di Aragorn il 30 gen 2008, 15:05
(ANSA) - ROMA, 30 GEN - Paghe da fame e lavoro in nero per la gran parte, 9 su 10, degli immigrati stagionali impiegati in agricoltura nelle regioni del Sud.Sono costretti ad accettare orari impossibili, reclutamenti quotidiani da 'caporali' e un salario dai 3 a 5 euro al giorno. Lo afferma un rapporto di Medici senza frontiere che ha intervistato circa 600 immigrati (il 72% senza permesso di soggiorno) impegnati nella raccolta di prodotti agricoli. Otto i centri agricoli sottoposti ad indagine.
«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,
le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»