Zitti zitti i deputati si sono alzati lo stipendio

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Zitti zitti i deputati si sono alzati lo stipendio

Messaggiodi Aragorn il 04 gen 2008, 16:55

Contrordine, colleghi deputati: quest'anno lo stipendio non si taglia. Meglio: l'aumento in busta paga, congelato nel 2007, nel 2008 ci sarà regolarmente. Alla faccia del contenimento dei costi della politica. Tutta colpa, si giustificano a Montecitorio, della mancata parità di trattamento rispetto ai senatori. A Palazzo Madama, infatti, non hanno mai rinunciato all'incremento dell'indennità dovuto all'automatico adeguamento della busta paga dei parlamentari a quella dei presidenti della Corte di Cassazione. Così per evitare di mandare a regime una sperequazione mai digerita (la Finanziaria per il 2008 ha bloccato l'aumento delle indennità di deputati e senatori per i prossimi cinque anni), la Camera sta pensando di fare a sua volta dietrofront. Restituendo ai suoi 630 inquilini quei duecento euro lordi mensili (127 al netto delle tasse) cui avevano rinunciato nel 2007. A rimetterci, però, saranno le casse pubbliche, visto che Montecitorio sarà costretto a sborsare oltre un milione e mezzo di euro in più. Insorge l'Italia dei Valori: «Pronti a batterci contro gli aumenti in ufficio di presidenza. E An, con la quale abbiamo presentato una proposta di legge sul contenimento dei costi della politica, ci segua».
VIRTUOSI A GETTONE
E dire che lo scorso anno i deputati avevano sbandierato ai quattro venti il loro "sacrificio": rispedire al mittente, in nome della morigeratezza della politica, l'aumento dovuto al parallelo scatto delle retribuzioni dei presidenti di sezione della Cassazione, alle quali sono legati gli stipendi dei parlamentari. Cosa che non hanno fatto, invece, i loro colleghi di Palazzo Madama. Al Senato non ne hanno voluto sapere e si sono trincerati dietro l'articolo 69 della Costituzione, secondo cui «i membri del Parlamento ricevono un'indennità stabilita dalla legge». E la legge che disciplina gli stipendi di deputati e senatori collegandoli a quelli dei giudici della Suprema Corte, ha spiegato la presidenza del Senato, risale al 1965 e quindi per cambiare gli importi destinati ai parlamentari bisogna prima correggere la normativa. Fine delle discussioni. Conclusione: i senatori hanno goduto di un aumento pari a 200 euro lordi al mese che ha portato la loro indennità a quota 5.613,59 euro. Più alta dei deputati, che invece a quei soldi hanno detto «no», di 127 euro.
Ad ingarbugliare ancora di più le cose, ricorda il Sole 24 Ore, ci si è messo poi il blocco delle stesse indennità parlamentari disposto dalla Finanziaria per i prossimi cinque anni. Moratoria, fanno notare a Montecitorio, che avrebbe di fatto cristallizzato una situazione di disparità tra le due Camere. Aprendo la porta a possibili ricorsi da parte dei deputati interessati a colmare il divario economico con i senatori.
EVITARE CONTENZIOSI
I tecnici hanno già messo sull'avviso Bertinotti: di fronte alla legge non c'è desiderio di abbattere la casta che tenga. Nel senso che norme alla mano a un deputato, o anche ad un ex il cui vitalizio è legato all'indennità, basterebbe poco per mandare al tappeto Montecitorio e obbligarlo al rimborso. Da qui la necessità di un intervento riparatore da parte della Camera.
La patata bollente è adesso nelle mani del suo presidente, Fausto Bertinotti. L'ex segretario di Rifondazione comunista ha davanti a sé tre strade: rischiare eventuali ricorsi confermando la rinuncia all'aumento; sbloccare l'aumento a partire dal 2008, ma lasciando agli atti quello del 2007; consegnare ai deputati l'incremento per il 2008 e restituirgli anche gli arretrati del 2007. Una volta che il presidente della Camera avrà fatto la sua scelta, in ogni caso, la palla passerà all'ufficio di presidenza di Montecitorio che dovrà ufficializzare il tutto. Era stato lo stesso ufficio di presidenza, infatti, a congelare gli stipendi dei deputati. «La decisione spetta a noi», conferma Silvana Mura, che per l'Italia dei Valori in quell'organo ricopre la carica di segretario. I dipie-tristi promettono battaglia: «Poco più di 1.500 euro netti all'anno non ci cambiano la vita. È ora che i politici predichino bene e razzolino meglio».
L'OFFERTA AD AN
L'Italia dei Valori, che aveva proposto di anticipare il congelamento delle indennità parlamentari al 1° gennaio 2007, chiede aiuto ad Alleanza nazionale. «Insieme abbiamo presentato una proposta di legge sul contenimento dei costi della politica», ricorda Mura, «e visto che noi diremo no a qualsiasi aumento, sarebbe opportuno che anche An fosse coerente con quella impostazione». Il partito di Antonio Di Pietro non teme i ricorsi dei deputati. «Sfidiamo i parlamentari a presentarli», attacca l'esponente dell'Idv, «ma in quel caso ci batteremmo affinché l'identità di chi rivuole indietro i soldi sia resa pubblica». Quanto alla mancata equiparazione dello stipendio dei deputati a quello dei senatori, Mura non ne fa un dramma. «Anzi», aggiunge, «questo sarebbe un modo per spingere anche Palazzo Madama a fare altrettanto».


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

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Re: Zitti zitti i deputati si sono alzati lo stipendio

Messaggiodi takion il 04 gen 2008, 17:01

Tutta colpa, si giustificano a Montecitorio, della mancata parità di trattamento rispetto ai senatori.
E che dovrebbero dire i pensionati? "Tutta colpa della mancata parità con quegli stipendi d'oro"?
Ora vado a postare la notizia anche sul blog di Grillo, perché siamo in pieno sfacelo e quei fetecchioni se ne fregano... devono andarsene e subito!!! E mollare stipendi e pensioni, altro che prendere in giro!

NB: Aragorn, mi sembra che manchi un pezzo di articolo; vedi alla voce
Una volta che il presidente della Camera avrà fatto la
e da lì non prosegue.

[Già postato sul Grillo-blog ]
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Re: Zitti zitti i deputati si sono alzati lo stipendio

Messaggiodi takion il 06 gen 2008, 11:44

Ecco l'ultimissima! Sarebbe stato uno schiaffo alla popolazione che fa sforzi ad ogni occasione. Inoltre col problema di Napoli, penso che avrebbero dato fuoco a qualche "miccia"... Loro vogliono l'aumento, ma come si nota gliene frega niente di chi a fine mese non ci arriva. Poi non capisco: cosa si aspetta a ridurre il numero di parlamentari? Ognuno di loro ha una schiera di segretari e portaborse, pure stra-lautamente pagati dalla collettività...
Bravo Bertinotti.

ROMA - La Camera non concederà ai deputati l'aumento dell'indennità per consentire l'allineamento ai senatori, che hanno già percepito lo scatto da 200 euro (127 netti), prima che la Finanziaria congelasse per cinque anni le retribuzioni. Il presidente Fausto Bertinotti chiude definitivamente le porte all'ipotesi di un ritorno sulla decisione già adottata la scorsa estate. Ipotesi circolata in questi giorni fino a divampare ieri in un'accesa polemica.

Tutto nasce da quell'ultimo adeguamento alla retribuzione dei magistrati fatto in tempo a scattare, lo scorso settembre, a Palazzo Madama ma non a Montecitorio. Tanto che alcuni deputati di entrambi gli schieramenti hanno scritto al presidente Bertinotti per lamentare la disparità di trattamento. "Lettere o no, il presidente non intende cambiare la decisione già adottata in maniera molto ponderata la scorsa estate, quando fece approvare il blocco dell'indennità" fanno sapere in serata fonti a lui vicine.

Precisazione necessaria, dopo che per tutta la giornata si erano succeduti interventi indignati contro il ventilato ritocco già con la busta paga di gennaio per i 630 deputati. "La Camera blocchi immediatamente gli aumenti" attaccava il forzista Guido Crosetto, "doniamo l'aumento ai familiari della ThyssenKrupp a fine mese" proponeva Stefano Pedica, Idv, "no agli aumenti" invocava l'Udc Mario Baccini.

Sta di fatto l'ufficio di presidenza della Camera, che sovrintende a queste decisioni, non si è mai pronunciato in quella direzione, né intende farlo, a sentire anche il deputato questore Gabriele Albonetti: "Il tema non è all'ordine del giorno. A gennaio la busta paga non sarà più pesante. Anche se il tema dell'allineamento andrebbe affrontato. Mi risulta che alcuni deputati lo hanno posto per iscritto, ma la questione investe anche un problema di natura costituzionale, dato che la Carta non prevede l'indennità in misura diversa tra parlamentari delle due Camere".

Ad ogni modo, "anziché adeguare la nostra retribuzione al rialzo - propone Albonetti - perché non si riallineano i senatori, dando un segnale di rigore necessario di questi tempi?" Anche il vicepresidente di Montecitorio targato An, Giorgia Meloni, non vuol sentir parlare di un ritorno sulla decisione presa "e siccome in un sistema di bicameralismo perfetto l'equiparazione in effetti è un valore, provveda il Senato questa volta ad adeguarsi a noi".

È un tam tam trasversale, che da An arriva fino a Rifondazione comunista: "La scelta del presidente Bertinotti non si discute - dice il capogruppo Gennaro Migliore - Altro che aumenti, si deve andare verso una razionalizzazione di tutti gli emolumenti, compresi i rimborsi spese. Attendiamo ora un segnale in tal senso dal Senato". Insomma, per dirla con la vice capogruppo del Pd alla Camera Marina Sereni, la "linea della sobrietà non può più essere messa in discussione".

A Palazzo Madama la proposta del ritocco al ribasso delle loro, di indennità, l'hanno bollata come una provocazione. "Quanto meno una polemica infondata, superata dal blocco imposto dalla Finanziaria. Al Senato le leggi le applichiamo - commenta il questore Gianni Nieddu - Lo scatto del 2007 è avvenuto perché lo imponeva una norma, così come dal 2008 in poi si bloccano gli aumenti perché è una legge a prevederlo. È stato un errore della Camera decidere lo stop discrezionale lo scorso anno".

Ma per il vicepresidente leghista del Senato Roberto Calderoli "è tutta una presa per i fondelli, non a caso è stato bocciato il mio emendamento alla Finanziaria finalizzato a bloccare stabilmente gli aumenti e non congelarli per cinque anni". Nel caos scatenatosi ieri c'è stato anche chi, come il senatore della Destra Francesco Storace, ha scritto al presidente Franco Marini per comunicare che lui quell'aumento annunciato dai giornali non lo vuole, "è una vergogna". Nessuno lo aveva informato che i senatori quei 200 euro in più li percepiscono già da settembre.

fonte la Repubblica http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/politica/costi-politica/bertinotti-no-aumenti/bertinotti-no-aumenti.html
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Re: Zitti zitti i deputati si sono alzati lo stipendio

Messaggiodi athxp il 06 gen 2008, 13:06

kuelle persone sono il marciume dell' italia!! per colpa loro, noi ke lavoriamo non riusciamo ad avere un paese decente kome gli altri...
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Re: Zitti zitti i deputati si sono alzati lo stipendio

Messaggiodi takion il 06 gen 2008, 13:35

Però il ridicolo è questo
Nessuno lo aveva informato che i senatori quei 200 euro in più li percepiscono già da settembre.
che sta a significare che neppure sanno quello percepiscono a fine mese, però sanno che gli viene versato senza alcun problema, ne hanno certezza matematica..! Per la popolazione è invece il contrario esatto: nessuno sa se arriverà a fine mese..!
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Re: Zitti zitti i deputati si sono alzati lo stipendio

Messaggiodi athxp il 06 gen 2008, 14:46

takion ha scritto:Però il ridicolo è questo
Nessuno lo aveva informato che i senatori quei 200 euro in più li percepiscono già da settembre.
che sta a significare che neppure sanno quello percepiscono a fine mese, però sanno che gli viene versato senza alcun problema, ne hanno certezza matematica..! Per la popolazione è invece il contrario esatto: nessuno sa se arriverà a fine mese..!


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