Kenya, inviato Usa: "Chiara pulizia etnica"

Le violenze nella Rift Valley sono state "chiaramente pulizia etnica": lo ha dichiarato ai giornalisti l'inviata americana Jendayi Frazer.
A margine del summit dell'Unione africana che si aprirà domani ad Addis Abeba, in Etiopia, Frazer ha spiegato che le violenze erano tese a dare la caccia all'etnia kikuyu, la stessa del presidente keniano Mwai Kibaki, riconfermato alle contestate elezioni del 27 dicembre.
Frazer tuttavia non considera "genocidio" gli scontri di matrice etnica scoppiati in Kenya dal 30 dicembre. Ciò che ha visto all'inizio di gennaio nella Rift Valley, nelle violenze che contrapponevano la tribù kalenjin ai kikuyu, "era chiaramente pulizia etnica". "L'obiettivo originale non era di uccidere, era di fare pulizia, di spingerli fuori dall'area", ha concluso.
(Apcom)
A margine del summit dell'Unione africana che si aprirà domani ad Addis Abeba, in Etiopia, Frazer ha spiegato che le violenze erano tese a dare la caccia all'etnia kikuyu, la stessa del presidente keniano Mwai Kibaki, riconfermato alle contestate elezioni del 27 dicembre.
Frazer tuttavia non considera "genocidio" gli scontri di matrice etnica scoppiati in Kenya dal 30 dicembre. Ciò che ha visto all'inizio di gennaio nella Rift Valley, nelle violenze che contrapponevano la tribù kalenjin ai kikuyu, "era chiaramente pulizia etnica". "L'obiettivo originale non era di uccidere, era di fare pulizia, di spingerli fuori dall'area", ha concluso.
(Apcom)