Varese - Era semicosciente su un lettino di ospedale, al pronto soccorso. E’ per questo che la prova regina di un processo per guida in stato di ebbrezza non è valida
Prelievo senza consenso, assolto ubriaco al volante
Bevuto, aveva bevuto. E i valori del sangue erano lì a dimostrarlo. Ma il prelievo, gli agenti, lo fecero mentre lui era semicosciente su un lettino di ospedale, al pronto soccorso. E’ per questo che la prova regina di un processo per guida in stato di ebbrezza, non vale nulla, o almeno questo è quanto ha sostenuto in aula il legale del ragazzo (19 anni all’epoca), Fabio Margarini, ottenendo l’assoluzione del suo cliente. Il giovane si era schiantato a Besano nel 2004. Un capitombolo in macchina senza che però venissero coinvolte altre auto. Era stato portato in ospedale e lì gli agenti avevano chiesto e ottenuto il prelievo. Tuttavia, come ha ricordato l’avvocato in aula, un prelievo invasivo senza il consenso della persona non è valido. Lo dicono due pronunciamenti della cassazione e della corte costituzionale. E richiamandosi a questi precedenti il legale ha ottenuto l’assoluzione del giovane. Il prelievo, inoltre, se effettuato senza il consenso lede la libertà personale dell’individuo e non è in linea con le legge sulla privacy, in quanto rivela dati sensibili protetti per legge. A meno che non sia stato effettuato per motivi di terapia legati all’evento traumatico. Ma non era questo il caso. Il giovane si ruppe un’anca.
... che ne pensate??