SANTIAGO DEL CILE - "Coloro che fanno politica concretamente, a qualsiasi schieramento appartengano, devono compiere uno sforzo per comprendere le ragioni della disaffezione, del disincanto verso la politica e per gettare un ponte di comunicazione e di dialogo con le nuove generazioni", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando i giornalisti prima di lasciare il Cile. Non si possono lasciar correre, ha aggiunto, "cose che si leggono qua e là e rappresentano i parlamentari come una specie di fannulloni avidi", perché "forse ci sarà qualcuno che penserà che il Parlamento tanto vale chiuderlo. Bisogna reagire - ha proseguito - a questi fenomeni che un tempo si sarebbero chiamati di qualunquismo".
"Il voto non è mai inutile", ha aggiunto Napolitano. "Ciascuno - ha aggiunto - dà il voto, secondo la sua valutazione, il suo giudizio, al partito che ritiene più vicino, più affine, o più importante ai fini del rinnovamento politico del Paese". Il presidente ha altresì espresso la preoccupazione per i bassi livelli di afflusso alle urne, domenica sera, in Francia, per le comunali. "Si è toccato - ha detto - il livello storico più basso. Nessuno è in grado di prevedere quel che succederà in Italia. Sentiamo però che nei confronti della politica, c'é una difficoltà di comprensione, un distacco e anche un elemento di pregiudizio abbondantemente inoculato da cose che si leggono qua e là. Bisogna reagire a questi fenomeni che un tempo si sarebbero chiamati di qualunquismo".
Si comincia col parlare male dell'Italia, e si finisce per crederci e per danneggiare il Paese, ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontrando i giornalisti prima di lasciare il Cile e invitando a raccontare oltre alle ombre anche le luci del nostro Paese. "I mezzi di informazione italiani e stranieri - ha detto - spesso mettono in risalto quel che c'é di più negativo in Italia. Ciò produce uno stato d'animo, un pregiudizio pessimistico che talvolta anche la polemica politica raccoglie e alimenta. Ciò reca grave danno all'Italia e alla sua immagine". "Non è un discorso retorico. So benissimo - ha aggiunto - quali siano i gravi problemi rimasti irrisolti, i nostri ritardi, i nostri limiti, e le dure prove da superare. Quindi ci sono indubbi motivi di preoccupazione e io sono il primo a sentirli e a non dissimularli. Ma guai a non vedere e a non apprezzare anche le straordinarie risorse e le energie di cui dispone il Paese. Guai a non vedere che siamo pienamente in grado di superare le difficoltà attuali e le prove del futuro purché prevalga fra gli italiani, nella vita istituzionale e civile, il senso dell'unità e dell'interesse nazionale comune".
fonte ansa http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 52099.html
Mi spiace ma anche lui si comporta da "cinese" e sta travisando la realtà. Ciò che accade l'hanno messo in ballo loro che hanno avuto la fiducia della collettività. L'Italia sta andando a remengo causa i loro inciuci, i loro espedienti e tutto il resto che abbiamo visto. Se proprio vuole mettere a posto, cominci col ripulire il Parlamento da quei signori già condannati ma che ancora percepiscono soldoni! Tutto deve essere fatto alla luce del sole, altro che a porte chiuse!!!