nuovo DL sicurezza

[Aragorn]

Roma 19 feb. (Apcom) - La Lega fa scuola in materia di sicurezza: dalle ronde padane, quelle con le camicie verdi nel Nord-est, alle ronde o associazioni di cittadini 'non armati' che segnalano reati alle forze dell'ordine e operano con il placet dei Prefetti o dei sindaci. E' una delle principali novità, fortemente voluta dal ministro dell'Interno Roberto Maroni, che molto probabilmente sarà contenuta nel decreto legge domani al vaglio del consiglio dei ministri. Un decreto che anticipa alcune misure già inserite nel disegno di legge sulla sicurezza già approvato al Senato e che dovrà passare l'esame della Camera.

Il decreto legge, nato con l'emergenza stupri, prevede misure come il carcere certo (non più i domiciliari) per chi è accusato dui violenze sessuali, il gratuito patrocinio per le vittime e misure per contrastare l'immigrazione clandestina. Il testo è stato illustrato oggi pomeriggio dal titolare dal ministro dell'Interno al presidente ella Repubblica, Giorgio Napolitano. In sostanza, dovrebbe essere recepito con il decreto quanto già contenuto nel testo approvato dal Senato lo scorso 5 febbraio in un articolo del Ddl sicurezza che prevedeva le ronde dei cittadini, che comunque non dovranno essere armate.

Nel testo del Senato, si prevede che gli enti locali potranno avvalersi della collaborazione di "associazioni volontarie di cittadini" per la segnalazione di "eventi che possano arrecare danno alla sicurezza urbana ovvero di situazioni di disagio sociale agli organi di polizia locale e alle Forze di Polizia", recita l'articolo 46. Con l'approvazione di un emendamento del Pd, appoggiato dal Governo e dal relatore, viene specificato che non dovranno essere armate e che non potranno "cooperare all'attività di presidio del territorio", come invece prevedeva il testo licenziato dalla Commissione.