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Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 09 nov 2007, 21:14
di Cesena'88
Sfogliando "la Repubblica" di oggi, venerdì 9 novembre, ecco cosa ho visto..... Leggete pure... Io come perito e futuro, speriamo :D , ingegnere mi chiedo come si possa fare.....
Immagine
Se dovesse esserci qualcosa che non va bene levate pure...

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 09 nov 2007, 21:30
di athxp
guarda, prendetevi pure la laurea tnt non serve a nulla!!
o almeno non aspettatevi stipendi stratosferici.... al giorno d' oggi vale di + una patente c di una laurea!!

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 09 nov 2007, 22:14
di diegofio
che andiamo sempre peggio lo si sa. dal debellamento degli istituti tecnici in poi. attualmente per chi può la soluzione migliore è andare all'estero visto che qui anche un laureato in scienze politiche fra poco firmerà progetti al posto di un ingegnere. dal punto di vista delle materie scientifiche l'italia è paragonabile ad un paese del terzo mondo.
sai cosa si dice a padova? esistono due facoltà... quelle facili ed ingegneria :asd:
auguri per gli studi...ingegneria elettronica?

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 10 nov 2007, 01:55
di nemesys_72
ingegneria (a padova) non è sicuramente facile, anzi, ma ci sono anche altre facoltà che non lo sono, matematica pura ad esempio..
logico che gli ingegneri(gran parte dei quali se la tirano/sbregano) dicano che esistono le facoltà facili ed ingegneria..
non so se avete mai provato a far l'esame di diritto privato a giurisprudenza a padova o bologna ad esempio..
ognuno tira acqua al proprio mulino, non voglio dire che siano tutte difficili, ma di sicuro l'unica non è ingegneria..
quoto athxp, ormai aver una laurea non serve a molto(in italia), si va sempre e solo avanti se si ha qualcuno dietro purtroppo e infatti gran parte emigra..

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 10 nov 2007, 15:21
di diegofio
si figurati era solo una battuta e una esasperazione sono d'accordo con te. è che ci stava bene :D

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 10 nov 2007, 16:00
di Cesena'88
Si si ingegneria eletronica e tlc a cesena, ma certo che so che nn prenderò stipendi assurdi.... Xò il mio era voleva essere 1 discorso d critica a come continua ad essere trattata l'istruzione in italia e in questo caso l'università.... M sembra uno schifo che prima abbiano deciso di fare 3+2 e adesso la 3 ti dicono che nn vale più nulla, non era più sensato tornare a 5?

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 10 nov 2007, 16:14
di nemesys_72
beh, 3+2+master sennò anche con 3+2 non è che si abbiano tante possibilità, specie in ingegneria..

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 10 nov 2007, 16:32
di diegofio
secondo me tu vai tranquillo che con una laurea in ingegneria elettronica di lavoro ne trovi sejnza grossi problemi.
comunque adesso pensa a matematica e fisica :D e ringrazia che fai il 3+2 altrimenti ora di queste due ne dovresti srudiare molto di più (che poi ti riprederai alla specialistica ovviamente ma alla fine dei conti ne studi sempre meno di un vecchio ordinamento, mooolto meno).
comunque il 3+2 è già obsoleto...ora c'è il nuovissimo ordinamento... #-o

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 10 nov 2007, 18:19
di takion
Quel tipo di laurea sarà sempre ricercata (come poche altre) e dipenderà poi da te mantenere un certo tipo di discorso. Gli eventuali aggiornamenti ti daranno modo di essere sempre sull'onda; nulla per cui disperarsi...

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 10 nov 2007, 18:22
di Cesena'88
no ma io nn m sto disperando e il 3d nn era volto al mio futuro!!! :) volevo far notare quel che viene fatto all'uni...

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 10 nov 2007, 19:28
di Cinesco
athxp ha scritto:guarda, prendetevi pure la laurea tnt non serve a nulla!!
o almeno non aspettatevi stipendi stratosferici.... al giorno d' oggi vale di + una patente c di una laurea!!


Che affermazione ridicola..
Sei forse un laureato senza lavoro o chiacchieri tanto per scrivere qualcosa?
La laurea deve esser considerata uno strumento, poi è compito di ogni laureato meritarsi un posto ed uno stipendio decente.

Ho conosciuto personalmente laureati con stipendi da 1.200 euro,laureati che di soldi ne prendevano il quadruplo oltre ad avere lavori che gente neppure si sogna di poter gestire ed anche ragazzi che hanno rifiutato lavori già ben pagati (Posto fisso in Agusta..a livello mondiale una delle più importanti costruttrici di elicotteri) per completare gli studi piuttosto che accontentarsi della Triennale senza ottenere la specialistica.

Se sei un cretino rimani tale con o senza laurea..il discorso è che se hai un minimo di cervello hai molte possibilità in più, ovvio che giustamente in questo mondo nessuno ti regala niente ed uno stipendio alto devi meritartelo.

Come dice Nemesys sicuramente ci son facoltà molto più difficili come ad esempio Fisica e forse Matematica (sinceramente non conosco a sufficienza per poterne parlare) il fatto è che oltre alla mole di studio in certe facoltà c'è anche la necessità di capire determinati concetti...quindi preparando un esame di Storia su un libro di 1000 pagine, è praticamente impossibile trovarsi al cospetto di qualcosa che non riesci a capire..
in Fisica o Matematica spesso 10 pagine di un libro possono essere più difficili da studiare di 300 di storia.
Poi ci son gli esercizi..cosa che per giurisprudenza o scienze politiche non esistono ed è sicuramente un elemento che aumenta molto la difficoltà degli esami.

Comunque prima di parlare informatevi bene...soprattutto se le vostre sono semplici critiche fondate su luoghi comuni:
"dal punto di vista delle materie scientifiche l'italia è paragonabile ad un paese del terzo mondo.".
Prendi l'elenco dei prof. di ingegneria di una buona università italiana..Milano,Roma,Torino o quello che ti pare..poi leggi il loro curriculum e dimmi se è da terzo mondo, insomma se persone che hanno lavorato per la NASA, insegnato nelle migliori unversità Americane ed Europee, partecipato a progetti di importanza mondiale credi che siano da Terzo mondo..non saprei che cosa vorresti aspettarti di meglio.

Ah, tanto per chiacchierare,
un paio di anni fa ho assistito ad un incontro in cui un "ragazzino" di 29 anni spiegava con molta chiarezza come aveva risolto il problema delle vibrazioni sul tetto della Nuova Mini, dopo che la BMW l'aveva chiamato per risolvere il problema..
Questa è gente che viene da un'università del terzo mondo e per la quale sarebbe stato meglio prendere una patente C.

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 10 nov 2007, 19:42
di Joistick
ti quoto in pieno cinesco....

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 10 nov 2007, 21:45
di diegofio
io credo che come difficoltà le facoltà si dividano in due rami, quelle scientifiche e non. in queste ultime il carico di studio è inferiore, infatti molti studenti possono permettersi di lavorare. io ad ingegneria non conosco nessuno che lavora (e se lo fa va abbondantemente fuori corso).
il livello di difficoltà, oltre agli argomenti in sè, è come dici tu ovviamente anche determinato dalla tipologia degli esami. detto questo comunque è altresì vero che il discorso va riferito alle attitudini di ognuno, percui per me può risultare più naturale dare analisi matematica che un esame di diritto e viceversa. ;)

confermo anche che sulle materie scientifiche siamo messi molto male, (il terzo mondo era volutamente esagerato). in italia assumono grande importanza ancora le materie umanistiche (basta vedere il numero degli iscritti alle facoltà) e in matematica gli studenti italiani sono tra i peggiori d'europa.
segno che a queste materie non diamo l'importanza che meritano durante la formazione pre-universitaria.
non importa che i professori siano bravi (e confermo quanto hai detto che ce ne sono parecchi nelle università italiane di alto prestigio ma guarda caso molti hanno studiato all'estero) se poi gli studenti non sono formati al giusto livello appena entrati nel mondo universitario. ed in termini monetari abbiamo gli stipendi più bassi d'europa, quindi se non da terzo mondo, al secondo ci siamo vicini.

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 10 nov 2007, 22:36
di Cinesco
Se sei uno studente di ingegneria sai meglio di me che pur non avendo una base scientifica alle spalle ce la puoi fare perchè il primo anno ricominci tutto da zero, analisi o algebra iniziano dalle nozioni base, ovvio che in te ci deve essere quella "scintilla" che ti permetta di entrare in un nuovo modo di pensare.

Ci sono persone che iniziano senza troppi problemi ma con grande impegno ingegneria venendo dal classico (molti) ed addirittura dal turistico..
insomma gente che "piano cartesiano" neanche sapevano che voleva dire. Con buoni professori però ed una buona dose di impegno son riusciti a mettersi al paro di studenti provenienti da scientifico o tecnico.

Insomma conoscere alla perfezione un linguaggio di programmazione ti può far prendere un 30 ma se rimani incapace di risolvere un problema pratico in poco tempo difficilmente potrai aspirare ad un buon lavoro...ecco perchè una laurea se non hai la testa non ti serve a nulla.
L'avrai visto che c'è gente che imparando a memoria lo svolgimento di un determinato esercizio o delle dimostrazione prende voti stratosferici..peccato solo che nel momento in cui devono elaborare personalmente un progetto non sanno dove metter mano, ecco perchè dico che la gente se lo deve meritare uno stipendio elevato e non lo deve avere di diritto con una laurea.

Per il discorso professori è scontato che abbiano studiato anche all'estero però parliamo di master per il 90% dei casi..ma è indispensabile per una formazione professionale, insomma se mi laureassi in informatica ed avessi un minimo di ambizione farei di tutto per fare almeno un master in America, magari se mi laureassi in meccanica cercherei di andare in Germania, per Aereospaziale in Olanda (se non sbaglio c'è il più grande polo di ricerca europeo).

Per gli stipendi sicuramente saranno mediamente più bassi ma come quelli di ogni altro lavoratore italiano rispetto ad un lavoratore straniero.
Sinceramente credo che i lavoratori in fabbrica in Germania prenderanno di più dei lavoratori in Italia anche se (contrariamente a quanto si crede) il costo della vita è più basso di molte città italiane (partendo dagli affitti per finire ai divertimenti o alla benzina), stesso discorso per gli infermieri che in Italia prendono molto meno rispetto al resto dell' Europa..però torno a ripetere che un laureato che se lo merita il suo bello stipendio se lo porta a casa.
Le opportunità ci sono (magari meno che all'estero) e una laurea in Italia,possibilmente con una buona conoscenza delle lingue ed un master decente è già un buon biglietto da visita anche all' estero..sempre se accompagnato da una capacità reale di risolvere i problemi.

Re: Ma io cosa studio a fare?

MessaggioInviato: 11 nov 2007, 10:17
di nemesys_72
molte volte il master però diventa un problema di soldi, non di volontà (purtroppo)..
conosco molti ingegneri o laureati di altro tipo che purtroppo dopo gli enormi sacrifici fatti per fare i 5 anni non hanno proprio potuto fare il master, mentre ne conosco anche altri che si son fati un mutuo per poter andar avanti e trovare poi un lavoro decente..