la portavoce - non ci sono incontri in agenda tra Dimas e il ministro all'ambiente Stefania Prestigiacomo, ma potrebbero esserci occasioni di incontro informale in una conferenza, la prossima settimana, a Bonn (Germania) e poi al consiglio dei ministri dell'ambiente della Ue, all'inizio di giugno a Lussemburgo.
La Commissione europea continua a mantenere la "pressione" sull'Italia perché venga risolta la crisi dei rifiuti in Campania. E' quanto ha affermato il commissario Ue all'Ambiente Stavros Dimas, a margine dei lavori della sessione plenaria del Parlamento europeo. Il commissario ha ricordato che l'euro esecutivo ha già adottato una serie di iniziative, l'ultima delle quali è il deferimento alla Corte di giustizia europea. "Ora sta all'Italia" assumere le iniziative per risolvere la questione, ha sottolineato il commissario rilevando che se l'Italia adotterà le misure necessarie la procedura europea non avrà più seguito. Altrimenti se la Corte dovesse seguire le indicazioni della Commissione Ue, Bruxelles ha rilevato Dimas, potrebbe passare alle sanzioni.
fonte http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 14438.html