Addio Alleanza Nazionale. Buon giorno «La Destra». Francesco Storace sbatte la porta in faccia al suo segretario-rivale storico, Gianfranco Fini e già ha pronta una nuova formazione politica. Le ragioni della decisione le spiega in una lettera, pubblicata sul sito http://www.storace.it, inviata al presidente del circolo di An della Balduina, Daniele Marin. «Credo che questa non sia più la mia casa politica - scrive Storace - e puoi immaginare quale possa essere il mio stato d`animo nel prenderne atto. Ma vedo praticamente esaurita la funzione di Alleanza nazionale nella rappresentanza dei valori della Destra, con il suo leader molto impegnato nel tentare a tutti i costi, attraverso formule che si modificano quotidianamente e incomprensibilmente, nel liberarsi di quello che appare sempre più un fardello ingombrante per i suoi disegni politici».
«Credo che sia legittimo il tentativo dell`on. Fini - osserva Storace - di trasformare Alleanza nazionale nell`ennesimo partito di centro esistente in Italia, e conseguentemente ritengo di avere il diritto di non condividere questa prospettiva».Storace fa sapere di aver comunicato le proprie dimissioni anche al presidente del gruppo di An al Senato, Altero Matteoli.
Ma l´uscita di scena non è frutto di uno scatto di nervi. Storace ha già pronta la sua alternativa: «La Destra». Con l'articolo, come «La Roma» aveva confessato qualche giorno fa. Il simbolo della nuova formazione politica è costituito da un cerchio diviso in due campi da una linea orizzontale bianca sulla quale compare la scritta «La DESTRA».
«Qualcuno mi seguirà, abbandonando An? Io per ora ho lanciato il sasso nello stagno, vediamo chi lo raccoglie...», dice Storace, che ha fatto comunque sapere che non si "sgancia" totalmente dalle indicazioni del gruppo di Altero Matteoli. «Ti assicuro comunque- precisa Storace nella sua lettera - che continuerò a fare il mio dovere in Parlamento, in quel Senato della Repubblica dove sono arrivato nel nome dei valori della destra, dopo aver portato il mio contributo in una campagna elettorale nella quale conquistammo nel Lazio - a differenza del voto per la camera - il premio di maggioranza e seggi in più, appena un anno dopo aver perso le regionali. seguirò, come indipendente di destra, le direttive del gruppo parlamentare ogni volta che saranno formalizzate dalla maggioranza dei senatori nelle riunioni del gruppo medesimo». L'ormai ex senatore di An spiega che «altrimenti mi regolerò con la mia coscienza e nel rispetto dei nostri valori nelle votazioni d'aula, ben consapevole che il nemico sta dall'altra parte e auspicando come quasi tutti noi il ritorno di Berlusconi e della casa delle libertà alla guida del paese».
A via della Scrofa hanno fatto spallucce. «Sono umanamente dispiaciuto - reagisce il presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini -. Trovo le motivazioni politiche addotte da Storace inconsistenti, perché nessuno in Italia pensa che Alleanza Nazionale non sia più un partito di destra». Ma poi ci ripensa: «Ovviamente si tratta di capire cosa si intende per valori e programmi di destra».
fonte l'unità