Ha osato rubare dentro la Grande Moschea alla Mecca. Un gesto che gli è costato il taglio della mano destra. L'uomo, un cittadino egiziano, è stato dichiarato colpevole di borseggio all'interno del primo luogo santo all'Islam, nell'ovest dell'Arabia Saudita. Il ministero dell'Interno egiziano ha precisato - in un comunicato diffuso dall'agenzia ufficiale Spa - che Amro Mohammed Zarif Nasr, "ha commesso un borseggio all'interno della Grande Moschea".
Reato gravissimo - Un reato che viene punito anche nella Moschea del profeta Maometto alla Medina, secondo luogo santo ai musulmani, con l'amputazione della mano destra, fino al polso. Se il ladro dovesse essere recidivo, gli verrà tagliata anche la mano sinistra. I furti commessi nel Regno sono generalmente puniti con frustate e/o prigione.
Fonte Tiscali http://notizie.tiscali.it/articoli/esteri/07/novembre/05/riba_mecca_taglio_mano_675.html