I redditi degli italiani sono sul Web

Tutte le vecchie discussioni di Agorà. La sezione permette solo di rispondere ai messaggi pre-esistenti ma non di creare nuove discussioni.

Moderatori: thrantir, patrix78, Beleg

I redditi degli italiani sono sul Web

Messaggiodi diegofio il 30 apr 2008, 17:30

MILANO - Il passaparola è stato fulmineo. Dopo poche ore infatti il sito era già intasato. Del resto l'occasione è ghiotta: poter scoprire con un clic quanto guadagna (o meglio guadagnava) visto che i dati sono relativi al 2005, il vicino di casa o il collega d'ufficio. O qualche personaggio celebre per gli amanti del gossip.

COME ACCEDERE AI DATI - L'agenzia delle entrate (come anticipato dal quotidiano «Italia Oggi») ha reso disponibili per la prima volta nel nostro Paese a tutti, i redditi dichiarati da tutti i cittadini italiani nel 2006. Basta cliccare su http://www.agenziaentrate.gov.it poi dalla home page cliccare sul link Uffici (in alto a destra) quindi cliccare su «elenco uffici» da qui su «elenchi nominativi dei contribuenti» e infine su «consultazioni elenchi dichiarazioni», cliccare sulla regione della persona che si sta cercando, sulla provincia e sul comune e dopo aver inserito un codice di sicurezza presente sulla pagina stessa, scaricare il file che contiene il dato cercato.
Il viceministro dell'Economia Vincenzo Visco (Imagoeconomica)
Si potranno conoscere una serie di dati importanti: la categoria prevalente di reddito, l'ammontare del reddito imponibile, l'imposta netta e (per chui ce l'ha) l'ammontare del reddito d'impresa.

VIP - Si scoprono così situazioni curiose. Nel 2005 un industriale come Luciano Benetton dichiarava un reddito imponibile di 1.635.722 euro, contro i 4.272.591 del comico Beppe Grillo ora diventato celebre per i V-day o i 3.580.995 di euro del più celebre Roberto Benigni. Il reddito non sembra tenere conto della fama: una celebre attrice come Sabrina Ferilli dichiarava un reddito di 423.829 euro decisamente inferiore ai 1.824.084 euro di una comica tv, allora più di nicchia, come Luciana Litizzetto.

PERSONAGGI DELLA CRONACA - Ma non ci sono limiti allo strumento messo a disposizione dell'Agenzia delle entrate. Se, per esempio, ci mettiamo alla ricerca di alcuni personaggi celebri delle cronache degli ultimi anni scopriamo che Olindo Romano, accusato della strage di Erba, dichiarava 18.809 euro.

VISCO: «FATTO DI DEMOCRAZIA» - Il primo commento all'archivio on line arriva dal viceministro all'Economia Vincenzo Visco che ha avuto un ruolo determinante per la sua creazione: «E' un fatto di trasparenza, di democrazia, non vedo problemi: c'è in tutto il mondo, basta vedere qualsiasi telefilm americano. Era già pronto per gennaio, ma per evitare le polemiche in campagna elettorale ho chiesto di pubblicarle più tardi».

LA REPLICA DEL GARANTE DELLA PRIVACY - Ma Visco viene immediatamente sconfessato dal Garante della Privacy: «L'iniziativa dell'agenzia delle entrate non è mai stata sottoposta all'attenzione del Garante della privacy. Il collegio è convocato per il pomeriggio di oggi per esaminare la questione». Così gli uffici del garante, interpellati a proposito della pubblicazione on line delle dichiarazioni dei redditi.

LA CONTROREPLICA DELLE ENTRATE - È un provvedimento a norma di legge replica invece l'Agenzia delle Entrate. Il provvedimento, a firma del direttore dell'Agenzia, Massimo Romano, è stato trasmesso ai Comuni e agli uffici locali con il compito di rendere disponibili gli elenchi. Infine, nei provvedimenti di pubblicazione si ricorda che il Garante della Privacy ha fornito il proprio via libera con decisioni del 17 gennaio 2001 e 2 luglio 2003.

PANNELLA - E inevitabilmente dopo le parole di Visco scoppia anche la polemica politica: «Non capisco quale problema ci sia» sottolinea Marco Pannella, leader storico dei Radicali. «A una funzione pubblica, corrisponde un servizio pubblico», osserva Pannella, sottolineando che la privacy non è un concetto che lo entusiasma, perchè «è necessario far prevalere il diritto di sapere piuttosto che quello di essere ignorati».

CROSETTO - Di tutt'altro parere Guido Crosetto, parlamentare del Pdl: «E' un atto vergognoso». È un modo, spiega l'esponente del Pdl, «per vedere come guadagna il vicino, e creare contrasto fra le persone normali». È un provvedimento che «per una volta, non riguarda i politici ma crea incrinature nella societá di cui certo non si sentiva il bisogno», conclude Crosetto.

ADOC: ALLARME DEI CONSUMATORI - Secondo le associazioni dei consumatori i cittadini italiani avrebbero manifestato preoccuopazione per la pubblicazione dei dati. Sarebbero migliaia i cittadini preoccupati e impauriti che in queste ore stanno telefonando all'Adoc, Associazione per la Difesa e Orientamento Consumatori, dopo la pubblicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate sul proprio sito web dei redditi di tutti gli italiani relativi al 2005. È quanto si apprende da una nota dell'Associazione, che considera l'iniziativa «una palese violazione della legge sulla privacy e un pericolo per l'aumento della criminalità e della violenza, dato che sono stati pubblicati dati sensibili sui redditi, ghiotta fonte di informazione per i criminali». «Abbiamo inviato una lettera al Garante per la privacy - afferma il presidente Adoc, Carlo Pileri - chiedendo l'attivazione di una procedura d'urgenza per inibire la continuazione della pubblicazione di dati sensibili sul sito». «Tra l'altro - continua Pileri - nella modulistica di dichiarazione dei redditi non risulta prevista nè un'informativa riguardo la pubblicazione di tali dati nè una clausola specifica di autorizzazione alla pubblicazione che costituisce ulteriore violazione della legge stessa».

corsera
diegofio
AmdPlanet Guru
AmdPlanet Guru
 
Messaggi: 9270
Iscritto il: 29 lug 2005, 09:55

 

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

Messaggiodi diegofio il 30 apr 2008, 17:51

ora...non e' che dobbiamo per forza copiare cosa c'e' negli altri paesi....
diegofio
AmdPlanet Guru
AmdPlanet Guru
 
Messaggi: 9270
Iscritto il: 29 lug 2005, 09:55

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

Messaggiodi Ciry il 30 apr 2008, 19:45

Ho visto giustappunto un servizio di "Studio Aperto" dove 4 intervistati su 5 erano decisamente contrari alla pubblicazione su Web, ma stranamente il sito dove erano pbblicati si è intasato in pochi minuti...
CIAO Dany... :cry:
Browser: Opera 9.64 - Client P2P: Lphant 3.51
Libro in lettura: Cacciatori del mare
Anime in seguito: TMO Haruhi Suzumiya 2, Tokyo Magnitude 8.0, Umineko no naku koro ni, FMA Brotherhood, Tears to tiara, Asura crying, To aru majutsu no Index, Aoi hana e altro...
Avatar utente
Ciry
Luce delle stelle
Luce delle stelle
 
Messaggi: 2621
Iscritto il: 12 feb 2004, 23:55
Località: Vimercate (MI)

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

Messaggiodi Aragorn il 30 apr 2008, 20:24

sospesa dal garante della privacy e mi sembra nn giusto ma più che giusto

visco lo sa o no che è sfiduciato la smetta di rompere anche da morto


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

Avatar utente
Aragorn
Site Admin
Site Admin
 
Messaggi: 21155
Iscritto il: 06 ago 2004, 23:45
Località: Lunà Cepeen (varès)

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

Messaggiodi Ciry il 30 apr 2008, 20:29

Aragorn ha scritto:sospesa dal garante della privacy e mi sembra nn giusto ma più che giusto


Intendi la sospensione giusta o la pubblicazione? :roll:
CIAO Dany... :cry:
Browser: Opera 9.64 - Client P2P: Lphant 3.51
Libro in lettura: Cacciatori del mare
Anime in seguito: TMO Haruhi Suzumiya 2, Tokyo Magnitude 8.0, Umineko no naku koro ni, FMA Brotherhood, Tears to tiara, Asura crying, To aru majutsu no Index, Aoi hana e altro...
Avatar utente
Ciry
Luce delle stelle
Luce delle stelle
 
Messaggi: 2621
Iscritto il: 12 feb 2004, 23:55
Località: Vimercate (MI)

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

Messaggiodi Aragorn il 01 mag 2008, 01:10

la sospensione tiziano


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

Avatar utente
Aragorn
Site Admin
Site Admin
 
Messaggi: 21155
Iscritto il: 06 ago 2004, 23:45
Località: Lunà Cepeen (varès)

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

Messaggiodi takion il 02 mag 2008, 16:37

Intanto ho pizzicato un txt con redditi vari... riguardante la città di Roma...8278229 byte!...
Da quando le persone corrotte si uniscono tra loro per costituire una forza, le persone oneste devono fare lo stesso
(Conte Leo N. Tolstoy)
Avatar utente
takion
Mago dell'universo
Mago dell'universo
 
Messaggi: 4254
Iscritto il: 21 ago 2007, 15:43

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

Messaggiodi Aragorn il 02 mag 2008, 16:45

negli stati uniti tanto invocati dal quel ****** del ns ministro la pubblicazione di questi dati comporta il carcere...


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

Avatar utente
Aragorn
Site Admin
Site Admin
 
Messaggi: 21155
Iscritto il: 06 ago 2004, 23:45
Località: Lunà Cepeen (varès)

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

Messaggiodi takion il 02 mag 2008, 19:56

Penso che dovrebbero mettersi d'accordo se continuare con la privacy o no, perché anche questo ora è divenuto una sorta di scherzo... per privacy non puoi fare mille cose, mentre poi ti basta andare in rete per fare quello che altrimenti non potevi?

Siamo in Italia e tutto è possibile..!
Da quando le persone corrotte si uniscono tra loro per costituire una forza, le persone oneste devono fare lo stesso
(Conte Leo N. Tolstoy)
Avatar utente
takion
Mago dell'universo
Mago dell'universo
 
Messaggi: 4254
Iscritto il: 21 ago 2007, 15:43

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

Messaggiodi Aragorn il 06 mag 2008, 20:34

Fiscogate: il garante dà il colpo di grazia a Visco
di Giovanni Lombardo
Article content:

Collaborazione e buona fede: sono i principi che lo Statuto del Contribuente mette alla base del corretto rapporto tra Fisco e cittadini. Da anni l’Italia cerca di creare quel sentimento di fiducia reciproca tra Stato e contribuenti che consenta di rendere trasparente e soprattutto digeribile il pagamento delle tasse e delle imposte che nel nostro Paese sono ai livelli più alti d’Europa. Ma Vincenzo Visco, ex viceministro con delega alla fiscalità del governo Prodi, in due anni ha interpretato i concetti di trasparenza e correttezza fiscale nel modo peggiore.

L’ultima dimostrazione qualche giorno fa: l’Amministrazione finanziaria decide di sbandierare ai quattro venti i redditi di tutti gli italiani, in barba alla legge sulla privacy ma, cosa ancora più grave, non tendendo conto delle più elementari norme di buon senso.

E oggi, la consultabilità sul sito dell'Agenzia delle entrate dei dati relativi alle dichiarazioni dei redditi 2005, è stata ritenuta illegittima da parte del Garante della Privacy che ha imposto lo stop definitivo alla pubblicazione di tali informazioni. Una decisione che però non riuscirà a tamponare l’emorragia di dati sensibili che sulla rete corrono veloci da giorni. E che potrebbero essere già finiti in mano a male intenzionati per i loro usi delittuosi. Sulla vicenda indaga anche la Procura di Roma, mentre le associazioni dei contribuenti si preparano a chiedere il risarcimento alla Pubblica amministrazione.

Visco lascia la sua scrivania mettendo così il timbro su un biennio caratterizzato dal ritorno a una politica fiscale da “Grande fratello”, con imprese e professionisti nel mirino di un Fisco “spione” ben lontano dallo spirito sancito dallo Statuto del contribuente. Basti ricordare il provvedimento per la tracciabilità dei compensi dei professionisti, o quello sull’obbligo per le imprese di comunicare tempestivamente gli elenchi clienti/fornitori.

Provvedimenti voluti dal Governo in nome della lotta all’evasione. Non c’è dubbio che il sommerso debba venire a galla, per consentire di recuperare una bella fetta di base imponibile che sfugge all’Amministrazione finanziaria e permettere in tal modo di ridurre la pressione fiscale. Ma creare un clima da caccia alle streghe non aiuta a raggiungere questo obiettivo. Anzi alimenta quella diffidenza nei confronti del Fisco che spesso è alla base dell’evasione.

Secondo il Garante della Privacy la decisione dell'Agenzia delle Entrate di pubblicare on line i redditi degli italiani «contrasta con la normativa in materia». È illecita e può esporre a conseguenze civili e penali «l'eventuale ulteriore diffusione dei dati da parte di chiunque li abbia acquisiti, anche indirettamente, dal sito Internet dell'Agenzia». Arriva il divieto quindi in merito all’«indiscriminata consultabilità, tramite il sito, dei dati relativi alle dichiarazioni dei redditi per l'anno 2005».

La decisione dell'Agenzia contrasta in primo luogo con il Dpr n.600/1973: al direttore dell'Agenzia delle entrate spetta solo il compito di fissare annualmente le modalità di formazione degli elenchi delle dichiarazioni dei redditi, non le modalità della loro pubblicazione, che rimangono prerogativa del legislatore. Attualmente, per le dichiarazioni dell'imposta sui redditi, la legge prevede solo la distribuzione degli elenchi agli uffici territoriali dell'Agenzia e la loro trasmissione ai soli comuni interessati e sempre con riferimento ai contribuenti residenti nei singoli ambiti territoriali. L'inserimento dei dati in Internet, sottolinea il Garante, «appare di per sè non proporzionato rispetto alla finalità della conoscibilità di questi dati». E aggiunge: «L'uso di uno strumento come Internet rende indispensabili rigorose garanzie a tutela dei cittadini».

La diffusione in rete, non protetta da alcun filtro, ha permesso invece a tutti gli utenti in Italia e nel mondo di conoscere quanto guadagna ogni contribuente italiano. Secondo il Garante, «resta fermo il diritto-dovere dei mezzi di informazione di rendere noti i dati delle posizioni di persone che, per il ruolo svolto, sono o possono essere di sicuro interesse pubblico». Come dire: va bene rendere pubblico, con le giuste modalità, il reddito di una persona importante, che sia un politico o un calciatore famoso. È pericoloso e illegittimo, oltre che da spioni, far conoscere a tutti quanto guadagna il vicino di casa.


«Non tutto quel ch'è oro brilla,
Né gli erranti sono perduti;
Il vecchio ch'è forte non s'aggrinza,

le radici profonde non gelano.
Dalle ceneri rinascerà un fuoco,
L'ombra sprigionerà una scintilla;
Nuova sarà la lama ora rotta,
E re quei ch'è senza corona.»

Avatar utente
Aragorn
Site Admin
Site Admin
 
Messaggi: 21155
Iscritto il: 06 ago 2004, 23:45
Località: Lunà Cepeen (varès)

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

Messaggiodi takion il 15 mag 2008, 02:05

Leggete un po' qua...

Famiglia Cristiana: ''Giusto conoscere chi evade''
CITTA' DEL VATICANO - E' giusta la pubblicazione dei redditi dei contribuenti, secondo un articolo del teologo Padre Giordano Muraro apparso sul settimanale Famiglia Cristiana, perché "non si tratta di beneficenza" ma di giustizia". Commentando la pubblicazione in Internet dei redditi dei contribuenti italiani, Muraro scrive: "Non si tratta di beneficenza, dove la destra non deve sapere ciò che fa la sinistra, ma di giustizia, dove tutti devono essere messi al corrente dei danni subiti a causa di chi non paga le tasse. vero che scovare gli evasori spetta allo Stato, ma nulla vieta che i cittadini collaborino".

Secondo padre Muraro, domenicano e docente di Teologia Morale a Torino e all'Angelicum di Roma, "la pubblicazione della lista dei contribuenti su Internet per alcuni è stato un atto di trasparenza, per altri una violazione della privacy". Analizzando la questione sotto il profilo morale, il teologo ritiene che "tutti devono pagare le tasse", e "chi si sottrae commette un'ingiustizia verso lo Stato e verso i concittadini". "Perciò - spiega il religioso - le liste dei contribuenti devono essere pubbliche, tutti devono sapere se tutti contribuiscono al bene comune secondo le loro disponibilità, poiché è in gioco non solo il bilancio dello Stato, ma il proprio bilancio personale". Quindi, "la pubblicazione degli elenchi permette al cittadino di difendersi e di aiutare lo Stato". In caso contrario "l'omertà può diventare connivenza". Rimediabili, del resto - secondo Muraro - eventuali "danni collaterali perversi" legati alla pubblicazione. "Gli effetti negativi non sono sufficienti - per privare i cittadini di informazioni che li coinvolgono". E il bene privato - conclude l'articolo - non deve prevalere su quello pubblico.


fonte http://www.ansa.it/opencms/export/site/ ... 99445.html
Da quando le persone corrotte si uniscono tra loro per costituire una forza, le persone oneste devono fare lo stesso
(Conte Leo N. Tolstoy)
Avatar utente
takion
Mago dell'universo
Mago dell'universo
 
Messaggi: 4254
Iscritto il: 21 ago 2007, 15:43

 

Torna a Old Agorà

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite

cron