di Joistick il 30 gen 2008, 20:57
Roma, 30 gen - Dopo quasi 24 ore di riflessione il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha preso la sua decisione: un incarico al presidente del Senato, Franco Marini, per verificare ''le possibilita' di consenso sulla riforma della legge elettorale e di sostegno ad un governo funzionale all'approvazione di tale riforma e all'assunzione delle decisioni piu' urgenti''. Una missione, che appare al momento 'impossibile', che Marini dovra' compiere ''nel piu' breve tempo possibile''. Napolitano ha cosi' scelto di seguire le orme di un suo predecessore, ovvero Oscar Luigi Scalfaro, che nel 1998, esattamente il 13 ottobre, affido' al dimissionario presidente del Consiglio, come oggi, Romano Prodi, un preincarico per ''verificare l'esistenza di un sostegno parlamentare certo, che gli consenta la formazione del governo e di riferire al Quirinale nel piu' breve tempo possibile''. Allora, come e' noto, Prodi passo' la mano ma fu possibile, grazie alle sue consultazioni, formare un nuovo governo - quello di Massimo D'Alema - grazie al sostegno dell'allora Udr di Francesco Cossiga e Clemente Mastella. Stavolta la verifica assegnata a Marini sembra invece non sfociabile in un analogo risultato. Il fatto e' che, al momento, tutto il centrodestra appare schierato, senza tentennamenti, per il voto anticipato e di andare alle urne con il governo attuale, quello di Prodi. E lo ha detto chiaramente Silvio Berlusconi : ''Riteniamo che al governo Prodi - ha affermato il leader di Fi - non possa succedere un altro esecutivo'' ed ha ribadito che non ci sono altre soluzioni dal ritorno alle urne in tempi brevi. Il Presidente Napolitano, nella ''spiegazione delle motivazioni che lo hanno portato all'incarico a Marini, ha detto di aver tenuto presente le richieste del centrodestra di andare subito alle urne, ma ha ricordato che ''sciogliere anticipatamente le Camere e' la decisione piu' grave e piu' impegnativa'' per il capo dello Stato, soprattutto alla luce del fatto che l'interruzione della legislatura avverrebbe ''a meno di due anni'' dal suo inizio. Quindi - ha sottolineato Napolitano - ''ho prospettato a tutti i partiti consultati l'esigenza di una soluzione della crisi di governo che in tempi brevi dia almeno l'avvio agli indispensabili processi di riforma e a credibili impegni di piu' costruttivo e fruttuoso dialogo fra gli opposti schieramenti''. ''Dialogo - ha proseguito - da me costantemente auspicato'' e che ''e' obiettivamente necessario qualunque sia il risultato di nuove elezioni''. E Marini, che iniziera' le sue consultazioni domani pomeriggio al Senato, affronta questo compito ''non semplice, ma gravoso'' nella consapevolezza - ha detto - che ''anche da parte dei cittadini c'e' un'attesa e un'attenzione forte per la modifica della legge elettorale''. Ed il presidente del Senato ha ribadito ''l'impegno perche' i tempi'' di questa verifica ''siano i piu' brevi possibili perche' sono stretti''. Certamente. Marini potra' contare sull'appoggio del Pd. Walter Veltroni, incontrando questo pomeriggio alla Camera i deputati del suo partito, ha dichiarato disponibilita' ''ad un governo che fissi la data delle elezioni, con le riforme o il referendum e che possa affrontare anche l'emergenza ''salari e produttivita'''. Sostegno gia' annunciato anche dal Prc e da Sd, mentre l'Udeur subordina ogni decisione al colloquio con il presidente incaricato.
Genova non ha scordato perché è difficile dimenticare,
c'è traffico, mare e accento danzante e vicoli da camminare.
La Lanterna impassibile guarda da secoli gli scogli e l'onda.
Ritorna come sempre, quasi normale, piazza Alimonda