Tremonti: fine crollo finanza e borse...

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Tremonti: fine crollo finanza e borse...

Messaggiodi takion il 19 apr 2009, 22:12

Buon per lui che è ottimista..! Io, la vedo un po' diversamente, anzitutto dopo il crollo di altri 2 colossi americani di settimana scorsa...e non ci sono solo quelle come negativo generico...


ROMA - "L'incubo degli incubi" ovvero il crollo finanziario globale "é finito", come anche "si è arrestata la caduta dell'import e dell'export, del commercio mondiale". Se ancora non si può parlare di vera e propria ripresa, perché "fondamentalmente siamo in una situazione di incognita, comunque possiamo guardare al futuro con qualche prospettiva che sostituisce, come dice Obama, la speranza alla paura". Con parole, se pur ancora caute, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti mostra i primi segnali di ottimismo sulla crisi economica che ha travolto il pianeta. "L'apocalisse non c'e stata - sottolinea - e la gente ha tirato un sospiro di sollievo". Il ministro, che è stato ospite della trasmissione di Lucia Annunziata 'In mezz'ora su Rai Tre, alla vigilia del G7 parla dunque di primi segnali di "speranza". "La mia impressione - spiega - è che la prima causa della crisi, la caduta della Borsa e della finanza, si sta riducendo. Nessuno pensa più all'apocalisse finanziaria e non vedo più la paura di un crollo della finanza". Il ministro evidenzia anche un arresto della caduta "dei traffici nei porti e nelle strade, dell'import e dell'export, dei principali indicatori" ma anche "dei comportamenti di vita".

La sensazione che ci siano segnali di un'inversione di tendenza è condivisa anche dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi: "Ci sono le condizioni per un cauto ottimismo", ha messo in evidenza citando i primi dati positivi sugli ordini dall'estero all'industria italiana. "C'é una generale percezione - ha aggiunto - che il mercato finanziario globale stia superando le maggiori preoccupazioni di instabilità".

Sulla stessa linea d'onda il direttore generale dell'Abi Giuseppe Zadra: "I principali indicatori smettono di peggiorare e cominciano a migliorare. Arrivano nuovi ordinativi alle imprese, gli imprenditori vedono meno nero e si predispongono a fare investimenti". Anche per l'amministratore delegato di Borsa Italiana, Massimo Capuano, "sembra che stia rallentando la recessione. Non possiamo parlare di ripresa netta ma c'é una decelerazione della caduta. Anche i mercati finanziari stanno riprendendosi da momenti molto difficili".

Tornado invece al ministro Tremonti, nell'intervista alla Annunziata ha anche parlato di evasione fiscale. Definendo le dichiarazioni 2007, pubblicate qualche giorno fa, "scandalose", sottolinea che "l'evasione non aumenta e il calo delle entrate, che oggettivamente c'é, è minore in Italia che negli altri Paesi europei". E in ogni caso "l'evasione non si combatte con la propaganda ma mettendo in campo i Comuni e facendo il federalismo fiscale". Due parole anche sul referendum: "Era meglio non farlo" e, quanto ai costi, andrebbero "messi a carico di chi ha inventato il referendum". Infine Tremonti rimarca il consenso di cui gode in questo momento il governo: "In un momento di crisi come questo il consenso non te lo regalano. Gli italiani sono tra i più intelligenti al mondo e dunque forse il governo questo consenso un po' se lo è meritato".


http://temporeale.libero.it/libero/fdg/2779543.html
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Re: Tremonti: fine crollo finanza e borse...

Messaggiodi nemesys_72 il 19 apr 2009, 22:35

mica tutti son pessimisti e catastrofisti..
comunque non è stato l'unico, se non ricordo male ha detto che ci sono evidenti segni di ripresa anche il tuo amicone obama..
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Re: Tremonti: fine crollo finanza e borse...

Messaggiodi takion il 19 apr 2009, 22:42

Eh, sarà mio amicone quando avremo pasteggiato insieme almeno una volta, per ora ...

Sì, so che l'ha detto anche lui, ma là è America e qui al massimo Europa. Inoltre l'ha detto prima che cadessero quelle due banche, cosa che qui si risentirà tra 3 o al massimo 6 mesi...

Comunque, per carità... non voglio fare anche qui dell'allarmismo che potrebbe essere poi mal tradotto. aA penso in un certo modo e dopo che mi sono analizzato certe cose. Vedremo dopo se avevo ragione o no...
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Re: Tremonti: fine crollo finanza e borse...

Messaggiodi nemesys_72 il 19 apr 2009, 22:46

certo, ci si risente allora..
hai ragione, l'allarmismo può anche esser scambiato per procurato allarme..
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Re: Tremonti: fine crollo finanza e borse...

Messaggiodi takion il 19 apr 2009, 22:52

capirai... con la paranoia che si portano addosso, ci vuole poco... un po' come trovarsi a New York ed anche sottovoce provare a dire Osama o al queida...
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Re: Tremonti: fine crollo finanza e borse...

Messaggiodi marcosniper il 19 apr 2009, 23:16

Il prezzo delle materie prime si è stabilizzato già a fine marzo, questo mese qualcosa è già in risalita!
E' un buon segno pure questo..
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Re: Tremonti: fine crollo finanza e borse...

Messaggiodi takion il 20 apr 2009, 00:04

Senza dubbio sono segnali... ma per quanto? Anche le scorse settimane erano segni e poi c'è stata un'altra discesa, e perché? Perché ancora non si è veramente toccato il fondo e sino a quel momento nulla è sicuro.

Il prezzo delle materie prime si è stabilizzato già a fine marzo
Però ancora si paga il prodotto finale con cifre differenti da prima. In zona mia ad esempio la benzina è già salita ancora (da 1,150 in su) e per me non è certo buon segnale... come mai sale se dovrebbe essere in discesa dato i 6 mesi fa che dissero chiaramente "ci vorranno 6 mesi perché si allinei con il prezzo del greggio attuale". Beh, il greggio è sceso e la benzina...

Se si dovessero tirare le orecchie per tutte queste "imprecisioni volute" ci sarebbe gente con padiglioni più grossi di quelli elefanteschi. Ci rendiamo conto che è una presa in giro colossale? Fateci caso. Se il greggio sale, il giorno dopo la benzina è più cara, ma se il greggio scende "allora impiega 6 mesi a scendere la benzina". Ma da quando? Per caso hanno l'artrite mentale per non arrivarci?

Voglio sbagliarmi ma rimango del mio pensiero, e cioè che quelle riprese sono delle "sole" delle "illusioni" ...
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Re: Tremonti: fine crollo finanza e borse...

Messaggiodi takion il 21 apr 2009, 00:34

E chi ha sbagliato a prevedere subito qualcosa che invece traballa ancora? Non certo io..! Di quegli operatori che non credevano nella ripresa sinceramente non ne avevo sentito neppure uno. Ora saltano fuori come funghi... magià della rete?

MILANO - Quello che in molti operatori attendevano è arrivato: dopo un mese e mezzo di tendenza al rialzo, le Borse europee hanno frenato, con la prima seduta della settimana che ha registrato una consistente corrente di vendite. Penalizzati i settori delle materie prime, dell'auto e delle banche mentre a livello territoriale i listini peggiori sono stati quelli di Stoccolma, Milano, Amsterdam e Francoforte, che hanno chiuso con perdite superiori ai quattro punti percentuali.

L'indice Dj stoxx 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, ha perso il 3,57%, che equivale a 133 miliardi di euro di capitalizzazione bruciati in una sola giornata, con una seduta che si era avviata in modo stabile ma che ha poi pagato due incertezze sul settore chiave del credito. La prima è stata quella dei risultati economici di Bank of America, che ha registrato nel primo trimestre un utile molto migliore delle previsioni, aumentando però di 6,4 miliardi di dollari gli accantonamenti per rischi di perdite sui crediti e avvertendo che lo scenario resta "estremamente difficile".

Il mercato comincia quindi a nutrire dei dubbi sulla bontà dei primi dati in positivo delle banche statunitensi e a interrogarsi sulle prossime mosse dell'amministrazione Obama, che sembrerebbe orientata, per ricapitalizzare il sistema del credito senza chiedere fondi aggiuntivi al Congresso, a convertire in azioni ordinarie i titoli privilegiati di cui è in possesso. Una mossa che assomiglierebbe a una progressiva nazionalizzazione di qualche gigante del settore. In questo quadro, dopo aver registrato la chiusura leggermente positiva di Tokyo, le Borse europee sono partite stabili, per poi perdere progressivamente.

Tra i bancari i titoli più pesanti sono stati quelli di Credit Agricole (-9,17%), Deutsche bank (-8,63%), Barclays (-7,93%) e Commerzbank (-7,83%). In controtendenza, oltre a qualche istituto di credito irlandese che non aveva sfruttato il precedente recupero, l'italiana Banco popolare, che ha chiuso in crescita dell'1,65%. Male anche i titoli automobilistici, con Renault in calo finale del 10,33%, Michelin dell'8,55%, Daimler del 7,52%, Porsche del 6,16%. Meno peggio ha fatto Bmw (-4,64%), ma soprattutto Fiat ha contenuto le perdite, pur chiudendo con il calo dell'1,76%. Come in quasi tutte le sedute fortemente negative, i comparti a soffrire meno degli altri sono stati quelli 'anticiclici' della farmaceutica e dell'alimentare, i cui indici Dj stoxx di settore hanno ceduto circa un punto percentuale. Di seguito, la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali Borse europee: - Londra -2,49% - Parigi -3,96% - Francoforte -4,07% - Madrid -3,46% - Milano -4,21% - Amsterdam -4,12% - Stoccolma -4,77% - Zurigo -2,45% - Dow Jones -2,82% (seduta in corso) - Nasdaq -3,35% (seduta in corso) - Tokyo +0,19%

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_935931603.html
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Re: Tremonti: fine crollo finanza e borse...

Messaggiodi takion il 02 mag 2009, 16:49

Ricordate cosa dissi proprio in quei momenti?

Ecco il vero risultato...bisogna saper scindere da soli senza farsi "incantare"...
2010? Vedremo, perché si parla di questione mondiale e non di una sola nazione!!!

TESORO:PIL ITALIA 2009 -4,2%,MA PER RIPRESA BASE SOLIDA
RUEF, LIEVE CRESCITA (+0,3%) IN 2010, SALE ANCORA DEBITO
ROMA - Giu' il pil, che nel 2009 si contrarra' del 4,2%, mentre cresce il rapporto deficit-pil (4,6% sia quest'anno che nel 2010) e il debito, che salira' al 114,3% del pil (dal 105,8% del 2008), e al 117,1% nel 2010. In aumento anche la pressione fiscale, dal 42,8% del 2008 al 43,5% di quest' anno e il tasso di disoccupazione (all'8,6% dal 6,7% dello scorso anno). Sono i numeri della Relazione Unificata sull'Economia e la Finanza pubblica presentata dal ministero dell'Economia, che in qualche maniera si armonizzano con quelle gia' diffuse dal Fondo monetario internazionale (-4,4% il pil 2009, -8,9% il tasso di disoccupazione), o dall'Ocse (-4,3 il pil 2009, e 5,0% il deficit-pil).

Numeri che verranno esaminati lunedi' a Bruxelles, quando l'Europa fara' il punto sull'andamento dell'economia e le misure prese per arginare la crisi. Nonostante questi dati (la cui attendibilita', peraltro, e' ridotta a causa dell'alto grado di incertezza prodotto proprio dalla crisi in atto), ''l'economia italiana e' risultata essere relativamente meno esposta ai rischi specifici della crisi, anche se ha subito pesantemente il suo impatto diretto'', si legge nel documento. ''In particolare - viene sottolineato - il sistema bancario italiano appare comparativamente meno vulnerabile alla crisi finanziaria e l'impatto sui bilanci delle banche resta contenuto rispetto ad altri Paesi''. ''Le famiglie italiane sono meno indebitate rispetto alla media dell'area dell'euro'', aggiunge la relazione, spiegando come questo lasci pensare che, ''non appena sara' superata l'attuale fase di difficolta' della domanda mondiale, l'economia italiana potra' contare su una base piu' solida per la sua ripresa''. ''L'attuale crisi rappresenta un'opportunita' di cambiamento e di sviluppo per l'Italia - si legge ancora nel documento - un'opportunita' che deve essere colta''. Ecco, in sintesi, i contenuti dell'ultima relazione unificata diffusa oggi dal ministero dell'Economia.
- PIL CALA DEL 4,2%, RIPRESA NEL 2010: Il pil italiano nel 2009 si contrarra' del 4,2% ma ci sara' una lieve ripresa nel 2010, anno in cui si assistera' ad una crescita dello 0,3%.
- DEFICIT SALE A 4,6% ANCHE NEL 2010: Il rapporto deficit pil si attestera' quest'anno e il prossimo al 4,6%, per cominciare a scendere dal 2011, anno in cui dovrebbe collocarsi al 4,3%.
- TORNA A CRESCERE DEBITO: Torna a crescere il debito pubblico a partire da quest'anno. Secondo le stime nel 2009 si portera' al 114,3% del pil, salendo al 117,1% nel 2010 e al 118,3% nel 2011.
- INFLAZIONE SOTTO L'1%: Brusca frenata dell'inflazione, che quest'anno e' prevista attestarsi in media al di sotto dell'1%.
- CRESCE PESO FISCO, PER CALO BASE RIFERIMENTO: La pressione fiscale nel 2009 salira' al 43,5% in relazione alla forte diminuzione della base di riferimento. La Ruef ricorda inoltre che nel 2008 c'e' stata una flessione dello 0,7% delle entrate tributarie che, per la componente locale (-1,6%) e' legata alla eliminazione dell'Ici sulla prima casa.
- OCCUPAZIONE IN CALO DEL 2,6%, STANZIATI 9 MLD PER CIG: Nel 2009 l'occupazione, misurata in termini di unita' standard di lavoro, calera' del 2,6% e il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi all'8,6%. Intanto, sul fronte del sostegno al mercato del lavoro, la Ruef ricorda che nel corso del 2008 e nei primi mesi del 2009 il governo ha stanziato complessivamente circa 9 miliardi per finanziare gli ammortizzatori sociali.


http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_958247817.html
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