«Tiè!». Pollice, medio e anulare chiusi a pugno, indice e mignolo rivolti al cielo. 1 maestri del genere consigliano poi di accompagnare il gesto con un leggero dondolìo del polso e un sorriso malignamente allusivo. «Sì, proprio tu, che stai andando a 20 all'ora sulla corsia dì sorpasso. Tu, che hai improvvisamente svoltato senza treccia. Tu: c'hai le corna». Ora, certo non lo si può definire un comportamento particolarmente simpatico. Catone, senza dubbio. «Vabbé, ma mica è roba da codice penale...» .E invece sì. Perché la Cassazione ha solennemente stabilito che mettere in dubbio anche solo con un gesto l'onorabilità dell'altrui consorte durante un alterco tra automobilisti, e più in generale imprecare con le mani dal finestrino contro l'imbranato dì turno (un esempio su tutti: il dito medio agitato a mo' d'insulto ), può essere a volte equiparato al reato di minaceìa. E, in quanto tale, è passibile di multa, II caso preso in esame dagli "ermellini" - animali che, sia detto per incìso, con le corna nulla hanno a che fare - è avvenuto a Perugia. Im-bottìglìatoinuningorgo,un automobilista 62enne aveva rivolto al rivale l'inequivocabile movenza della ma-no. Denunciato, in primo grado era stato condannato a pagare 51 euro, proprioperchéigiudicì avevano ravvisato un intento intimidatorio. Per la verità, la Cassazione ha diminuito la sanzione: nel caso specìfico non si trattava di minaccia, ma di semplice insulto. Dunque, 20 euro da versare al presunto cornuto e chiusa lì.
Molto peggio andò, nell'ormai lontano 1%3, a tal Di Gaetano Giovanni. Il quale, per aver mostrato le corna a due carabinieri particolarmente permalosi, era stato condannato addirittura a 7-mesi-7 di reclusione. Dopo l'arresto, il Di Gaetano si era difeso appellandosi a "motivi d'onore", visto che proprio un appuntato da tempo insidiava la moglie.
E poi c'è chi dalle corna, sempre nel senso del gesto, è stato salvato. Napoli, maggio '94: Antonio Adden-sio di anni 26 viene avvicinato da due uomini, che lo costringono a schiaffami a salire su una macchina. Poco dopo, l'auto incrocia una Volante della Polizia. E qui, il colpo di
genio: Addensio incrocia lo sguardo dei poi iziotti e fa loro le corna, confidando nella partenopea sensibilità sull'argomento. E infatti, gli agenti imbufalitì inseguono l'auto, la fermano. Eliberano il malcapitato.
Tornando alla sentenza della Cassazione e all'incredibile reato di "corna viabilistiche", c'è da ricordare ai giudici che, secondo una ricerca di qualche anno fa, proprio questo è lo sfottò più utilizzato durante le migliaia di liti che ogni giorno scoppiano sulle strade. Senza contare che, come sostiene Giulio B. su un forum telematico, «dichiarare illegale il gesto delle corna è come mettere fuorilegge la pizza». Giusto: libere corna in libero Stato, accidenti. Purché siano altrui.