NAPOLI - Una nuova giornata difficile per il commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania, Guido Bertolaso, destinatario delle proteste delle comunità che non vogliono ospitare le discariche.
Ma ieri ad Ariano Irpino (Avellino), la protesta si è trasformata in aggressione: contro la sua auto calci, pugni, sputi. E c'è stata poi la fuga precipitosa dal paese.
Immediata, e corale, la solidarietà del mondo politico e delle istituzioni a Bertolaso. Il commissario, dunque, non ha potuto incontrare gli amministratori della comunità irpina, per discutere la possibilità di riaprire la discarica di Difesa Grande. Ieri mattina l'auto su cui viaggiava Bertolaso è stata circondata da centinaia di persone (nella foto) e bloccata dai manifestanti, i quali hanno colpito la vettura con calci e pugni. Ci sono stati momenti di altissima tensione. «Solidarietà personale» è stata espressa dal presidente del Consiglio Romano Prodi al commissario Bertolaso, «per l'incivile aggressione subita».
Il presidente del Consiglio ha telefonato a Bertolaso ribadendo l'impegno del governo per affrontare l'emergenza rifiuti in Campania. «Non ci sono responsabilità del dottor Bertolaso nella crisi dei rifiuti in Campania», ha detto il ministro della Giustizia, Mastella.