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tibet: destra e sinistra unite nelle idiozie

MessaggioInviato: 11 apr 2008, 13:20
di Aragorn
L’antiamericanismo è un vizio dannoso, accorcia le distanze politiche: destra e sinistra sul fronte anti yankee sovente si trovano a combattere con gli stessi fuciletti. Non ci credete? Beh, la beffa più bella stava ieri sulle prime pagine di due quotidiani. Il primo, il grande Corrierone della Sera che esibiva il mai stanco filosofo del pensiero debole ma dai pregiudizi d’acciaio, Gianni Vattimo. Il secondo, un po’ più defilato, sull’Eco di Bergamo, quotidiano molto vicino alla Curia e a Confindustria orobiche, con un editoriale di Franco Cardini, illustre studioso e tra le menti più raffinate della destra cattolica. Vattimo, di solito fine affabulatore, questa volta va giù grezzo. Il tema è: chi manovra la rivolta tibetana contro la brava Cina comunista? L’occasione per schierarsi al filosofo, ex ds ora marxista senza partito, gliela offre tal Domenico Losurdo, storico dell’Università di Urbino e fans di Rifondazione comunista. L’esimio ha lanciato su internet un appello a favore dei diritti dei governanti di Pechino, a suo dire, “sotto attacco dell’Occidente”: una “campagna anti cinese dai connotati razzisti” (sic). Losurdo ha messo in rete l’appello e finora a firmarlo è il solo Gianni filosofo Vattimo. Il messaggio è ciò che di più divertente poteva uscire dall’immaginazione comunista, se non ci fosse di mezzo la tragedia di un popolo. La tesi è questa: i monaci del Tibet vogliono invadere la Cina.

La tesi di Franco Cardini è invece meno rozza e un tantino più complicata. Gli Usa hanno un debito di quasi 40 miliardi di dollari, un terzo lo deve a Pechino: 24 miliardi di miliardi di vecchie lire. Conclusione: “Criminalizzare i creditori è facile, specie se i creditori sono in effetti un po’ cattivi. Ma scandalizzarsi può essere un buon modo per cercare di non pagare i debiti o ricevere un sensibile sconto. La riabilitazione internazionale, l’indulgenza della società civile del mondo in cambio d’un alleggerimento della somma dovuta: converrebbe a tutti, no?” Capito il ragionamento: il solito cattivone Bush avrebbe orchestrato (con l’aiuto della stampa internazionale, dice Vattimo) la rivolta mondiale contro i cinesi e le Olimpiadi delle manette solo per tirare sul prezzo e farsi fare lo sconto. Piuttosto che gioire per il fatto che il simbolo olimpico è diventato la torcia delle protesta mondiale per l’oppressione della libertà religiosa e politica in Tibet, prendono le parti del carnefice. Forse Cardini e Vattimo non hanno visto i katanga blu né i monaci uccisi, ma si sa, certi intellettuali non sopportano che i fatti contraddicano testardamente le loro fantasie.

Re: tibet: destra e sinistra unite nelle idiozie

MessaggioInviato: 11 apr 2008, 13:21
di Aragorn
rido per nn piangere...

Re: tibet: destra e sinistra unite nelle idiozie

MessaggioInviato: 11 apr 2008, 13:57
di nemesys_72
credo che i veri filosofi si stiano rivoltando nelle rispettive tombe sentendo he questi si credon tali..
comunque ho capito che per far il giornalista in quasi tutti i quotidiani basta dar contro agli usa, sparando una ca**ata dopo l'altra..
come se l'opinione pubblica (di quelli che hanno una testa con dentro un cervello che funziona) si facesse influenzare dai quotidiani mondiali invece che dalle immagini di stragi, pestaggi od esecuzioni..
a laorar barbun..

Re: tibet: destra e sinistra unite nelle idiozie

MessaggioInviato: 11 apr 2008, 21:03
di Jens
Povero Gianni Vattimo. E per fortuna che Pol Pot ha tirato le cuoia, altrimenti sai che panegirico contro quei cattivoni di cambogiani che in nome del bieco imperialismo occidentale avevano la faccia tosta di voler continuare a campare costringendo i solerti khmer rossi a un surplus di lavoro democratico per sterminarli 8-)

A proposito, grazie per aver postato l'articolo Sergì. Mi hai risparmiato la fatica di ricopiarlo.

Re: tibet: destra e sinistra unite nelle idiozie

MessaggioInviato: 11 apr 2008, 21:17
di Aragorn
o caro jens :) fa sempre piacere leggerti

Re: tibet: destra e sinistra unite nelle idiozie

MessaggioInviato: 11 apr 2008, 21:28
di nemesys_72
pure sgarbi gli ha dato contro oggi..
chi è che considera un giornalone il corsera??
magari ricredersi??
come ha detto sgarbi, c'è chi nega l'olocausto anche, solo che viene processato, questi son liberi di scrivere minchi**e sui quotidiani..
che schifezza..

Re: tibet: destra e sinistra unite nelle idiozie

MessaggioInviato: 12 apr 2008, 11:29
di Beleg
Ma avete capito di cosa state parlando?
Vattimo non ha mica fatto un editoriale su questo argomento sul Corriere. C'è semplicemente un articolo in cui sono stati intervistati lui e Cardini, per spiegare i motivi - che io non condivido assolutamente - che li hanno spinti a lanciare quell'appello con sottoscrizione. Oh, ragazzi, un giornale che si rispetti è quello che dà la completezza dell'informazione, che riporta il pensiero di tutti, che dà spazio anche a chi non la pensa come noi. Questa dell'appello è una cosa che dal punto di vista giornalistico fa notizia, un fatto che esce fuori dal coro detto da due persone in vista; non mi risulta proprio che il giornalista che li ha intervistati si sia schierato dalla loro parte nel pezzo. Siamo in democrazia, Vattimo e Cardini, sempre nel rispetto delle leggi, possono lanciare l'appello che pare a loro. Mica bisogna dargli retta. Poi ognuno si fa la propria idea: se li consideriamo due idioti va benissimo. Ma che c'entra mettere sotto accusa il Corriere...

Re: tibet: destra e sinistra unite nelle idiozie

MessaggioInviato: 12 apr 2008, 13:49
di Aragorn
beleg capisco che il tuo giudizio è offuscato dalle tue idee politiche che sono le stesse del corriere che dovrebbe essere indipendente ma è davvero indifendibile. io ogni tanto al lunedì lo prendo ma nn riesco a leggere nulla... diventa carta x il camino è pieno di menzogne e di propaganda.

Re: tibet: destra e sinistra unite nelle idiozie

MessaggioInviato: 12 apr 2008, 15:44
di Beleg
Ti assicuro che non sono offuscato proprio da nulla. Ragiono con la mia testa e quando c'è da criticare qualcosa o qualcuno, in politica o su qualsiasi altro aegomento, non ho nessun problema a farlo. Abbiamo affrontato su questo forum diverse discussioni, quindi puoi trovare conferma di ciò che dico.

La critica che avete mosso su questo articolo a me pare assolutamente priva di fondamento, ti ho anche spiegato i motivi.
Ma mi spieghi allora quale sarebbe per te il prototipo del giornale indipendente?

Re: tibet: destra e sinistra unite nelle idiozie

MessaggioInviato: 12 apr 2008, 16:45
di Aragorn
non esiste beleg e lo sai da te :)

nn era un offesa personale ma un attacco al corriere

Re: tibet: destra e sinistra unite nelle idiozie

MessaggioInviato: 13 apr 2008, 13:53
di Beleg
Ma figurati, Ara, dalle mie parti si dice "chi si offende è fetente" :) Nessuna offesa, siamo tra persone civili e stiamo dibattendo un argomento complesso.

Abbiamo una concezione diversa del giornale indipendente. Probabilmente siamo in disaccordo sui fattori in base ai quali si misura l'indipendenza di un giornale. Se tu ritieni indipendente solo un ipotetico giornale che non dà pareri su una determinata posizione, nè da una parte nè dall'altra, nemmeno negli editoriali, allora è vero, non si salva nessuno: forse solo l'Ansa e le altre agenzie di stampa hanno qualche chance. Perchè in quest'ottica il giornale sarebbe solo una fredda bacheca sulla quale pubblicare i fatti, gli eventi e le dichiarazioni della giornata. Insomma, sarebbe uno spazio per pubblicare i lanci delle agenzie. Io ovviamente rispetto pienamente questo legittimo modo di intendere la questione. Correggimi se ho capito male ciò che intendi.
Ma, se così fosse, se non ci fosse spazio per l'analisi di giornalisti ed esperti nei vari settori, i giornali stessi non avrebbero motivo di esistere. La sfida invece, a mio parere, sta nel trovare un punto di equilibrio tra esigenze di cronaca e di approfondimento. Sta nell'analisi degli argomenti, sta nell'affrontare i fatti ponderandoli, sta nel riportare il maggior numero di punti di vista, senza seguire ideologicamente una posizione. In questo caso, se la scelta del giornale di dare parere negativo o positivo si basa su analisi e approfondimenti motivati, e non ideologici, allora non ho motivo di dubitare dell'indipendenza complessiva della testata. Mi riservo, ovviamente, il diritto di essere d'accordo o meno con le posizioni espresse sulle sue pagine, com'è giusto che sia.
Ora non posso farti esempi concreti visto che siamo sotto elezioni, ma ti riporterò qualcosa che riguarda proprio il Corriere dopo le 15 di lunedì. :)