Se escono mie telefonate lascio il Paese

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Se escono mie telefonate lascio il Paese

Messaggiodi takion il 28 dic 2008, 13:50

L'interpretazione della frase può avere vari punti di vista, ma una domanda a tutti uguale è di prassi: che c'è da nascondere via telefono che non si deve sapere?
Anche se a me controllano le telefonate, non avendo problemi di sorta e la coscienza a posto, perché dovrei temere un'intercettazione? Perché si dovrebbero escludere reati Pa da intercettazioni? La solita legge degli uomini che anche qui dimostra come sia sempre più personalizzata, per cui non è da ritenere legge! Non si dice "uguale per tutti"? Dove, come, quando, in un contesto così?

ROMA - Sono stati ancora una volta i giornali a «montare la panna»: il presidenzialismo «non è all'ordine del giorno». Lo ha detto Silvio Berlusconi in una intervista a Sky Tg24. Il presidente del Consiglio ha sottolineato che nella conferenza stampa di fine anno aveva già chiarito che il presidenzialismo non era tra i temi da affrontare in questa fase, e che lo sarebbe stato «eventualmente nella seconda parte della legislatura», ma sempre «con il concorso di tutti». «Ma i direttori dei giornali si sono telefonati e hanno deciso di montare la panna e hanno fatto disinformazione». Tornando alla scala delle priorità il presidente del Consiglio ha aggiunto: «Prima il federalismo poi la giustizià. A seguire - ha aggiunto - faremo le altre importanti riforme».

MODIFICHE ALLA COSTITUZIONE - «Una parte specifica della Costituzione si può cambiare ma si deve avere il consenso di tutte le forze politiche» ha poi precisato il premier. «Lo faremo da soli se vi saremo costretti per un comportamento irragionevole dell'altra parte» ha concluso.

OTTIMISMO, NESSUN CALO NEI CONSUMI - Per affrontare la crisi, secondo Berlusconi «l'importante è essere ottimisti e far sì che questa annunciata crisi non sia terribile, ma sia una cosa che tutti insieme possiamo superare e bene. E per fare questo dobbiamo avere fiducia e dobbiamo continuare nel nostro stile di vita e casomai aiutare chi può meno». «Ho sentito il presidente dei Carlo Sangalli commercianti - ha aggiunto Berlusconi - e mi ha detto che non c'è stato nessun calo per gli alimentari. E gli altri generi si sono mantenuti sui livelli degli altri anni». Il premier ha anche detto di aver parlato con il presidente dei Commercianti, Sangalli, e di non aver registrato un calo nei consumi, in particolare nel settore degli alimentari.

INTERCETTAZIONI. C'E' L'ACCORDO CON LA LEGA. «SE NE ESCE UNA MIA LASCIO IL PAESE» - Berlusconi ha poi affrontato altri temi in serata, durante un incontro con la stampa a Palazzo Grazioli. Tra questi quello delle intercettazioni: «Le sfumature all'interno della maggioranza stanno scomparendo perché lo stesso Maroni, dopo che ho parlato con Bossi, mi ha detto che è giusto escludere le intercettazioni nel caso di reati contro la pubblica amministrazione». «Se ne esce una mia - ha poi aggiunto il Cavaliere - cambio paese. Se venissero intercettate mie telefonate di un certo tipo, me ne vado in un altro Paese. Io continuo a parlare normalmente al telefono, perché se venissero intercettate mie telefonate di un certo tipo, me ne vado in un altro Paese. Non accetterei di vivere in un Paese in cui non è rispettata la privacy, che è il primo diritto». La riforma dell'uso delle intercettazioni, unitamente alla necessità di combattere «l'imbrattamento dei muri e la separazione dei ruoli fra magistrati giudicanti e avvocati dell'accusa, sono i tre argomenti - ha detto - su cui raccolgo un consenso plebiscitario». Anche per questo, ha proseguito «non vedo perchè anche la sinistra non debba essere d'accordo con noi».

BRAMBILLA E FAZIO MINISTRI - Silvio Berlusconi ha poi anche annunciato che i sottosegretari alla sanità, Ferruccio Fazio, e al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, diventeranno prossimamente ministri nelle rispettive competenze. E tutto ciò senza aumentare il numero dei componenti della squadra di governo, che rimarranno in totale 60.


http://www.corriere.it/politica/08_dicembre_27/berlusconi_presidenzialismo_59fcdbfe-d42a-11dd-8f30-00144f02aabc.shtml
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Re: Se escono mie telefonate lascio il Paese

Messaggiodi Ibanez89 il 28 dic 2008, 13:57

takion ha scritto:L'interpretazione della frase può avere vari punti di vista, ma una domanda a tutti uguale è di prassi: che c'è da nascondere via telefono che non si deve sapere?
Anche se a me controllano le telefonate, non avendo problemi di sorta e la coscienza a posto, perché dovrei temere un'intercettazione? Perché si dovrebbero escludere reati Pa da intercettazioni? La solita legge degli uomini che anche qui dimostra come sia sempre più personalizzata, per cui non è da ritenere legge! Non si dice "uguale per tutti"? Dove, come, quando, in un contesto così?


forse per non finire su novella 2000 :asd:

comunque il tema delle intercettazioni è un tema aspro, da una parte grazie ad esse si sono scoperte tante magagne e a me fa piacere, ma dall'altra limita la mia libertà, non è bello non poter parlare liberamente
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insomma poco alla volta mi si sta bruciando tutto :asd:

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Re: Se escono mie telefonate lascio il Paese

Messaggiodi takion il 28 dic 2008, 14:56

Allora diciamo così: ogni intercettazione è fatta sulla base di primi indizi. Chi dà il permesso è un magistrato che ha analizzato (si spera, ma non sempre si crede) l'iter ed ha deciso di dare il via.

Un cittadino normale, non credo debba temere qualcosa, mentre uno che delinque, sarà sempre sul chi va là. Se poi dal telefono di casa capita di parlare di cose delicate, magari perché si sta scoprendo qualcosa di scientifico o simile e non si vuole si sappia normalmente, allora è altra cosa, ma credo che basti una frase del tipo "diffido ogni persona che senta a divulgare", tanto per lanciare un primo avviso. A tutti può capitare di fare una telefonata da casa, pur parlando di lavoro o affari, per cui anche da quella parte è giusto mettere dei paletti, altrimenti si cadrà nello spionaggio privato e/o tra ditte e la cosa prenderebbe brutte pieghe...

Comunque come giustamente dici, è cosa molto delicata, in quanto non si possono ledere gli interessi della comunità o del singolo.
Una cosa che mi sono chiesto: dove andrebbe se lasciasse il Paese? Niente niente andrebbe anche lui in Svizzera, e magari attaccato alla villa di Beppe Grillo? :mrgreen:

Prossimo possibile articolo: "La mia nuova dimora, vicino a quella del mio amico Beppe Grillo"... :)
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