Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

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Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi Aragorn il 26 set 2007, 12:16

Il ministro dell'Interno interviene alla commissione Affari costituzionali del Senato: servono interventi per aiutare i sindaci

OMA - Che il fenomeno della prostituzione sia qualcosa che va al di là del semplice aspetto di decoro urbano, il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, lo sostiene già da parecchio tempo, sottolineando la necessità di interventi legislativi che possano quantomeno servire a porvi un argine. E quale possa essere una possibile soluzione lo ha spiegato al Senato, nel corso di un'audizione alla commissione Affari costituzionali: multe «non conciliabili» per i clienti delle ragazze, con il verbale fatto arrivare a casa.
UN AIUTO AI SINDACI - «I sindaci - ha spiegato Amato - sono sensibili al problema della prostituzione, ma è un tema in cui non penso ad una disciplina con un articolo proibitivo. Penso ad un divieto con sanzione amministrativa applicabile dai vigili urbani per l'esercizio di quell'attività in strade frequentate da minori o vicino a luoghi di culto. E per i clienti multe non conciliabili, con il verbale che deve arrivare a casa». Le associazioni come la Caritas, ha proseguito, «hanno perplessità su questo tipo di soluzione, perchè temono che la prostituzione dalla strada si trasferisca così in luoghi incontrollabili o che finisca al chiuso dove loro non possono controllare cosa succede alle donne coinvolte». Tuttavia il ministro ritiene quella da lui indicata una strada decisametne percorribile.


UOMINI E RISORSE - Amato ha poi parlato della questione sicurezza nel suo complesso, evidenziando che «le risorse contano più delle norme e questo è un compito che spetta alla Finanziaria. Da parte nostra noi cerchiamo di rendere disponibili il più possibile uomini attraverso una mobilità sia interna che esterna». Ad esempio, ha riferito, «2-3.000 unità si possono tirar fuori facendo fare al personale civile le pratiche che ora vengono svolti dai poliziotti. Ma si può anche ricorrere alla mobilità esterna, prendendo 700 persone tra civili della Difesa ed alcuni marescialli - ce ne sono 25.0000 in esubero - in modo da riempire i vuoti dei ruoli tecnici». Ma, ha sottolineato il ministro, «serve gente nuova, perchè l'età media delle forze dell'ordine continua a salire. La legge sull' esercito professionale - ha poi aggiunto - rischia di perdere uno dei suoi capisaldi e cioè che dopo la ferma i volontari si possano ricollocare nei ruoli di polizia, carabinieri e finanzieri. Almeno 4.000-4.500 unità possono entrare così, per dare a noi sangue fresco».

fonte corsera


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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi takion il 26 set 2007, 12:37

E' ormai da tempo che tendono a spingere verso le case chiuse, e solo perché c'è qualche nostalgico di quei momenti. Però non tengono conto che ciò porterebbe ad una escalation di varie malattie dato che è provata la negligenza a quei tempi di molti medici incaricati alle visite alle "signorine"... Bastava un servizio gratuito per scampare alla visita e così tutto era a posto, proprio come farebbero ancora oggi. L'unica soluzione sarebbero i medici a rotazione e sapendo la zona solo all'ultimo momento, sì da non avere interferenze. Ma qual'è il medico disposto a scodellarsi magari 1000 km per andare a fare una visita a diverse "pazienti"?

Comunque il problema rimarrà, dato che chi non trova qui, è anche disposto ogni tanto a farsi la capatina all'estero, ove già funzionano detti posti, ma non sia cosa ti riporti indietro...
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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi Aragorn il 26 set 2007, 12:39

perchè ora invece sono sicure? sicuramente nelle case chiuse diminuirebbe il rischio di malattia non il contrario...


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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi takion il 26 set 2007, 12:52

sicuramente nelle case chiuse diminuirebbe il rischio di malattia non il contrario
vedi, questo è quello che pensi tu, purtroppo ho già eseguito ricerche in merito e non è così, infatti sarebbe da chiedere al sig. d'Annunzio, ormai in polvere, come se la prese (treponema pallidum)...

Come detto sopra scatterebbero tutte quelle compiacenze che sono solite in certe questioni...

Diciamo che forse potrebbe essere una soluzione, ma da prendere con i "guanti" veramente, dato che sarebbe molto facile la diffusione veloce.
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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi Aragorn il 26 set 2007, 13:02

ma scusa secondo te oggi c'è meno rischio di malattia a farle con persone sfruttate e trattate come animali dai protettori che fanno all'amore in mezzo ai boschi o a bordo strada?
in base a che ricerca? puoi pubblicarla perfavore?


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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi takion il 26 set 2007, 14:43

Lo sfruttamento esisterebbe ugualmente: se non più dai protettori, dallo Stato che come si può vedere nel passato riscuoteva una tassa. Il fattore di sicurezza igienica sarebbe una barzelletta come lo fu allora.
Purtroppo in Italia come in altri Paesi tale questione ancora non è abbordabile; se voi un esempio di come sia più fattibile vai a vedere in Olanda o in Svezia, ove hanno veramente dei controlli e non c'è alcuna forma di tipo "do ut des" o meglio di agevolazione, perché la tipa l'ha data al medico di turno che compiacente scrive cose senza senso, tanto se uno se la prenderà "sarà stato dopo la sua visita"... Qui non si parla di lasciare a casa il tale e fargli avere la settimana di malattia per solo riposo, qui si parla di epidemie che possono verificarsi in base a concetti erronei nella popolazione. Sino a che non ci sarà completa conoscenza e responsabilità dell' intera questione, a mio parere, non si potrà aderire a tale proposta. In caso contrario... chi semina vento, raccoglie tempesta!

Quelle da me eseguite sono ricerche che ho poi paragonato a quelle eseguite da un amico abitante a Roma, anche lui ormai di questo parere. Non sono ricerche pubbliche o richieste da qualche ente, ma solo per nostra conoscenza dopo la proposta fatta da alcuni "onorevoli". Ritengo inopportuno pubblicarle anche perché dovrei chiedere il suo parere (mi dirà sicuramente di no) dato che alla fine si compongono delle 2 parti unite. Sono comunque composte da una base di domande che equivalgono in tutta l'Italia e direi anche in tutto il mondo. Ad ogni risposta si inserisce un valore, che alla fine sommato ad altri darà un risultato che sarà la percentuale di rischio +/- effettiva, dato che bisogna sempre tenere conto dei lati "incogniti" che possono svilupparsi in una qualsiasi situazione. (Cioè, tenere conto anche del sassolino senza sapere che grandezza potrebbe avere...).

Ti posso però dire che la punta massima di affluenza e richiesta si raggiungerebbe facilmente in Lazio, Lombardia e Piemonte, con continuo via vai di gente fra le 3 città. Non a caso erano le città più interessate anche nella 2a guerra mondiale in quel settore (c'era anche la Toscana).

Tutto tratta i buon senso, e quanto ce n'è ad oggi in Italia?

Dimenticavo: oggi il rischio c'è sia per quelle di strada (sicuramente maggiore) che per quelle che svolgono in casa. Chi si ritirerebbe se fosse malata? Le parole sono parole, ma ciò che conta è la concretezza e per quello che ne so, nessuna di loro si leverebbe da tale professione, da qui il pericolo di infezione a tutti. Oggi poi, con l'AIDS...
Sai che l'epatite (già da questa) scompare a 120°? SI usa l'autoclave altrimenti il virus resiste. Pensa per l'AIDS che ancora cercano. Dicono che una volta passato X tempo muoia... balle! Muore chi l'ha contratta e non può certo più dire quando l'aveva presa. PEr quello che ne so anche il detto bacio è pericoloso, in quanto entrano in gioco le ghiandole salivari e là si parla di interscambio di liquidi organici. Ora: se ho l'influenza pensi potrò attaccarla a che a lei? E se ho l'AIDS?
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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi thrantir il 26 set 2007, 15:16

permettimi un appunto. Senza mettere in dubbio la tua buona fede, se non sei in grado di fornire le tue fonti è meglio che non le citi no? :wink:

Nel senso, se dici che alcuni fatti discendono da delle ricerche è normale che ti si chieda di vederle. Siccome dalle tue parole evinco che tu fossi già a conoscenza dell'impossibilità di pubblicarle, per il mancato consenso del tuo amico, allora sarebbe stato meglio che tu non le citassi affatto, basando il tuo ragionamento solo sui dati accessibili a tutti. In fondo, è parecchio frustrante partecipare ad una discussione con la consapevolezza di avere meno informazioni rispetto al proprio interlocutore :wink:
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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi max967 il 26 set 2007, 17:22

Magari lo facessero !!! cosi, forse, riuscirò a togliere dalla vista mia e quella dei miei figli, lo schifo che ho nel quartiere ! Per il resto... malattie, case chiuse etc etc... n o n m e n e f r e g a n i e n t e ! Peggio per chi ha questa necessità... ritengo veramente squallido pagare una donna.

ciao
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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi takion il 26 set 2007, 17:34

Ciò che dici lo comprendo benissimo ed infatti non lo contesto, però non deve essere frustrante bensì solo esterno da eventuali dati o informazioni pubbliche, quali sono quelle quotidiane. Se più di quello non viene detto dai media, e sappiamo tutti che c'è molto altro, allora dovrebbe essere frustrante anche per il resto delle informazioni mai complete...

C'è anche un altro fatto. Mai abbiamo mostrato questi dati, in quanto sappiamo benissimo che al 90% non verrebbero presi in considerazione, dato che ogni settore ha dei propri modus operandi che escludono questo o quello; inoltre né io né quel mio amico abbiamo l''eventuale importanza che ha magari chi già è interno da anni. Intendo dire: noi saremmo subito visti come dei nulla e la cosa sarebbe lasciata cadere, perché siamo due emeriti sconosciuti. O forse verrebbe assorbita da altri che la farebbero divenire notizia e studi loro... come già accaduto.

Basta vedere con quanta ripetitività è trattata una certa questione. Quando è riportata per un certo lungo periodo, o viene approvata o decàde. Questa temo verrà approvata proprio per i motivi detti sopra.

@Max967: capisco benissimo cosa dici e anche a te posso solo che dare ragione. Purtroppo questo è il mondo in cui si vive e tocca a chi lo abita renderlo migliore; non è certo fregandosene che si risolve tutto... anzi si rimanda ad futurum con altri enormi punti interrogativi che nasceranno durante l'attesa di una risoluzione definitiva.
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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi max967 il 26 set 2007, 19:18

Non è che me ne frego... collaboro attivamente con il comitato di quartiere per far sentire la nostra indignazione da "chi deve sentire", ma che non può fare niente (!?!?)... me ne frego del "destino" dei praticanti di questo tipo di "amore".

ciao
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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi Cinesco il 26 set 2007, 19:29

Ma quì la questione non è "Apriamo le case chiuse perchè vogliamo dare alle prostitute ed ai loro clienti un posto accogliente e preservarli dal rischio di malattie"..sarà sicuramente una cosa importante ma non è la priorità.

Quello che interessa alla gente è aprire le case chiuse perchè sotto il controllo dello stato le prostitute saranno costrette a pagare le tasse e per le strade non si dovrà veder quello schifo a qualunque ora del giorno!

Dovresti fare anche una ricerca sul degrado urbano e su quanto la presenza di prostitute anche in orari diurni influisca sull'atteggiamento delle persone, non credi che avere strade più "pulite" possa esser uno stimolo a preservare in migliore stato determinate zone più degradate di certe città, non credi che si possa limitare i proventi dello sfruttamento della prostituzione con l'apertura delle case chiuse..
Dici che son vantaggi a cui rinunciare solo perchè i medici potrebbero esser corrotti da prestazioni gratuite, poi voglio vedere proprio quanti sarebbero a cedere alla tentazione!
Perché devi aver per forza torto solo se alcuni milioni di persone pensano così?
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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi nemesys_72 il 26 set 2007, 19:52

si risolverebbero molti problemi riaprendole, a mio avviso..
e non c'è ricerca che tenga, ti sfido a trovare uno che possa dire che è più sicuro andar a p***ane in macchina lungo una strada che in un posto dove almeno potrebbero far dei controlli medici ogni mese ad esempio..
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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi Aragorn il 26 set 2007, 20:02

in svizzera e cmq nel varesotto e comasco visto che molti approfittano nn è che la gente muore ogni giorno di aids anzi...


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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi athxp il 26 set 2007, 20:09

qui in italia non legalizzeranno mai le case chiuse e le droghe leggere......indovinate un po'???
qui da noi la chiesa regna sovrana ed è peggio della mafia...... poi, abbiamo ancora il papa tra le pa**e!!!!
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Re: Amato: multe a casa ai clienti delle prostitute

Messaggiodi nemesys_72 il 26 set 2007, 20:13

non gli servono le droghe leggere, guadagnano già abbastanza dalle sigarette..
per le case chiuse invece il discorso è diverso, non hanno un mercato alternativo già in mano, di sicuro troveranno un modo per avere introite anche da lì e se poi ci fanno pure dei controlli sanitari e sulle ragazze che ci lavorano, ben venga il tutto..
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