Referendum

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Re: Referendum

Messaggiodi Beleg il 22 giu 2009, 11:19

Aragorn ha scritto:io proporrei una legge popolare che in caso di mancato raggiungimento del quorum le spese del referendum le debbano pagare i promotori

Ara, così facendo ammazzeresti definitivamente i referendum, una delle poche possibilità di espressione diretta che abbiamo...

Se determinati referendum non hanno trovato applicazione, non è mica colpa dei referendari, ma della classe politica di questi ultimi 15 anni che se n'è sbattuta le balle della nostra volontà. Bisognerebbe punire loro che, per dirne una, ancora oggi lottizzano la Rai.
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Re: Referendum

Messaggiodi takion il 22 giu 2009, 11:47

Ci sto con quello che dice Aragorn, perché ormai si è arrivati alla frutta secca!
Il fatto poi di magari eliminare anche il voto referendum, non è possibile, almeno sino a quando esisterà la Costituzione, ed anche il non esprimersi per una, due o qualche volta, non costituisce volontà di eliminazione referendaria...

Penso però che Aragorn abbia inteso la classe politica, dato che i referendari sono sempre loro... a chi giova questo referendum se non a loro? Serve solo a mettere polvere negli occhi e far credere che si stia facendo qualcosa...Perché non ne fanno uno che chieda il dimezzamento degli stipendi parlamentari? Vediamo poi l'affluenza..!
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Re: Referendum

Messaggiodi Aragorn il 22 giu 2009, 12:25

Beleg ha scritto:
Aragorn ha scritto:io proporrei una legge popolare che in caso di mancato raggiungimento del quorum le spese del referendum le debbano pagare i promotori

Ara, così facendo ammazzeresti definitivamente i referendum, una delle poche possibilità di espressione diretta che abbiamo...

Se determinati referendum non hanno trovato applicazione, non è mica colpa dei referendari, ma della classe politica di questi ultimi 15 anni che se n'è sbattuta le balle della nostra volontà. Bisognerebbe punire loro che, per dirne una, ancora oggi lottizzano la Rai.


io credo che si sia abusato di questo strumento oramai la gente non ci crede più e ogni anno buttiamo soldi in quesiti che nn raggiungono il quorum


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Re: Referendum

Messaggiodi Beleg il 22 giu 2009, 12:41

Aragorn ha scritto:io credo che si sia abusato di questo strumento oramai la gente non ci crede più e ogni anno buttiamo soldi in quesiti che nn raggiungono il quorum

Appunto, eliminiamo il quorum... e vedrai che nessuno dei partiti politici si sognerà più di invitare all'astensione o di dire che il referendum di turno è inutile perchè "queste cose le deve decidere la politica".
Ovviamente, e torno al discorso di prima, la volontà popolare va effettivamente applicata dalla politica, altrimenti diventa davvero uno spreco di denaro.
Ma predersela con lo strumento stesso del referendum perchè la gente non è più interessata, per me è sbagliato.
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Re: Referendum

Messaggiodi Aragorn il 22 giu 2009, 12:52

perchè eliminare il quorum? io lo trovo giusto che si debba esprimere il 50%+1 degli elettori in certe cose


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Re: Referendum

Messaggiodi Beleg il 22 giu 2009, 15:11

Ara, il problema è che il 70%+1 degli elettori non sa nemmeno di cosa stiamo parlando, non gliene frega nulla e non ha voglia o tempo di decidere o informarsi, salvo quei casi rarissimi in cui il proprio partito si mobilita in modo forte...
Dimmi come si fa a raggiungere il 50%+1 su temi così delicati e importanti, e soprattutto un po' più complessi...
Vale il ragionamento che ho fatto in un precedente post, lo riporto:

"Fosse per me, la prima cosa che farei è togliere di mezzo il limite del 50%+1 ai referendum. Ci stanno marciando in troppi, cittadini e partiti politici furbetti, che spesso incitano all'astensionismo, che per me è la cosa peggiore che un politico possa fare soprattutto in tempi di disaffezione politica.
Se tu non hai voglia di capire e decidere, non capisco perchè ci devo andare di mezzo io che mi sono informato e voglio prendere una decisione. A questo punto, decido io per te, anche se si presenta solo il 20% degli aventi diritto".
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Re: Referendum

Messaggiodi patrix78 il 22 giu 2009, 15:17

Seggio chiuso. Credo che raggiungere il 20% dei votanti (e qui ci troviamo ad Arezzo e c'era anche il ballottaggio) sia un'utopia. Io lascerei le cose invariate, ma dopo 3 volte che uno non va a votare gli negherei automaticamente e per sempre il diritto al voto (a meno che non abbia un motivo dimostrabile con un certificato medico o anagrafico).
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Re: Referendum

Messaggiodi takion il 22 giu 2009, 17:11

Fallito! C'è chi ancora grida "vittoria" ma non ha capito o non vuole capire...

ROMA - I referendum sulla legge elettorali non sono validi, non essendo stato raggiunto il quorum per nessuno dei tre quesiti proposti. La proiezione dei primi dati definitivi relativi all'affluenza alle urne consente di affermare che per nessuno dei tre quesiti ha votato il 50 per cento più uno degli elettori.

REFERENDUM: FINI, ESITO PREVEDIBILE, MA ORA TUTTI RIFLETTANO
''L'esito di questo referendum, mi spiace dirlo perche' ero fra i promotori, era abbastanza prevedibile''. Cosi' il presidente della Camera Gianfranco Fini, intervistato da Tv Parma, ha anticipato il suo giudizio sull' esito della tornata referendaria. ''Certamente il referendum ha il merito di accendere i fari del dibattito politico - ha proseguito Fini - Ma c'e' da chiedersi perche' il cittadino non creda piu' a questo strumento referendario''. ''Io credo, in primo luogo, che questo avvenga perche' i quesiti sono troppo tecnici e i cittadini non sempre li comprendono a pieno - ha spiegato il presidente della Camera - In secondo luogo, credo che rinunciare a partecipare sia sinonimo di una certa stanchezza nei confronti del dibattito politico, nei confronti del funzionamento della democrazia, e questo ci deve fare riflettere tutti''.

CHITI: BENE MANCATO QUORUM, ORA AMPIA INTESA
Il vicepresidente del Senato Vannino Chiti saluta come ''una buona notizia'' il mancato raggiungimento del quorum nei referendum elettorali e legge nel risultato la necessita' di costruire un'ampia intesa in Parlamento per la riforma della legge elettorale. ''E' l'obiettivo per il quale ci siamo impegnati. I cittadini non hanno approvato ne' la pessima legge elettorale - il cosiddetto porcellum - ne' un suo peggioramento, attraverso l'estremizzazione dei suoi difetti. Il fallimento di questo referendum, che proponeva l'instaurazione di un bipartitismo coatto, consegna di nuovo al Parlamento il problema di un'ampia intesa per modificare la legge elettorale, rendendo definitive le regole contro la frammentazione e garantendo ai cittadini italiani la scelta delle maggioranze di governo e quella dei loro rappresentati nelle istituzioni''. ''Abbiamo bisogno - conclude Chiti - di una legge equilibrata, che assicuri, come e' possibile, governabilita' e rappresentanza''

CASINI, FALLITO MISERAMENTE,E' NO A BIPARTITISMO
''Il referendum e' fallito miseramente e ancora una volta abbiamo speso migliaia e migliaia di euro per un referendum inutile. Il bipartitismo e' stato bocciato''. Lo afferma il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, commentando sul suo sito le prime notizie sulla mancanza del quorum per i tre quesiti elettorali. Casini si augura che ora ''i promotori si mettano il cuore in pace'' e che ''non parlino di complotti perche' gli italiani hanno l'intelligenza per capire che dare il 25% di voti ad un partito e consentirgli di prendersi il 55% dei seggi sarebbe stato un salto nel buio per l'Italia e per gli italiani''. ''Ora - esorta Casini - si vada avanti con un partito moderato e di centro''

CALDEROLI: VOLEVANO DISTRUGGERCI, E' VITTORIA LEGA
''Messa come l'avevano messa, il risultato del referendum e' una vittoria della Lega'': lo ha detto all'ANSA il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli. ''Per come era stato fatto - ha aggiunto - questo referendum era stato concepito per cercare di distruggere la Lega e percio', visto il risultato, possiamo dire che e' stata una vittoria della Lega''


http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_991289137.html
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Re: Referendum

Messaggiodi Aragorn il 22 giu 2009, 19:22

patrix78 ha scritto:Seggio chiuso. Credo che raggiungere il 20% dei votanti (e qui ci troviamo ad Arezzo e c'era anche il ballottaggio) sia un'utopia. Io lascerei le cose invariate, ma dopo 3 volte che uno non va a votare gli negherei automaticamente e per sempre il diritto al voto (a meno che non abbia un motivo dimostrabile con un certificato medico o anagrafico).

non votare ai referendum è un diritto inalienabile della ns democrazia


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Re: Referendum

Messaggiodi Beleg il 22 giu 2009, 21:04

takion ha scritto:Perché non ne fanno uno che chieda il dimezzamento degli stipendi parlamentari? Vediamo poi l'affluenza..!

Referendum su questioni di bilancio e finanza statale non possono essere indetti.

Il diritto al voto in generale è inalienabile. Ma, non so per voi, per me è anche un dovere civico, sia esso per il referendum o per le normali votazioni. Per questo gli inviti all'astensione da parte di partiti ed esponenti istituzionali, anche in questi giorni, sono ridicoli e irresponsabili. Ed anche poco edificanti visti i soldi che si spendono nell'organizzare una consultazione.
Mentre per le normali votazioni non è richiesto quorum, e si può governare un intero Paese potenzialmente anche solo con il 30% dei votanti, nel caso di referendum come quello attuale bisogna raccogliere almeno la metà degli elettori alle urne: su questo requisito non sono d'accordo. Se si è contrari si va comunque a votare e si sceglie "no". Non trovo assolutamente corretto che chi resta a casa possa penalizzare il resto dell'elettorato, che invece ha dimostrato almeno un briciolo di responsabilità civica e istituzionale. Fosse per me, toglierei questo dannoso limite e inviterei maggiormente gli elettori alla partecipazione alle decisioni politiche e istituzionali di questo Paese.

Ora anche Maroni ha detto che, alla luce della scarsissima partecipazione al referendum, proporrà un cambio di regole. Sono curioso di sapere in che direzione si muoverà...
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Re: Referendum

Messaggiodi nemesys_72 il 22 giu 2009, 22:16

Beleg ha scritto:per me è anche un dovere civico, sia esso per il referendum o per le normali votazioni. Per questo gli inviti all'astensione da parte di partiti ed esponenti istituzionali, anche in questi giorni, sono ridicoli e irresponsabili. Ed anche poco edificanti visti i soldi che si spendono nell'organizzare una consultazione.

sono d'accordo..
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Re: Referendum

Messaggiodi takion il 23 giu 2009, 22:10

Dovere civico sì, ma presa per fondelli, no! Se non mi sento rappresentato da alcuna fazione, non vedo perché debba votare ugualmente..! Che poi lo dica quello o quell'altro, non mi tange minimamente. Penso col mio cervello ed è per quello che mi ritengono come altri "pericoloso"...

Referendum su questioni di bilancio e finanza statale non possono essere indetti.

Speravo proprio che mi rispondessi, per dimostrarti come la detta "legge applicata" sia troppo parziale: se si parla di soldi, allora sono loro (parlamentari & C.) che devono metterci naso, ma se si parla d'altro, allora tocca alla collettività. Vedi che hanno fatto sin da allora qualcosa con scopo ben preciso di occultamento? Perché, parlando di vera democrazia, non dovrebbe essere la collettività a decidere quale sia la cifra giusta per chi "lavora" (termine non adatto) per la stessa?

Fate come dico e non fate come faccio? No, grazie! ;)

Comunque le firme che si stanno raccogliendo sul sito di Beppe Grillo avranno valore, eccome, e pure molto! Aspetta che ci si arrivi e vedremo se negheranno che "il popolo è sovrano"; se lo facessero apporterebbero gravissime conclusioni all'intera democrazia...
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Re: Referendum

Messaggiodi takion il 24 giu 2009, 11:33

Ed ecco qui la dimostrazione del perché le persone si siano stancate di andare a votare... se non è un esempio lampante questo, non so...intanto la collettività "tira cinghia"...

ROMA - Imbottire le strade del centro storico di Roma, magari l'isola pedonale tra Palazzo Madama e il Pantheon, con una bella sfilza di posti auto riservati agli onorevoli senatori. "Per motivi di sicurezza", ovvio, ché i parlamentari (quelli non dotati di auto blu) non possono certo arrivare coi mezzi pubblici. Quegli stessi, distratti senatori che hanno il vezzo, da qualche tempo, di distribuire a collaboratori, amici-amiche, quando non a familiari, i telefonini a tariffa agevolata ai quali hanno diritto in ragione del loro status. Bisognerà correre ai ripari, stando a quanto sta saltando fuori dalle intercettazioni giudiziarie. Come pure sarà forse ora di dare una regolata ad appartamenti ed uffici privati che Palazzo Madama garantisce a una ristretta cerchia di parlamentari (anche ex) privilegiati. C'è chi chiede l'assunzione di altri "consiglieri parlamentari", la regolarizzazione dei portaborse in nero o la creazione di una nuova, indispensabile Fondazione.

Di queste e tante altre richieste spicciole, ma dall'inconfondibile profumo della casta - nonostante i tempi da vacche magre - sono infarciti gli ordini del giorno che senatori di maggioranza e opposizione hanno allegato al bilancio interno da 600 milioni approvato ieri pomeriggio a Palazzo Madama. Richieste accolte, altre respinte o trasformate in "raccomandazioni" dalla presidenza. Come quella, tutt'altro che gradita ai più, con cui l'Idv chiedeva che si sopprimesse la barberia a Palazzo. "Al massimo può essere una raccomandazione", ha messo le mani avanti il senatore questore leghista, Paolo Franco. Col presidente Schifani a rintuzzarlo: "Le ricordo che adesso noi il barbiere qui lo paghiamo, non è più gratis". E il questore: "Sì, è vero, ma le spese le deve coprire sempre la cassa del Senato, dato che i 4 mila euro al mese che incassiamo coprono solo una minima parte delle spese". Si va avanti così, di privilegio in favore, difficili da cancellare. Così, i democratici Casson, Zanda e altri chiedono che anche a Palazzo Madama si introducano le impronte digitali antipianisti per il voto? "Pur possibile in linea teorica, riteniamo che il nostro meccanismo funzioni" chiude le porte il collegio dei questori e la presidenza.

Poi le richieste più bizzarre. Il dipietrista Giuseppe Astore mette per iscritto la sua istanza affinché vengano "recuperati, ove possibile, spazi destinati alla sosta ma attualmente non accessibili, sul lato posteriore di Palazzo Madama". Quel che sta accadendo coi cellulari, invece, lo si scopre dall'ordine del giorno (G.2) dei democratici Ceccanti e Vita. I due scrivono che "in sede di audizioni al Copasir", la commissione di controllo sui servizi segreti, "è emerso che ci sono parlamentari in possesso di un numero elevato di apparecchi telefonici che irritualmente lasciano in uso a terzi". Sono quelle utenze a tariffe super agevolate che i senatori ottengono dai gestori, non una come sarebbe previsto, ma due, tre, quattro. Elargite poi agli accoliti. Salvo poi sentire protestare gli onorevoli con la presidenza del Senato quando si scopre che le utenze sono finite sotto intercettazione anche per via dell'uso magari non proprio ortodosso e istituzionale che se ne sta facendo. Da qui la richiesta di vincolare la stipula di quei contratti "al solo senatore in carica" e "per una sola utenza".

Ma un'altra stortura da correggere l'addita dai banchi del Pdl Antonio Paravia. Se la prende, intanto, coi "12 milioni di euro che il Senato spende ogni anno per mantenere gli assistenti dei soli componenti del Consiglio di presidenza, dei presidenti di commissione, dei senatori a vita e degli ex presidenti. Per non dire degli appartamenti e degli studi privati garantiti a spese dell'erario a quegli stessi privilegiati". Che un caso appartamenti esista è confermato dal fatto che se ne parli in un altro ordine del giorno, firmato dai senatori dell'Idv, Caforio, Pardi, Giambrone e altri. Scrivono, tra le altre cose, di "appartamenti di servizio situati in Largo dei Chiavari 79", occupati da uffici ad personam e appartamenti, e che invece "andrebbero destinati ai servizi che registrano maggiore carenza di spazi". I vertici di Palazzo Madama glissano.

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/richieste-senatori/richieste-senatori/richieste-senatori.html
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