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Il canton ticino vuol chiudere ai frontalieri

MessaggioInviato: 27 set 2007, 14:48
di Aragorn
Canton Ticino, lì gli italiani sono nel mirino: sia i lavoratori autonomi, sempre più visti come l'incubo degli artigiani svizzeri, sia i dipendenti del settore edile, alle prese con la disdetta del contratto nazionale.
Sono proprio i piccoli imprenditori, abili a sfruttare l'apertura delle frontiere, a calamitare polemiche e ostilità. Al punto da venire indicati come un nemico «da combattere con l'esercito». Servono delle «milizie volontarie» per vincere «la concorrenza ad artigiani e piccole imprese rossocrociate». Nella lista nera ci sono imbianchini, idraulici, muratori e piastrellisti. Arrivano dal Piemonte e dalla Lombardia e riescono a praticare prezzi più vantaggiosi dei loro concorrenti ticinesi e irresistibili per i committenti. Lavorano in nero? No: la loro attività, purché rispettino l'obbligo di notifica alle autorità svizzere, è perfettamente legale. Ma questo non basta a metterli al riparo dalle critiche, li chiamano "padroncini", i ticinesi. "Padroncino" vuol dire "lavoratore autonomo", ma gli imprenditori e gli oppositori d'oltre confine allargano il concetto: dicono che nella Svizzera italiana ormai la fanno da padroni. Illoro successo però è legato solo alla prima legge del mercato: la conconenza. Costano meno della me-tàdegli svizzeri. Se pertirare su una parete un muratore ticinese chiede 80 franchi l'ora (50 euro), un collega comasco o varesino, ma anche bresciano o bergamasco si accontenta di 15.
Ed essendo gli svizzeri tutt'altro che stupidi, non è difficile indovinare chi si aggiudicai'appalto. «Così - protestano i concorrenti interni - ammazzano il mercato. Questa volta gli extracomunitari siete voi, bisogna tornare a chiudere le frontiere». E più cresce il loro successo, figlio anche dell'abilità, più sale l'ostilità, il clima di attrito, tensione sociale, opposizione. Al punto che chi osteggia gli italiani raccoglie consensi. È il caso della Lega dei Ticinesi, movimento politico nato nel 1991 sulla scia del successo della Lega Nord, che vede lievitare i propri voti in maniera esponenziale. Ora, in vista delle elezioni fé-
derali del prossimo 21 ottobre, quelle per il Parlamento svizzero, la sinfonia non cambia. «Dobbiamo difenderci -tuona Giuliano Bignasca, fondatore e presidente avita del partito - eper questo creeremo le Milizie della Lega. Visto che lo Stato non intende mettere gli ispettori del lavoro a controllare i cantieri, il confine e la manodopera estera che mina il nostro mercato, ci pensiamo noi». Il "Nano", come Bignasca -sessantaduenne made in Lugano - viene soprannominato, dopo le polemiche sui troppi giocatori di colore in nazionale, le taglie sugli autovelox, torna così sull'argomento che più lo ha premiato: «La guerra al frontaliere».
Gli avversari lo tacciano di populismo, i sindaci nostrani dei paesi di confine protestano, ma lui raccoglie consensi. «Coninostri volontari, disarmati - attacca - controlleremo a tappeto in dogana tutti quelli che quotidianamente attaccano il nostro mercato del lavoro, come quegli italiani che ora lavorano anche con i rumeni». Difficile così, anche per il frontaliere dipendente, quasi 50 mila tra lombardi e piemontesi, non sentirsi nel mirino. Schiacciati tra chi vorrebbe chiudere le frontiere e i "colleglli" autonomi che giocano al ribasso.
Sulla testa degli edili, poi, è caduta un'altra tegola con la disdetta del "Contratto nazionale mantello" che da settant'anni garantisce precisi diritti ai lavoratori del settore. Una scelta, quella della Società svizzera degli impresari-costruttori (Ssic), che dal primo ottobre manderà in pensione i salari minimi vincolanti e le condizioni di lavoro minime. «Un salto indietro ai tempi del dominio feudale» per i sindacati italiani e svizzeri che hanno annunciato battaglia. Così, se prima lo stipendio mensile di un muratore non poteva scendere sotto i 4000 franchi (circa 2450 euro), mille in più per quello specializzato, ora i prezzi li farà il mercato con il rischio di aprire la strada a un nuovo dumping sociale e salariale. Intanto alla finestra non ci sono più solo gli autonomi italiani ma anche quelli dell'Europa dell'Est

Re: Il canton ticino vuol chiudere ai frontalieri

MessaggioInviato: 27 set 2007, 15:07
di Aragorn
È l’ora dell’arruolamento!
lunedì 17 settembre 2007
milizia
Difendiamoci! Le Milizie della Lega devono essere create a breve, visto che lo Stato non intende mettere gli ispettori del lavoro a controllare i cantieri ed il confine a controllare la manodopera estera che mina il nostro mercato del lavoro!

Pensavate che ce ne fossimo dimenticati? Invece no! Il numero di frontalieri, padroncini, distaccati, lavoratori temporanei e quant’altro che ogni giorno invadono il nostro Cantone portando via il lavoro ai ticinesi giovani e meno giovani, continua ad esplodere!Tra questi c’è un sacco di gente che fa concorrenza sleale ai nostri lavoratori, artigiani e piccole imprese, perché non rispetta le nostre leggi!

Per combattere il deleterio fenomeno, il Consiglio di Stato aveva promesso il messaggio per l’assunzione di nuovi ispettori del lavoro entro fine estate, ma naturalmente il governo dorme alla grande! Uella Barbie Sadis-Masis!

Bene, se il Consiglio di Stato dorme, ai controlli a tutela dei nostri lavoratori ci pensiamo noi, con le milizie della Lega (ovviamente non armate)!! Ovvero, una squadra di volontari che si occuperà di controllare a tappeto in dogana tutti quelli che quotidianamente invadono il nostro mercato del lavoro!
E ovviamente gli incassi delle multe dei “furbi” che verranno colti in flagrante ce li teniamo noi!

Arruolatevi!!

http://www.legaticinesi.ch/index.php?op ... &Itemid=43

Re: Il canton ticino vuol chiudere ai frontalieri

MessaggioInviato: 27 set 2007, 15:27
di Aragorn
se un giorno scompaio sapete che sono stato rapito dai ticinesi...

Re: Il canton ticino vuol chiudere ai frontalieri

MessaggioInviato: 27 set 2007, 15:34
di Joistick
:lol: :lol:

io ho parenti in svizzera e loro non la pensano così, c'è comunque lavoro anche per gli stessi ticinesi...

Re: Il canton ticino vuol chiudere ai frontalieri

MessaggioInviato: 27 set 2007, 17:50
di thrantir
interessante! mi piacerebbe avere delle testimonianze di prima mano sul governo svizzero, da sempre decantato come iper-organizzato, cosa ne pensano i tuoi parenti?

a me è capitato di passare per la svizzera, in effetti, se sono organizzati come l'arganizzazione della mobilità stradale (impeccabile!), allora le voci devono essere vere :D

Re: Il canton ticino vuol chiudere ai frontalieri

MessaggioInviato: 28 set 2007, 15:03
di Joistick
da quello che dicono loro lo stato e il governo sono meglio organizzati del nostro(non ci vuole molto) c'è più rispetto per l'ambiente c'è meno vandalismo.... per me anche la loro struttura scolastica è migliore infatti c'è più gente istruita rispetto anoi..