90 mln di schede a rischio?

Sì, avete letto bene. Quello è il numero stimato di schede che dovrebbero essere buttate, (paghiamo noi per loro!!!) per poi rifarle.
Ecco dove vanno i soldi pubblici. Perché non se le pagano loro? Mi sono ormai stancato di vedere e sentire certe cose, manco fossero le ballerine più pagate! Sono impiegati al nostro servizio, il loro dovere non mi sembra lo facciano tanto bene dato che hanno portato la Nazione nella m***a ed ora che vogliono? Se le paghino loro e basta!
fonte ansa http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 27437.html
Ecco dove vanno i soldi pubblici. Perché non se le pagano loro? Mi sono ormai stancato di vedere e sentire certe cose, manco fossero le ballerine più pagate! Sono impiegati al nostro servizio, il loro dovere non mi sembra lo facciano tanto bene dato che hanno portato la Nazione nella m***a ed ora che vogliono? Se le paghino loro e basta!
Visto si stampi. Ma il fatidico ordine che muove le macchine tipografiche sembra essere ancora incerto alla luce delle polemiche sulle schede per le elezioni politiche in programma il 13 ed il 14 aprile.
Sabato il ministro dell'Interno Giuliano Amato ha detto che una parte delle schede sono già state stampate, altre in corso di stampa, e che la loro produzione è stata basata sulla legge vigente. Se si dovesse provvedere alla ristampa di quelle già prodotte i tempi sarebbero stretti: il via libera alle nuove schede dovrebbe essere dato, secondo Mauro Villa, il direttore della Maggioli Modulgrafica (una delle aziende private che hanno avuto l'incarico della stampa delle schede) al massimo il 9 aprile per cercare di vincere la corsa contro il tempo e consegnare il tutto per l'apertura dei seggi.
OGNI SCHEDA COSTA CIRCA 5 CENTESIMI; 2,7 SOLO PER STAMPA - Lo stesso direttore della tipografia aveva ieri stimato in 2,7 centesimi la spesa di stampa per ogni scheda, alla quale c'é da aggiungere la spesa di trasporto. La carta è fornita dal Poligrafico dello Stato. Per la produzione di circa 80-90 milioni di schede - era sempre stata la stima di Villa - il costo complessivo potrebbe aggirarsi attorno ai 4-5 milioni di euro: quindi, complessivamente, ogni scheda potrebbe costare 5 centesimi di euro.
90 MILIONI DI SCHEDE A RISCHIO? - Ma quante sono le schede che rischiano di essere mandate al macero e sostituite? Se si dovessero ristampare tutte a causa della loro formulazione che é stata contestata poiché i simboli delle liste che fanno parte della stessa coalizione sono troppo vicini si tratterebbe di 47.295.978 schede per la Camera e 43.257.208 per il Senato.
32 MILIONI SENZA SCUDO CROCIATO - Il rischio ristampa potrebbe però riguardare solo le schede per il Senato nelle 12 circoscrizioni in cui ha chiesto di correre la Dc di Giuseppe Pizza. Se martedì la Cassazione ed il Tar del Lazio, chiamati a pronunciarsi su distinti ricorsi, dovessero di fatto lasciare il via libera alla decisione del Consiglio di Stato di riammettere lo scudocrociato, potrebbe profilarsi la possibilità di ristampare 32.609.493 schede.
CITTADINI ALL'ESTERO E MILITARI IN MISSIONE GIA' VOTANO - Il rischio ristampa non tiene tuttavia conto del voto all'estero. I circa tre milioni di votanti residenti in altri Paesi hanno gia cominciato a votare, così come gli oltre 8.000 militari impegnati nelle missioni. In alcuni casi hanno già completato il voto: al Comando della missione Isaf a Kabul gli italiani hanno concluso oggi le operazioni di voto.
fonte ansa http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 27437.html