ROMA - Padre e figlio sono stati arrestati dai carabinieri per aver cercato di costringere, a bastonate, una loro congiunta, una donna di 31 anni, rispettivamente figlia dell'uno e sorella dell'altro, a prostituirsi. Con loro e' stata arrestata anche una donna, convivente del padre. Pretendevano 3000 euro e la minacciavano di morte se non avesse corrisposto quella cifra. Al suo rifiuto l'hanno colpita a calci e pugni, poi a bastonate, provocandole ferite e fratture.
Gli arresti, dei carabinieri della stazione di S.Lorenzo, sono avvenuti in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, dopo due mesi di indagini. L'aggressione e'infatti l'epilogo di una vicenda di violenza, per la quale il padre, che ora ha 70 anni, ed il fratello della donna erano gia' stati indagati, il primo finendo anche in carcere. Si e' ricostruito cosi' che, dopo la morte della mamma, la donna, insieme ad una sorella piu' grande, era stata costretta per anni, dal padre e dal fratello a prostituirsi, nella loro abitazione di Fiano Romano. Nel maggio scorso, con il figlio e la convivente, il padre ha provato nuovamente a costringere una delle figlie, che ormai non abita piu' con lui, ma e' a Roma (la sorella era riuscita invece a rendersi irreperibile) a prostituirsi. L'hanno raggiunta a Roma, dove fa la parcheggiatrice abusiva e, con pesanti minacce e percosse, volevano costringerla a tornare a Fiano Romano, ma la donna ha trovato infine il coraggio di denunciarli ai carabinieri.
Padre e fratello della donna devono ora rispondere di tentata induzione alla prostituzione, lesioni aggravate e tentata estorsione. Dopo averla minacciata e percossa, la sera dell'aggressione, l'avevano abbandonata in largo Passamonti dove la donna è stata poi soccorsa da un'amica e portata al Policlinico, dove le sono state riscontrate lesioni guaribili in una quindicina di giorni. All' uscita dell'ospedale é andata direttamente ai carabinieri della stazione di San Lorenzo, per la denuncia dei suoi familiari.