La "monnezza", De Gennaro e il re delle cravatte
Anche se i telegiornali l'hanno messa un po' da parte, la crisi dei rifiuti di Napoli invece di migliorare peggiora. Le immagini hanno smesso di tambureggiare in tivvù e anche i quotidiani hanno cominciato a sospingere la spazzatura verso le pagine più interne. Ma a Napoli la monnezza s'accumula e brucia come prima, i blocchi stradali continuano e se ne annunciano di nuovi, la gente è incazzata oggi come due settimane fa.
Prodi aveva fatto la voce grossa annunciando, appunto due settimane fa, che il governo avrebbe infine preso in mano la situazione e che i risultati si sarebbero visti in pochi giorni.
Le carte vincenti dovevano essere soprattutto due: l'impiego dell'esercito e la discesa in campo del superpoliziotto, Gianni De Gennaro. La notizia aveva fatto una certa impressione: alcuni si erano addirittura spaventati all'idea dell'esercito per le strade e si disse che poteva essere troppo militarizzare la Campania. Poi sull'onda delle sempre maggiori proteste e della spazzatura che cresceva ovunque, anche i dubbiosi ammissero che a mali estremi estremi rimedi.
Oggi, a qualche giorno di distanza, due notizie ci danno la misura del grande piano del governo. La prima viene dall'agenzia di stampa Apcom e riguarda l'impiego dell'esercito e dice: "Oltre 100 uomini del Genio militare sono in azione a Portici, San Giorgio a Cremano, Qualiano, Casavatore, Cercola e Casalnuovo". Avete capito bene, 100 uomini per sei grandi centri abitati pieni di spazzatura fino al colmo. 100 uomini, ecco l'esercito di Prodi. Tanti quanti basterebbero appena a pulire per bene un paio di piazze romane dai coriandoli del carnevale.
Ma veniamo a De Gennaro, il superpoliziotto. Ve lo immaginereste con gli stivali fino al ginocchio e il binocolo, in piedi su un cumulo di spazzatura a dirigere le operazioni di raccolta. Niente affatto. La Stampa ci dice quello che ha fatto ieri: "Si è sfogato con Maurizio Marinella, il re delle cravatte che fanno il giro del mondo".
I napoletani possono stare tranquilli, 100 genieri e il re delle cravatte pensano a loro.