il governo abolisce il permesso di soggiorno

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il governo abolisce il permesso di soggiorno

Messaggiodi Aragorn il 24 lug 2007, 12:05

con questo telegramma urgentissimo inviato all'inizio di Giugno il ministro dell'interno Amato ha chiesto a prefetti, questori e polizia di frontiera di applicare la legge 68, che entrerà in vigore a brevissimo che permetterà a chiunque in possesso di visto per studio o turismo di girare in italia senza controlli per 3 mesi.

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ora non so voi ma a 2 giorni dalla scoperta di una scuola di terrorismo a perugia e col mondo sottosopra sta mossa non mi sembra una gran genialata del nostro governo, speriamo di non trovarci qui fra qualche settimana a pinagere centiaia di morti nelle nostre città a opera di attentati.


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

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Re: il governo abolisce il permesso di soggiorno

Messaggiodi Aragorn il 24 lug 2007, 12:25

D'ora in avanti niente più sbarchi abusivi e traversate di fortuna: i clandestini arriveranno sulle nostre coste in prima classe, travestiti da turisti, per poi dileguarsi nelle nostre città. Senza neppure chiederci il permesso, e senza rischiare l'espulsione per i primi 90 giorni. In un silenzio mediatico assordante, tra poco più di una settimana gli aspiranti immigrati irregolari extracomunitari potranno infatti entrare in Italia liberamente, con solo gli spiccioli in tasca. E da qui, altrettanto liberamente, raggiungere qualunque altro Paese dell'Europa a 15. Protetti da una nuova legge del governo Prodi le cui modalità attuative, attese a giorni con decreto ministeriale, daranno il via effettivo a una paradossale autocertificazione degli ingressi da parte degli stessi extracomunitari. Inclusi quelli di nazioni a rischio terrorismo. Più che di una rivo -luzione nella lotta all'immigrazione, si tratta di una bomba atomica, destinata a neutralizzare le politiche di prevenzione. Apartire dal contestuale venir meno delle norme sulla raccolta di impronte, foto segnaletiche e obbligo di denuncia dell'ospitante.

NESSUN CONTROLLO
Finora, secondo la Bossi-Fini, qualunque straniero intenzionato a soggiornare inltaliadovevarichiede-re un permesso di soggiorno, in questura o prefettura. Dove decidevano se, a chi e per quanto concederlo, con un occhio alle quote. Ma in base alla neonata legge a 68 (da non confondere conlaAmato-Ferrero), «lo straniero che si trattiene sul territorio nazionale non oltre i 3 mesi per motivi di visite, turismo o affari» è obbligato soltanto a «dichiarare la propria presenza al momento dell'ingresso all'autorità di frontiera», che si limita a prenderne atto. A beneficiarne non saranno ricercatori o manager, come si augurò la Bonino. All'estrema vaghezza dei termini "visite o turismo" può appigliarsi ogni migrante del pianeta, prima di sbarazzarsi dei documenti ed entrare in clandestinità. Pare inoltre soccombere giocoforza il riferimento a rilievi fotodattiloscopici nel caso di permessi per turismo e l'articolo 7 sull'obbligo di denuncia dello straniero da parte dell'ospitante italiano.
Questo prevede in sintesi il telegramma "urgentissimo" spedito il mese scorso dalla direzione centrale immigrazione del ministero dell'interno al personale in servizio. In teoria il provvedimento aveva efficacia immediata, tuttavia mancava il decreto per specificare le modalità della dichiarazione di presenza: in particolare il modulo per compilarla. Cosicché, per ora, i presunti turisti extracomunitari han continuato a rischiare l'espulsione. Il decreto sarebbe però in dirittura. Questione di giorni, dicono al Viminale. E d'un balzo torneremo a un regime analogo al T.U. del '31, quando per stare in Italia bastava autodichiararlo.
Il permesso di soggiorno serviva proprio a scremare in seconda battuta la fiumana di ingressi. Alla luce dello scarso deterrente del visto, rilaviate quasi in automatico. Eppure nemmeno su questo fronte si può sperare in regole inasprite. I requisiti per la concessione del visto sono fissati dall'accordo di Schengen: in concreto Io si può negare solo a individui già dichiarati pericolosi per l'ordine pubblico o la sicurezza nazionale. Peccato che i criminali/terroristi abbiano il brutto vizio di non svelarsi in anticipo, come dimostrano gli arresti di Perugia. L'altro requisito consiste nel «disporre deimezzi di sussistenza per durata del soggiorno e viaggio di ritorno». La "Tabella per la determinazione dei mezzi di sussistenza per l'ingresso turistico" si trova sul sito della Polizia: a un singolo bastano 269,6 euro per dimostrare di essere un turista, se promette di non fermarsi oltre i 5 giorni. Ma bisogna credergli sulla parola. Quanto al biglietto di ritorno, non farà problema: una poltrona sul traghetto di lusso Majestìc (Grandi navi veloci) rotta Palermo-Tunisi costa 44 euro. I low cost per Ciampino o Orio, anche meno.
Insomma con poco più di 300 euro si entra nella fortezza Europa, esenza rischiarla vita sulle carrette del mare. Mentre il passaggio di un trafficante costa fino a 5mila dollari. Per giunta, come recita l'articolo 19 dell'accordo di Schengen, «lo straniero titolare di un visto nel territorio di uno dei Paesi contraenti, circola nel territorio di tutti». E in realtà è stata proprio una direttiva europea, la 109/2003, a imporre la cancellazione nello spazio Uè dei permessi per soggiorni brevi.

L'ESEMPIO FRANCESE
Altri Paesi si sono comunque adeguati meno supinamente. Ad esempio, in Francia Sarkozy ha varato una legge che restringe le maglie per l'ottenimento del visto, vincolandolo al parere del console francese nella nazione del richiedente, e insieme obbliga gli immigrati "brevi" a firmare un contratto d'accoglienza e integrazione basato sulla formazione civico linguistica. Inoltre, in Italia le espulsioni sono in gran parte fittizie: corrispondono allamera consegna del foglio di via, non all'accompagnamento allafrontieraoalrimpatrio.In totale, su 119.923 stranieri che nel 2005 hanno ricevuto ordine di lasciare l'Italia entro 5 giorni, i rimpatriati son stati il 45,3%. Gli altri sono ancora qui, in attesa di sanatorie o di un permesso tarocco: lo scandalo alla prefettura di Milano è di queste ore. D'altronde, già oggi il 64% degli irregolari giunge in Italia in modo legale, diventando "overstayer" alla scadenza del permesso. Con le nuove norme, la cifra non potrà che salire. Grazie anche alla campagna "Immigrazione informata" lanciata dal ministero per far conoscere ai potenziali fruitori la possibilità di entrare in italia senza sforzo.

fonte http://www.l'altrogiornale.com


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Re: il governo abolisce il permesso di soggiorno

Messaggiodi nemesys_72 il 24 lug 2007, 15:36

ma sono impazziti??
evidentemente sì..
:?
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