dal suo blog
"A Ischia una famiglia è rimasta sepolta dal crollo di una casa costruita abusivamente e in attesa di condono.
La casa era contigua alla zona detta “R4” (definizione che segnala le aree ad alto rischio per le popolazioni). Il sindaco locale davanti alla contestazione dell'abusivismo, lo ha definito “abusivismo di necessità”. Dall’alto Ischia sembra una periferia urbana. Ma chi l’ha ridotta così e chi consente questo stato di cose in tutt’Italia? I sindaci che chiudono gli occhi, i condoni che umiliano i cittadini onesti?"
dalla sua vita privata
Beppe Grillo si scagliò anche contro i condoni e gli evasori fiscali, ma è un ipocrita: Giuseppe Grillo detto Beppe insieme al fratello Andrea quel condono, anzi l’articolo 9 della legge sul condono fiscale di Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, proprio la norma sul condono tombale, l’hanno utilizzata con grande sapienza. Non una, ma due volte, perché mentre in parlamento impazzavano le polemiche sulla riapertura dei termini per prorogare a tutto il 2002 la grazia fiscale già concessa per il periodo 1997-2001, i Grillo risfruttavano la possibilità.
Come? Nei bilanci 2002 e 2003 della propria immobiliare, la Gestimar srl con sede a Genova e casette in giro per l’Italia. Così scrive Andrea Grillo nel bilancio 2002, mettendo avanti le mani anche per conto del fratello Beppe (che ha il 99 per cento delle azioni): «In considerazione della possibilità concessa dalla legge finanziaria 2003 di definire la propria posizione fiscale con riferimento ai periodi di imposta dal 1997 al 2001, fermo restando il convincimento circa la correttezza e la liceità dell’operato sinora eseguito, si è rietnuto opportuno di avvalersi della fattispecie definitoria di cui all’articolo 9 della predetta legge (condono Tombale)».
Piccola decisione un po’ nascosta in bilancio e fra mille scuse e inutili professioni di correttezza (applicare il vituperato condono fiscale berlusconiano non era infatti obbligatorio), di cui non si trova più traccia nel bilancio 2004 della Gestimar, che alla fine paga anche un sacco di tasse, più del 60 per cento sul piccolo utile realizzato. In questo caso ben diversamente dalle holding di Adriano Celentano e di Roberto Benigni, come raccontato in questi giorni da Il Tempo.
Ma era stato proprio Beppe Grillo, non Celentano o Benigni a tuonare contro i condoni nel giugno 2004, in una vibrante lettera rivolta al direttore del quotidiano La Repubblica. Rivolto ai deputati della Casa delle Libertà, aveva sostenuto: «Mettiamo, per ipotesi, che costoro non abbiano mai rubato, evaso le tasse, corrotto un finanziere o un giudice, maneggiato fondi neri, società offshore, P2, tangenti e condoni...» . Già, i condoni come quello che il Grillo imprenditore aveva appena utilizzato... Per altro in buonissima compagnia. Perché altri indignati tuonanti come lui, dalla società editrice dell’Unità, al Caf del Lazio controllato dalla Cgil, fino a quasi tutte le società per azioni controllate dai democratici di sinistra, quel condono tombale l’avevano usato a man bassa e perfino per cifre ben più significative. Sarà piccolo, ma è il conflitto di interesse di tutti gli indignati speciali del centrosinistra italiano... La Gestimar dei fratelli Grillo è una società immobiliare con una decina di proprietà sparse fra Liguria e Sardegna.
Il portafoglio al costo storico immobilizzato sfiora il milioncino di euro, ma il valore di mercato è probabilmente molto superiore. In bilancio figurano tre unità immobiliari a Marineledda, Golfo degli Aranci, e una casa a Porto Cervo. Due immobili commerciali ad uso ufficio sono controllati a Casella e a Genova Nervi, mentre altre proprietà ad uso civile e commerciale sono solo citate in un elenco indistinto. L’attività della società e i suoi stessi bilanci sono resi possibili da un finanziamento infruttifero da parte del socio Giuseppe Grillo, per un ammontare di 461.000 euro, riportato nello stato patrimoniale della società come debito.
Il Sig. Beppe l'Ipocrita dovrebbe come minimo "passare una notte come Salvatore" Inoltre non mi risulta che i signori da lui nominati, abbiano per dabbenaggine mai ammazzato nessuno, mentre il Sig. Beppe, per fare il cretino col fuoristrada accoppò due persone, distrusse una famiglia.