Stangata per chi inquina. La Ue: "Il limite a 120 g/km"

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Stangata per chi inquina. La Ue: "Il limite a 120 g/km"

Messaggiodi takion il 19 dic 2007, 22:54

E' vero che non bisogna fare del catastrofismo circa l'inquinamento globale e ciò che accadrà nel 2012 (scioglimento dei ghiacci), ma da questa parte sembra che già stiano iniziando ad adottare misure pesanti. Inoltre si sono dimenticati altre marche che pur se non costruite in EU, sono vendute.

Ora è ufficiale: la Ue ha deciso che la riduzione del C02 dovrà essere molto più drastica di quanto previsto. Nel 2012 il limite medio passerà da 160 grammi di C02 per chilometro a 130 che però dovranno diventare 120 con l'ausilio di pneumatici speciali o climatizzatori migliori e ci sarà un sistema di sanzioni per i costruttori che non rispetteranno i tagli.

Il peso dei veicoli inoltre sarà considerato per stabilire il livello di riduzione richiesto e influenzerà per il 60 per cento la differenza di riduzione. E qui sono scoppiate mille polemiche: il progetto prevedeva infatti di decidere il taglio di C02 con una percentuale variabile dal 30 all'80% di un complicato rapporto fra peso ed emissioni, ma la Ue ha invece stabilito che la riduzione dovrà essere del 60%.

Ciò significa che il livello di emissione proveniente da automobili più pesanti dovrà essere migliorato in misura proporzionale più di quanto dovranno esserlo le automobili più leggere rispetto ad oggi.
I produttori potranno produrre automobili con emissioni sopra il limite della curva "soltanto a patto che siano bilanciate da automobili che stanno sotto la curva e che la media resti a 130 g/km".

A questa decisione si sono opposti - per motivi diversi - i tre vicepresidenti della commissione: l'italiano Frattini, il tedesco Verheugen e il francese Barrot. Ma ormai la decisione è presa e molte marché dovrannno vedere i propri piani e i propri investimenti perché la data del 2012 in cui entarà in vigore questa normativa non è poi così lontana per chi deve progettare e costruire nuove auto.

Immediate le reazioni: il ministro dell'Ambiente tedesco, Sigmar Gabriel, ha denunciato la 'guerra di concorrenza': ''La proposta dell'Unione europea per ridurre il CO2 - ha denunciato - non ha niente a che vedere con la protezione dell'ambiente, ma si tratta di una guerra di concorrenza contro i costruttori di automobili tedeschi'', ha detto Gabriel all'emittente televisiva Zdf, aggiungendo che ''gli unici a essere favoriti sono i costruttori francesi e italiani''.

Per capirci, nel rapporto fra peso/inquinamento si crea una curva che più cresce meno sforzi dovranno fare le case automobilistiche i cui modelli inquinano di più a rientrare nella normativa. Viceversa, quanto più la curva tende al piatto meno sforzi dovranno fare le case automobilistiche (come la Fiat e le francesi) i cui modelli complessivamente inquinano meno.

Allo stato attuale sarebbero quindi favoriti italiani e francesi, specializzati in city car, e penalizzati i tedeschi che hanno in listino quasi esclusivamente supercar e grandi berline.

Dura, anzi durissime le sanzioni in caso di sforamento rispetto agli obiettivi fissati: 30 euro al grammo nel primo anno, 35 euro nel secondo anno, 60 euro nel terzo e 95 euro nel quarto anno. Si tratta di dati che non sono stati ancor ufficialmente confermati, ma che porterebbero i costruttori automobilistici a pagare multe annuali fino a 13 miliardi di euro. Una cifra altissima che potrebbe fra l'altro far vacillare i bilanci di molte aziende già al limite della sopravvivenza.

Immediata la reazione dell'ANFIA, l'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica: "La nuova strategia comunitaria - afferma Eugenio Razelli, presidente ANFIA - che fissa la data di applicazione del regolamento al 2012 non tiene conto di alcuni elementi fondamentali dello scenario competitivo: i tempi di progettazione e industrializzazione, la necessità di un approccio integrato al problema, gli elevati costi industriali e dunque l'impatto sul prezzo finale delle auto. Inoltre, l'introduzione di un criterio che differenzia il target di riduzione in base al peso dei veicoli penalizza in modo particolare i costruttori di vetture di segmenti bassi che avranno un obiettivo di riduzione maggiore rispetto a quello medio di 130 g/km proposto dalla UE. L'industria italiana ritiene indispensabile, innanzitutto, posporre la data di applicazione del regolamento al 2015, così come applicare il principio adottato in tutte le politiche ambientali Europee "chi più inquina, più paga" in modo che l'onere maggiore non ricada sui costruttori di gamma bassa e, di conseguenza, sui consumatori. Analogamente, riteniamo che sarebbe opportuno introdurre eco-bonus per i costruttori più attenti all'ambiente così da incentivare le produzioni più rispettose dell'ambiente".
(19 dicembre 2007)

fonte la Repubblica http://www.repubblica.it/2007/12/motori/motori-dicembre-2007/motori-stangata-co2/motori-stangata-co2.html
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